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Sotto di due gol dopo neanche un quarto d’ora l’Italia Under-21 effettua una rimonta strepitosa e batte 3-2 la Serbia superandola nel girone e guadagnandosi il match point martedì contro Cipro nell’ultima giornata.

 

Un doppio colpo come quello subito tra l’ottavo e il tredicesimo minuto del primo tempo avrebbe steso tantissime squadre, ma non quest’Italia, capace di ricompattarsi e creare dal nulla un favoloso ribaltone, mettendo così nelle proprie mani il destino del girone e la qualificazione ai play-off di ottobre, dove ci si giocherà l’accesso agli Europei di categoria del 2015. Un primo quarto d’ora da dimenticare, con il doppio vantaggio serbo frutto di una serie colossale di amnesie, poi la riscossa avviata da Belotti, grande trascinatore della serata di Pescara e autore di una doppietta che ha riportato la situazione in parità, prima del sinistro di Berardi per il 3-2 conclusivo quando mancava un quarto d’ora al novantesimo. Azzurrini dai due volti: belli da vedere in attacco, con i due marcatori assistiti da un ottimo Battocchio, ma inguardabili dietro, perché quando i serbi attaccavano c’era una costante insicurezza e tutto il reparto, Bardi incluso, ha sbagliato in diverse occasioni. Di Biagio dovrà lavorare su questo per evitare di buttare al vento tutto ciò che di buono è stato costruito stasera, anche perché gli errori difensivi avevano contraddistinto pure l’amichevole giocata ad agosto con la Romania e persa 2-1. Il CT azzurro ha puntato su un offensivo 4-2-4 (d’altronde non c’era nulla da difendere, era una partita da vincere e basta), con tre punte vere, Belotti, Berardi e Longo, più il fantasista Battocchio, tanti giocatori offensivi per far male a una Serbia priva dei suoi migliori elementi, Lazar Markovic e Aleksandar Mitrovic, entrambi indisponibili perché convocati con la nazionale maggiore.

PRIMO TEMPO
Inizio shock per l’Italia: all’ottavo minuto una discesa sulla destra di Aleksandar Pešic causa non poche difficoltà alla difesa azzurra, il tocco in mezzo del numero otto sbatte su Antei e gli ritorna indietro, sinistro neanche troppo preciso sul quale Bardi non è perfetto e gli ospiti passano subito. Neanche il tempo di lasciarsi alle spalle l’episodio negativo che arriva pure il raddoppio, Bardi devia in angolo con un’altra incertezza una punizione di Kostic, dall’angolo seguente stacca di testa ancora Aleksandar Pešic che fa doppietta con la difesa dell’Italia ferma a guardare. Gli azzurrini rischiano l’imbarcata, Kostic di nuovo su punizione sfiora lo 0-3 con Bardi stavolta più attento e bravo a deviare lateralmente, poi ci pensa Belotti a dare la sveglia con un sinistro potente che termina sul fondo. Al 23′ l’episodio fortunato capita all’Italia e la partita si riapre: punizione dal limite, Biraghi calcia forte ma becca la barriera, il rimpallo favorisce Andrea Belotti che da uomo d’area qual è non ci pensa due volte e infila la porta serba, l’Italia torna in corsa e ritrova quella grinta mancata totalmente nella parte iniziale di gara. L’attaccante del Palermo è scatenato, al 34′ sfrutta un buco di Miloš Veljkovic e si ritrova solo al limite dell’area piccola, il colpo di testa è però debole e Dmitrovic blocca senza problemi, la Serbia ora ha paura e quasi non attacca più, si limita solo a farsi vedere sui calci piazzati come quando Kovacevic di testa manda a lato ma per il resto è una squadra bloccata e nel terzo minuto di recupero Uroš Cosic mette giù Andrea Belotti per il calcio di rigore che lo stesso numero nove trasforma facendo 2-2 e cambiando totalmente il corso della partita.

SECONDO TEMPO
Tutta un’altra Italia rispetto all’avvio del primo tempo, gli azzurrini premono forte e cercano insistentemente la via del vantaggio. Zappacosta al 57′ penetra in area dalla destra e va al tiro con Dmitrovic bravo a coprire il suo palo, sull’azione dopo il terzino dell’Atalanta mette in mezzo, l’incornata di Samuele Longo fa gridare al gol gran parte dell’Adriatico ma in realtà il pallone finisce fuori di un soffio. Le occasioni per i padroni di casa si susseguono una dopo l’altra, al 61′ Berardi sfiora il vantaggio con un sinistro che termina di poco a lato e al 64′ ancora la punta del Sassuolo viene pescata in posizione regolare, il suo tiro batte Dmitrovic ma non il palo che gli nega il 3-2. Di Biagio tenta la carta Bernardeschi (al posto di Longo) per l’assalto finale, la ripresa è comunque un monologo azzurro e al 75′ arriva il gol del sorpasso, è una bordata mancina dal limite di Domenico Berardi quella che decide l’incontro, un tiro potente ma non irresistibile che passa sotto il corpo di Dmitrovic e finisce in rete. Esplode la gioia della panchina azzurra, l’Italia è avanti per la prima volta nella partita e ha un quarto d’ora per reggere, superato con evidente difficoltà ben sapendo che un gol a questo punto avrebbe distrutto qualsiasi speranza.

Finisce 3-2, l’Italia vince e supera la Serbia portandosi al secondo posto, il largo successo del Belgio su Cipro (6-0) dice che adesso la situazione del Gruppo 9 è Belgio 16, Italia 15 e Serbia 13 ma i belgi hanno già finito il proprio girone, perciò per gli azzurrini battere i ciprioti martedì a Castel di Sangro (fischio d’inizio ore 17) vorrebbe dire vincere il raggruppamento ed evitare di dover fare calcoli complicati per entrare tra le migliori seconde che si qualificano per i play-off.

IL TABELLINO
Italia (4-2-4):
Bardi; Zappacosta, Bianchetti, Antei, Biraghi; Sturaro, Crisetig; Berardi (86′ Benassi), Longo (65′ Bernardeschi), Belotti, Battocchio (90′ Sabelli). Commissario tecnico: Di Biagio
Serbia (4-3-3): Dmitrovic; Pantic, Cosic, Veljkovic, Petrovic; Caušic, Kovacevic (78′ Cavric), Brasanac (19′ S. Milinkovic-Savic); Pešic, Djurdjevic (60′ Živkovic), Kostic. Commissario tecnico: Curcic
Arbitro: Serdar Gözübüyük della federazione olandese (Steegstra – van Dongen; Sanders)
Reti: 8′, 13′, Pešic (S), 23′, 45′ +4′ rig. Belotti, 75′ Berardi
Ammoniti: Cosic, Caušic, Kovacevic, S. Milinkovic-Savic (S), Berardi, Bernardeschi (I)

[Immagine presa da uefa.com]