Un colpo di testa di Stefano Okaka deviato nella propria porta da Salihi da all'Italia il successo in amichevole a Genova contro l'Albania, ma Antonio Conte è comunque polemico per le troppe critiche nei confronti della nazionale.
Cinque vittorie e un pareggio. Lo ripete fino allo sfinimento Antonio Conte nel post partita, un modo deciso per rispondere con i risultati alle critiche arrivate da domenica sera in poi a seguito dell'uno a uno contro la Croazia. I risultati sono fin qui dalla sua parte e il secondo successo su due in amichevole (Prandelli nelle gare non ufficiali aveva un rendimento terrificante) fa capire come questa nuova nazionale voglia prendere tutti gli impegni sul serio, ma evidentemente per il CT è già il momento di togliersi qualche sassolino dalle scarpe, con delle accuse non troppo velate nei confronti di chi aveva criticato la prestazione di domenica contro la Croazia. L'uno a zero di stasera a Genova è un risultato buono per chiudere il 2014 con buone prospettive, visto che solo quattro mesi fa la situazione era diametralmente opposta, perciò le parole di Conte hanno il chiaro intendo di voler convincere i critici della bontà del lavoro fatto in così breve tempo per risollevare le sorti di una nazionale obbligata a ripartire quasi da zero. Al Ferraris si sono visti un modulo diverso (4-4-2) e tanti volti nuovi, da Okaka che ha messo la testa nel gol vittoria a Perin che in realtà aveva già una presenza ma in una partita non riconosciuta dalla FIFA, c'è anche chi si è ripreso l'azzurro con una prova più che soddisfacente (Cerci, quasi una comparsa in Brasile e rivitalizzato quest'oggi) ma soprattutto c'è il coronamento di un sogno, quello di Francesco Acerbi, i cui otto minuti più recupero, i suoi primi con l'Italia, hanno un valore enorme visto il percorso complicato che ha portato il difensore del Sassuolo a quest'appuntamento, con il dramma del tumore presentatosi due volte nella seconda parte del 2013 e le lunghe cure prima di poter tornare a giocare. Bene così: sempre meglio raccontare di un giocatore che supera momenti difficili piuttosto che di fumogeni lanciati in campo come al Meazza, e pazienza se alcuni albanesi, in una serata all'insegna del fair-play e dell'amicizia con diverse iniziative legate all'alluvione di Genova, hanno invaso il campo a metà ripresa in maniera comunque esclusivamente pacifica.
PRIMO TEMPO
Classici ritmi da amichevole in avvio, l'Italia si fa preferire ma senza creare granché, dei debuttanti il più intraprendente è Bertolacci che al 12' chiude un triangolo con Cerci mandando l'esterno dell'Atlético Madrid sul fondo, bravo Berisha a coprire il primo palo e mettere in angolo. Al 26' il portiere della Lazio blocca un tiro del compagno di club Parolo, dopo che Giovinco era stato abbattuto da un altro laziale (Cana), dopo la mezz'ora la partita sale notevolmente di tono e Destro al 33' si libera bene al limite ma calcia sul fondo. L'Italia crea di più ma la vera occasionissima del primo tempo è di marca albanese, su un erroraccio di De Silvestri (passaggio in diagonale a centrocampo) Cikalleshi recupera palla e avanza verso la porta di Sirigu, il tremendo destro del centravanti albanese si stampa sulla traversa facendo sobbalzare i tantissimi albanesi presenti sugli spalti (erano più degli italiani) e poi Memushaj manda la respinta sul fondo. Azzurri costretti a riprendersi dal brivido, Giovinco pesca Bertolacci che impegna Berisha con un tiro dal limite, dall'altra parte Cikalleshi si rende di nuovo protagonista con un gran controllo su Bonuci e un destro da fuori ma qui Sirigu non ha problemi, nel recupero Cerci esegue la classica giocata "alla Robben", il mancino sul secondo palo viene respinto da Berisha che tiene il risultato sullo 0-0.
SECONDO TEMPO
Ancora Cerci protagonista, il migliore in campo del primo tempo al 51' serve centralmente Destro che tocca di prima per Giovinco, ottimo il dribbling dello juventino in area ma non altrettanto la conclusione perché di fatto passa il pallone a Berisha. L'Italia fa bene la fase di costruzione della manovra offensiva ma poi pecca quando si tratta di colpire, Destro ne dà un'ulteriore prova all'ora di gioco quando viene servito dal solito Cerci solo davanti alla porta e di destro sciupa malamente mandando a lato con una conclusione orribile, Conte non la prende bene e poco dopo cambia la coppia d'attacco inserendo Matri e Okaka, quest'ultimo al debutto. Una punizione da lontano di Memushaj crea qualche problema a Sirigu, costretto alla respinta dopo un rimbalzo in area piccola, al 69' Okaka in caduta riesce a girarsi e calciare con Berisha bravo a dirgli di no, poi la partita si prende una pausa per ben tre invasioni di campo da parte di tifosi albanesi (uno addirittura si fa firmare la bandiera da Cana) e una girandola di cambi. Quando si riprende a giocare manca poco alla fine ma c'è comunque tempo per vedere un gol, lo fa l'Italia o meglio lo fa l'Albania, perché sul corner di Candreva Okaka sfiora di testa e Hamdi Salihi, da poco entrato, fa autorete.
Finisce con un successo il 2014 azzurro, un'Italia discreta contro un avversario comunque reduce da risultati importanti (la nazionale di Gianni De Biasi ha vinto in Portogallo e pareggiato in un'altra amichevole giocata di recente contro la Francia) ha messo in mostra alcuni spunti interessanti e dato il giusto spazio a qualche debuttante, quando a marzo ripartiranno le qualificazioni per gli Europei Conte potrà avere diversi giocatori su cui fare affidamento, e magari alla prossima sosta non si parlerà solo della presenza o meno di Mario Balotelli, assente stasera ma di certo non rimpianto.
IL TABELLINO
Italia (4-4-2): Sirigu (72' Perin); De Silvestri, Bonucci (82' Acerbi), Moretti, Antonelli; Cerci (77' Gabbadini), Parolo, Aquilani, Bertolacci (71' Bonaventura); Destro (65' Matri), Giovinco (65' Okaka Chuka). Commissario tecnico: Conte
Albania (4-5-1): Berisha; Hysaj (74' Ajeti), Cana, Mavraj, Agolli; Lila (90' Rama), Abrashi (71' Shala), Kukeli (66' Roshi), Memushaj, Lenjani (86' Balaj); Cikalleshi (78' Salihi). Commissario tecnico: De Biasi
Arbitro: Alexander Harkam della federazione austriaca (Staudinger – Witschnigg; Massa)
Rete: 82' aut. Salihi
[Immagine presa da corrieredellosport.it]