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Mancava solo l’Argentina tra le grandi che l’Italia ha affrontato nel quadriennio di Prandelli che porta al Mondiale brasiliano.

 

 

Tre i grandi assenti nella serata dell’Olimpico: Balotelli, con un ginocchio malandato, Messi, affaticamento al quadricipite, e soprattutto Papa Francesco, forse il più atteso ma che per motivi di sicurezza ha preferito assistere al match in tv dentro le mura vaticane.

Sul campo la solita Italia delle amichevoli della gestione Prandelli: svogliata, lenta e poco concreta quando manca la posta in palio. Nel ferragostano albero di Natale di Prandelli le novità sono De Rossi centrale di difesa, per la prima volta in una difesa a 4, Verratti in cabina di regia al posto di Pirlo e Osvaldo, tornato tra i ranghi azzurri dopo l’esclusione dalla Confederations Cup per violazione del codice etico.

Sabella risponde con il solito e solido 4-4-2, ricco di “Italiani” e con Palacio e Higuaín terminali offensivi. Proprio il nuovo partenopeo sblocca il risultato al 20°: De Rossi sbaglia l’appoggio nella trequarti difensiva, Lamela raccoglie e serve el Pipita, che rientra sul destro, manda a vuoto mezza difesa e scaglia il pallone alle spalle di Buffon. Lo 0-2 arriva a inizio ripresa: contropiede fulminante dell’albiceleste, condotto da Higuaín sulla sinistra che arriva palla al piede fino al limite dell’area, dove serve il neo-entrato Banega che incrocia il destro e insacca sul secondo palo. L’Italia accusa il colpo e diventa nervosa, ma l’ingresso di Diamanti e Insigne dà la carica agli azzurri: il fantasista del Bologna prende per mano la squadra, crea tante situazioni pericolose e colpisce un palo su punizione, invece il piccolo napoletano trova un goal spettacolare a un quarto d’ora dalla fine, con un tiro a giro all’incrocio dei pali che sorprende Andújar. L’Italia ci prova fino alla fine, ma senza trovare il goal del pareggio.

Finisce dunque 2-1 per l’Argentina l’amichevole dei grandi assenti. Ora Bulgaria e Repubblica Ceca attendono gli azzurri nelle qualificazioni al mondiale brasiliano; mondiale che l’albiceleste di Sabella vede davvero vicino, con 10 punti di vantaggio sulla quinta a 5 partite dal termine.

ITALIA (4-3-2-1): Buffon (54° Marchetti); Maggio (72° Cerci), De Rossi, Chiellini, Antonelli; Montolivo (46° Florenzi), Verratti, Marchisio (46° Aquilani); Candreva (46° Insigne), Giaccherini (54° Diamanti); Osvaldo. Commissario tecnico: Prandelli

ARGENTINA (4-4-2): Andújar; Campagnaro, F. Fernández, Garay (72° Coloccini), Basanta; Biglia, Mascherano (75° Maxi Rodríguez); Di María (83° R. Álvarez), Lamela (46° Banega), Palacio (89° A. Fernández); Higuaín (61° Lavezzi). Commissario tecnico: Sabella

Arbitro: Wolfgang Stark della federazione tedesca (Salver – Pickel; Valeri)

Reti: 20° Higuaín, 49° Banega, 76° Insigne.

Ammonito: Campagnaro (A)

[Immagine da gazzetta.it]