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Gabriele Gravina presidente FIGC

Gravina: “Le Finali Giovanili TIM sono il futuro del nostro calcio. Ora serve coraggio per far crescere i talenti”

Durante la conferenza stampa di presentazione delle Finali Giovanili TIM, che si svolgeranno nella Regione Lazio, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha lanciato un messaggio chiaro e ambizioso: il calcio italiano deve investire nei giovani, non solo per migliorare il livello tecnico, ma anche per contribuire alla crescita culturale ed educativa del Paese. Ecco le sue parole prese da Tuttomercatoweb.

“Sono molto contento di poter accogliere la Regione Lazio, con la quale stiamo costruendo un rapporto strutturato e profondo”, ha dichiarato Gravina, sottolineando il valore del connubio tra sport, turismo e territorio. “Queste finali non saranno solo un momento tecnico importante, ma anche un’occasione per scoprire le bellezze della regione. Un ringraziamento speciale va anche a TIM, nostro partner storico, che condivide con noi gioie e difficoltà nel percorso di crescita del calcio italiano.”

Gravina ha voluto elogiare il lavoro del Settore Giovanile Scolastico, evidenziando l’importanza dell’aspetto educativo: “Abbiamo oltre 800 mila ragazzi tesserati dai 5 ai 15 anni. Questo significa che un quarto della popolazione italiana in quella fascia d’età è coinvolta nel nostro sistema. La FIGC ha quindi una grande responsabilità educativa. Vogliamo continuare a seminare valori, sensibilità e passione.”

Focus sulla Nazionale e il caso Acerbi

Il presidente federale ha poi rivolto lo sguardo alla Nazionale maggiore, attesa venerdì da un impegno cruciale in Norvegia per la qualificazione a Euro 2028. Un momento delicato, segnato da infortuni e defezioni, tra cui quella di Francesco Acerbi, che ha deciso di non rispondere alla convocazione.

“Non dobbiamo cercare alibi. Sappiamo che il momento è difficile, ma dobbiamo aggrapparci all’orgoglio di indossare la maglia azzurra. Acerbi? È una scelta personale, non entro nel merito. Dispiace non averlo con noi, ma abbiamo giocatori pronti a dare tutto”, ha affermato Gravina, ribadendo il pieno sostegno al lavoro di Luciano Spalletti.

Giovani talenti: “Il problema non è la produzione, ma le opportunità”

In chiusura, Gravina ha affrontato uno dei temi più sentiti nel calcio italiano: la scarsa valorizzazione dei giovani talenti. “Dobbiamo sfatare un luogo comune: l’Italia produce tantissimi talenti. Lo dimostra la recente vittoria all’Europeo Under 17. Siamo tra i primi in Europa per qualità del vivaio, ma non abbiamo il coraggio di farli giocare.”

Il presidente ha citato esempi internazionali come Yamal e Doué, sottolineando che anche i giovani italiani sono all’altezza, ma spesso non trovano spazio nei club. “Il talento va coltivato con pazienza e fiducia. Serve il coraggio di investire su questi ragazzi. Solo così potremo costruire non solo campioni, ma anche cittadini migliori.”