Seconda sconfitta nel gruppo I per l’Italia Under-21, dopo quella con il Belgio all’esordio è arrivato il KO anche a Gornji Milanovac, dove i pari età serbi hanno avuto la meglio per uno a zero grazie al gol messo a segno da Causic al sessantesimo minuto.
Gli azzurrini hanno retto un’ora, poi sono crollati, anche se non per merito dell’indiscussa qualità tecnica superiore da parte degli avversari ma bensì a causa di un gol alquanto casuale, un cross di Causic destinato a Mitrovic non toccato invece da nessuno e finito alle spalle di Bardi. Il fatto che il risultato sia maturato tramite una rete fortunosa però non deve trarre in inganno, perché come successo due mesi fa a Rieti contro il Belgio l’Italia è stata inferiore rispetto alla Serbia, creando pochissimo e soffrendo per tutta la parte finale del primo tempo. È stata una partita inevitabilmente condizionata dalla presenza, nella formazione balcanica, di diversi elementi di spessore “prestati” dalla prima squadra, non più impegnata in partite ufficiali dopo l’eliminazione nelle qualificazioni per i Mondiali e l’ormai imminente addio di Siniša Mihajlovic (dovrebbe diventare allenatore della Sampdoria a ore): il duo del Benfica Markovic-Djuricic, il centrale del Manchester City Nastasic (ex Fiorentina) e la punta dell’Anderlecht Mitrovic, tutti e quattro ormai in pianta stabile nel giro della nazionale maggiore, hanno fatto la differenza e reso questo match estremamente in salita per l’Under di Di Biagio, che a sua volta non poteva invece farsi dare giocatori da Prandelli per arricchire un gruppo ancora acerbo. I serbi non hanno schierato la formazione tipo, mancavano infatti per squalifica Srdjan Mijailovic, Uroš Cosic e Aleksandar Pantic, ma il 4-2-3-1 di Curcic ha presentato, oltre ai quattro prestiti, anche gli interessanti Jojic e Brašanac, entrambi del Partizan Belgrado (il primo già visto in Europa League l’anno scorso contro l’Inter). Di Biagio invece ha optato per due novità rispetto alla squadra che ha battuto giovedì l’Irlanda del Nord, presentando dal primo minuto Molina e Rozzi al posto di Politano e Fossati. Italia con il lutto al braccio in memoria delle vittime dell’alluvione che ha colpito la Sardegna negli ultimi giorni.
PRIMO TEMPO
La difesa azzurra ha molto lavoro da fare fin dalle prime battute per contenere l’inarrestabile Markovic e il suo compagno di squadra nel Benfica Djuricic ma Antei e Bianchetti riescono con bravura ad avere la meglio quasi sempre, il primo pericolo lo porta Viviani con un rasoterra da fuori che termina sul fondo non di molto, al 20′ invece colossale occasione per il vantaggio ospite: punizione battuta velocemente con lancio in profondità verso Rozzi, pallonetto dell’ex laziale a superare il portiere Dimitrovic ma Spajic riesce a salvare prima della linea di porta, dall’angolo proteste azzurre per un sospetto fallo di mano in area. Ancora Italia al 25′ con Viviani su punizione ma la mira è imprecisa e il giocatore cresciuto nella Roma non ripete la prodezza di Reggio Emilia, la Serbia si fa vedere dalle parti di Bardi al 27′ con una bella combinazione al limite dell’area per liberare Brašanac, destro rasoterra e il portiere italiano blocca a terra. Al 33′ bel destro di Markovic dal limite su rinvio corto della difesa azzurra ma la palla finisce sul fondo, poco più tardi ancora il talentuosissimo esterno classe 1994 (migliore in campo in assoluto) si mette in mostra anticipando Molina e prendendo il palo da posizione ravvicinata.
SECONDO TEMPO
Non ci sono cambi, la Serbia continua a produrre numerose azioni sfruttando soprattutto il centro e la stella della squadra, Lazar Markovic, che al 49′ parte in progressione servendo Djuricic, colpo di tacco dell’ex Heerenveen a liberare Mitrovic ma sul destro dell’attaccante serbo Bardi è attento sul primo palo e respinge con Bianchetti che successivamente libera. Il gol che decide la sfida arriva all’ora di gioco: Goran Causic effettua un traversone dalla sinistra a cercare Mitrovic appostato sul secondo palo, il centravanti dell’Anderlecht cerca l’intervento in scivolata ma non arriva sul pallone, Bardi a quel punto è tagliato fuori dalla mancata deviazione e il cross si trasforma in rete. È un gol beffardo e oltretutto letale, perché l’Italia non riesce più a reagire e a innescare i suoi giocatori offensivi (Belotti non si vede praticamente mai per tutti i novanta minuti), gli ingressi nella parte finale di Pettinari e Fedato non riescono a cambiare l’inerzia di una gara rimasta sempre dalla parte serba dopo l’occasione di Rozzi e neanche l’espulsione di Lazar Markovic all’88’ (due ammonizioni rimediate in meno di un minuto) dà agli azzurrini qualche chance per pareggiare, anzi è ancora Causic a sfiorare la doppietta nel recupero con una punizione dal limite sulla quale Bardi si deve distendere per intervenire.
Dopo tre vittorie di fila si ferma la marcia dell’Italia ed è una sconfitta pesante perché la Serbia torna al secondo posto a quota dieci punti contro i nove degli azzurri, i quali non sono riusciti ad andare in rete dopo ventinove partite consecutive a segno. Addirittura i serbi potrebbero avere ambizioni di primo posto, essendo a tre punti dal Belgio capolista ma con una partita in meno, per Di Biagio e i suoi il girone continua a essere piuttosto complicato e per sperare nella qualificazione ai play-off per l’Europeo del 2015 servirà un inevitabile cambio di rotta a partire dall’anno prossimo, quando il 5 marzo ci sarà la sfida di ritorno in Irlanda del Nord e contemporaneamente Belgio-Serbia.
IL TABELLINO
Serbia (4-2-3-1): Dimitrovic; Petkovic, Spajic, Nastasic, Nem. Petrovic; Brašanac, Causic; Jojic (86′ ivkovic), Djuricic (92′ Stojkovic), L. Markovic; Mitrovic. Commissario tecnico: Curcic
Italia (4-2-3-1): Bardi; Zappacosta, Bianchetti, Antei, Biraghi; Baselli, Viviani; Molina (72′ Pettinari), Rozzi (56′ Fossati), Battocchio (84′ Fedato); Belotti. Commissario tecnico: Di Biagio
Arbitro: Halis Özkahya della federazione turca (Satman – Yilmaz; Özkalfa)
Rete: 60′ Causic
Espulso: L. Markovic (S) all’88’ per doppia ammonizione
Ammoniti: Antei, Biraghi, Baselli, Fossati, Pettinari, Viviani (I), Brašanac, Causic (S)
[Immagine presa da corrieredellosport.it]