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Nella seconda amichevole pre-Mondiali, l’ultima prima della partenza per il Brasile, gli azzurri ancora una volta non vanno oltre il pareggio, subendo l’1-1 a pochi minuti dal termine contro il modesto Lussemburgo.

 

Non ci siamo. Se, a differenza di sabato contro l’Irlanda, stasera si pensava a un’Italia meno sperimentale e più vicina a quella che debutterà fra una decina di giorni contro l’Inghilterra le indicazioni sono molto negative. Ok, i carichi di lavoro sono stati pesanti e questo è un dato di fatto che Prandelli ha più volte sottolineato, ritenendolo un passaggio obbligatorio per fare bene in Brasile, ma contro il Lussemburgo (non certo una corazzata, con tutto il rispetto) ci si attendeva molto di più, o quantomeno una vittoria senza subire gol. Per ottantacinque minuti almeno quest’ultimo obiettivo era raggiunto, poi il colpo di testa di Chanot ha reso l’amichevole di Perugia l’ennesimo risultato negativo in gare non ufficiali. Al di là del punteggio l’Italia non ha convinto su quasi tutti i fronti, giocando di fatto soltanto il primo quarto d’ora di entrambi i tempi per poi entrare in riserva d’energia, il 4-1-4-1 scelto da Prandelli ha dato pochi spunti di rilievo e forse per sfidare gli inglesi sarebbe bene puntare su qualcosa di più rodato, come il 4-3-1-2, anche per dare una nuova opportunità alla coppia Pirlo-Verratti, oggi proposta in tandem come poche volte si era visto in precedenza. Con Barzagli alle prese con qualche fastidio e Immobile reduce dal viaggio in Germania per firmare col Borussia Dortmund spazio a Ignazio Abate sulla fascia destra e Mario Balotelli unica punta, supportato da un folto centrocampo con Candreva e Marchisio liberi di inserirsi.

PRIMO TEMPO
(Quasi) subito gol, sebbene l’inizio non sia troppo confortante: al 9′ Claudio Marchisio lancia Balotelli e segue l’azione, il centravanti azzurro attende l’inserimento del compagno e gli rende il pallone con un preciso cross al centro sul quale lo juventino si avventa di testa e fa centro. Tutte le azioni dell’Italia passano da Balotelli, o in versione rifinitore come sul gol o da finalizzatore come dovrebbe prevedere il modulo, al 15′ Candreva lo lancia al millimetro, controllo a seguire e tocco alto sull’uscita del portiere, al 29′ gran filtrante di Verratti e tiro d’esterno bloccato da Moris. Dal punto di vista del raccordo fra centrocampo e attacco le indicazioni sono positive, tuttavia dopo il primo quarto d’ora la manovra azzurra s’incarta troppo spesso, non favorendo quella fluidità di gioco che si sarebbe potuta ottenere dopo il vantaggio iniziale. Solo in chiusura di tempo l’Italia si rende di nuovo pericolosa, con un tiro dal limite di Candreva alto al termine di una serie di scambi corti fra i centrocampisti (40′) e una punizione di Pirlo, oggi in ombra, sulla quale Moris vola a respingere, prima della girata di Balotelli a lato (43′).

SECONDO TEMPO
Copione quasi uguale al primo tempo, l’Italia parte bene attaccando con continuità e facendo forza soprattutto sulle giocate di Balotelli, autore del primo tiro della ripresa al 48′ con un diagonale a lato. Al 52′ si vedono anche gli ospiti per la prima volta nel match, Bensi calcia da fuori e Buffon blocca in due tempi, poi entra Cassano e manda in tilt la difesa lussemburghese, non a caso fra il 56′ e il 57′ l’Italia colpisce due volte la traversa, la prima volta con Balotelli, pescato da un tocco del barese e capace di sedere un difensore avversario prima di tirare sul montante a portiere battuto, e la seconda con Candreva, di testa su cross ancora di Balotelli in una sorta di ripetizione dell’azione dell’1-0. Un nuovo brivido per Buffon quando Mutsch sfonda sulla destra e mette in mezzo per Aurélien Joachim, il quale prova la deviazione col tacco mandando sul fondo da pochi passi, dopo quest’occasione la partita crolla notevolmente d’intensità, anche per via dei cambi che spezzettano ulteriormente un ritmo già non proprio strepitoso. Si vede che gli azzurri sono stanchi e i nuovi entrati ravvivano l’incontro solo a sprazzi, come quando Cerci, appena entrato, calcia a giro trovando la pronta risposta di Moris. All’85’, quando si pensava a un finale tranquillo, angolo dalla sinistra e colpo di testa vincente del difensore Mathias Chanot per l’inaspettato pari lussemburghese. Arriva qualche fischio dalle tribune del Renato Curi, l’Italia si riporta in avanti per cercare il 2-1 e lo sfiora subito dopo, bello spunto di De Sciglio e cross teso dall’altra parte per il terzino opposto Ignazio Abate, tiro forte sul quale Moris si esalta salvando l’uno a uno.

Un anno fa era Haiti, questa volta tocca al Lussemburgo. Sembra quasi che l’Italia cerchi volutamente avversari di basso livello prima delle competizioni di giugno per attirare le critiche a seguito di pareggi mediocri, questo è il sesto nelle ultime sette partite (in mezzo c’è la sconfitta per 1-0 in Spagna) e nel 2014 ancora non si è vista una vittoria azzurra. Domani notte il gruppo dei ventitré (o meglio venticinque, perché ci sono anche le riserve Mirante e Ranocchia) partirà alla volta di Rio de Janeiro, domenica ultimo test contro il Fluminense a Volta Redonda, mentre il 14 giugno arriverà il tanto atteso debutto con l’Inghilterra (che nel frattempo ha pareggiato 2-2 a Miami contro l’Ecuador, reti di Wayne Rooney e Rickie Lambert). A prescindere da tutto per l’esordio mondiale servirà un cambiamento radicale rispetto a quanto visto stasera.

IL TABELLINO
Italia (4-1-4-1):
Buffon; Abate, Bonucci (79′ Ranocchia), Chiellini, De Sciglio; De Rossi; Candreva (78′ Insigne), Verratti (55′ Cassano), Pirlo (72′ Aquilani), Marchisio (86′ Parolo); Balotelli (78′ Cerci). Commissario tecnico: Prandelli
Lussemburgo (4-1-4-1): Moris; Jans, Schnell, Chanot, Jänisch; Philipps (60′ Payal); Holter (72′ Deville), Gerson (46′ Da Mota), Mutsch, Bensi (79′ Martins); Joachim (90′ Turpel). Commissario tecnico: Holtz
Arbitro: Damir Skomina della federazione slovena (Praprotnik – Vukan; Tagliavento)
Reti: 9′ Marchisio, 85′ Chanot (L)
Ammoniti: Phillips, Chanot (L), Abate (I)

[Immagine presa da corrieredellosport.it]