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Spettacolare pareggio allo Stade de Genève: gli azzurri hanno rimontato il 2-0 con cui i verdeoro avevano chiuso in vantaggio il primo tempo, e se non fosse stato per un mostruoso Júlio César la vittoria sarebbe arrivata senza alcun dubbio.

 

Ci sono partite che non è possibile definire “amichevoli” anche quando in realtà lo sono: Brasile-Italia fa parte di queste, e a Ginevra ne è stata data ampia dimostrazione per l’enorme tasso qualitativo e agonistico messo in campo dalle due squadre, tanto che l’arbitro è stato costretto ad ammonire ben cinque giocatori, cosa davvero insolita per un match non ufficiale. D’altronde si tratta pur sempre delle due squadre che hanno vinto il maggior numero di titoli mondiali, cinque per i verdeoro e quattro per gli azzurri, con due incroci in finale e altri incontri memorabili. Ai punti avrebbe vinto con ampio distacco l’Italia, ma questo è calcio e non boxe, e allora da parte italiana bisogna comunque prendere con soddisfazione il pareggio in rimonta che dà buone indicazioni, soprattutto in vista della Confederations Cup dove ci sarà il secondo scontro tra azzurri e brasiliani. La nazionale italiana ha disputato una gara di alto livello contro un avversario storicamente ostile (ultimo successo il 5 Luglio 1982, negli indimenticabili Mondiali spagnoli) e non si è scomposta neanche dopo il pesantissimo passivo dell’intervallo, ha saputo rientrare in partita nel giro di pochi minuti con De Rossi e una perla di Balotelli, avendo anche la quasi totalità delle occasioni per segnare il 3-2, non arrivato perché Júlio César ha parato quasi tutto, tenendo in vita la Seleção soprattutto nel primo tempo. Partita vera, anzi verissima, e i due commissari tecnici hanno schierato la formazione migliore possibile, per Prandelli forfait dell’ultimo minuto di Marchisio (febbre), rimpiazzato in mediana da Montolivo con Giaccherini trequartista alle spalle di Osvaldo e Balotelli. Scolari invece punta tutto sull’estro dei quattro giocatori offensivi: Fred, Hulk, Neymar e Oscar, solo panchina per Thiago Silva, non al meglio. Prima del calcio d’inizio minuto di raccoglimento in memoria di Pietro Mennea.

PRIMO TEMPO
Basta un minuto agli azzurri per sfiorare il vantaggio lampo: lancio di Pirlo per Giaccherini che entra in area da sinistra e salta David Luiz, conclusione sul primo palo e risposta di Júlio César che mette in calcio d’angolo, la prima parata di una lunga serie da parte dell’ex portiere dell’Inter. La risposta verdeoro non si fa attendere ed è proprio il più atteso, Neymar, a impegnare Buffon al 4′ con un tiro da fuori che comunque viene respinto dal capitano azzurro. Le occasioni comunque sono sempre in numero maggiore per l’Italia, Mario Balotelli al 6′ calcia di sinistro con Júlio César che gli nega il gol con il piede, al 12′ ancora un tiro del rossonero, destro a giro dal limite, con leggera deviazione di David Luiz che sporca il tiro quel tanto che basta per mandarlo oltre il palo lontano. Al 17′ si rivede il Brasile con una punizione da distanza siderale dell’ottimo Fernando (centrocampista del Grêmio classe ’92 da non confondere con l’omonimo del Porto) che finisce non molto lontana dall’incrocio dei pali, ma è una sporadica giocata in mezzo alle tante degli azzurri, ancora a un passo dal gol al 18′ con Osvaldo di testa (palla alta) e soprattutto tre minuti più tardi con Pirlo che pesca in area Maggio ma Júlio César si oppone ancora bene in uscita. C’è solo l’Italia nel tabellino ma, come spesso accade in questi casi, il gol alla fine lo segnano gli avversari: cross di Filipe Luís da sinistra, Bonucci a centro area prolunga di testa ma di fatto accomoda il pallone per Fred, che appostato sul secondo palo colpisce di destro e manda in vantaggio il Brasile al 33′, terzo gol consecutivo per il capocannoniere dello scorso Brasileirão, vinto con il Fluminense. La squadra di Prandelli non smette di creare palle gol e al 38′ Júlio César è per l’ennesima volta fenomenale su un potente destro dal limite di Balotelli, ben imbeccato da Giaccherini, mentre al 40′ Pirlo non trova di poco la porta con un sinistro a giro. Al 42′ il raddoppio della Seleção: Neymar prende palla poco oltre il centrocampo e parte in progressione evitando il recupero di Pirlo, dal limite dell’area geniale assist per Oscar che controlla bene e di esterno destro supera Buffon, 2-0 e penalizzazione enorme per gli azzurri, che prima dell’intervallo sfiorano ancora una volta il gol ma la minima deviazione di Osvaldo su cross di Maggio è ancora toccata da Júlio César in corner. L’Italia crea, il Brasile segna, ed è questo che fa la differenza, nonostante la prestazione degli azzurri sia stata superiore a quella dei rivali.

SECONDO TEMPO
Prandelli toglie Osvaldo e Pirlo per inserire El Shaarawy e il debuttante Alessio Cerci, il modulo dell’Italia diventa un 4-3-3 e dà continuità a quanto di buono si era visto nella prima frazione. Al 53′ combinazione tutta milanista con Balotelli che di tacco libera El Shaarawy, il quale si allunga il pallone ma dal fondo riesce comunque a concludere di sinistro con Júlio César che copre in angolo, dalla bandierina cross verso il centro, Dani Alves buca l’intervento, De Rossi anticipa Dante e la sua deviazione risulta vincente, è il gol del 2-1. Passano quattro minuti ed ecco il capolavoro di Mario Balotelli: l’attaccante del Milan recupera palla, avanza centralmente e da oltre venti metri fa partire un destro incredibilmente preciso all’angolino sul quale neanche il suo ex compagno di squadra Júlio César può fare qualcosa. Meraviglioso il pareggio dell’Italia, per Balotelli si tratta dell’ottavo gol nel 2013 e del sesto in nazionale maggiore. In tutta la ripresa il Brasile si avvicina alla porta di Buffon solo una volta, al 59′, ma Hulk si dimentica il pallone sul più bello e non può tirare in porta solo davanti al portiere della Juventus, per il resto ancora ottima Italia che sfiora il sorpasso al 63′: un destro di Montolivo deviato si trasforma in assist per Balotelli che però si fa ipnotizzare da Júlio César e gli calcia addosso, più o meno come avvenuto con Handanovic in almeno un paio di circostanze nel recente derby di Milano. Al 68′ occasione enorme anche per Bonucci, ancora su corner dove la difesa brasiliana marca con troppa approssimazione, ma il suo colpo di testa a incrociare dal limite dell’area piccola esce di un soffio a lato. Balotelli va vicino alla doppietta a un quarto d’ora dalla fine, su assist di Cerci (buono il suo debutto), ma il suo destro non arriva in porta per via di un intervento provvidenziale in scivolata da parte di Dante che alza sopra la traversa. Ultima vera occasione del match all’81’ (inevitabilmente il ritmo si è abbassato dopo il 70′, anche per via delle numerose sostituzioni, Felipão Scolari prova anche la carta Kaká, che però non incide) con Cerci che dal limite conclude alto di sinistro, ancora su azione da calcio d’angolo.

Prosegue il digiuno di vittorie per l’Italia contro il Brasile, regge ancora la mitica tripletta di Paolo Rossi al Sarrià di Barcellona, ma questo è stato un pareggio di altissimo livello che dà ampie speranze agli azzurri per il confronto, quello sì ufficiale, che si disputerà tra tre mesi in Confederations Cup. L’Italia esce rinfrancata da questo match di esibizione, il quale ha aperto la serie di incontri internazionali che proseguirà Venerdì con le prime gare di qualificazione ai Mondiali, e che vedrà gli azzurri tornare in campo Martedì a Malta, in una gara valevole per il Gruppo B. La Seleção invece giocherà un’altra amichevole di preparazione alla Confederations Cup (evento che ospiterà nel mese di Giugno, così come i Mondiali e le Olimpiadi), Lunedì contro la Russia di Fabio Capello.

IL TABELLINO
Italia (4-3-1-2):
Buffon; Maggio, Barzagli, Bonucci, De Sciglio (74′ Antonelli); De Rossi (81′ Diamanti), Pirlo (46′ Cerci), Montolivo; Giaccherini (67′ Poli); Balotelli (83′ Gilardino), Osvaldo (46′ El Shaarawy). Commissario tecnico: Prandelli
Brasile (4-2-3-1): Júlio César; Dani Alves, David Luiz, Dante, Filipe Luís (77′ Marcelo); Fernando, Hernanes (91′ Luiz Gustavo); Hulk (85′ Jean), Oscar (62′ Kaká), Neymar; Fred (68′ Diego Costa). Commissario tecnico: Scolari
Arbitro: Stephan Studer della federazione svizzera (Wicht – Pozzi; Ahmof)
Reti: 33′ Fred, 42′ Oscar, 53′ De Rossi (I), 57′ Balotelli (I)
Ammoniti: Fred, Hernanes, Filipe Luís (B), Maggio, Poli (I)

[Immagine presa da gazzetta.it]