Ci sono portieri specializzati nel parare i rigori, come Handanovic, e ci sono portieri specializzati nel… trasformarli. Nell'ultima giornata del campionato argentino Sebastián Saja, portiere del Racing Club, si è confermato tale, facendo gol dagli undici metri e sbloccando il clásico contro il San Lorenzo al 17' del primo tempo.
Non è la prima volta che il portiere trentatreenne, capitano della squadra di Avellaneda e cresciuto proprio nel San Lorenzo prima di passare in prestito nel 2003 al Brescia (solo quattro presenze in Serie A, la sua breve esperienza italiana viene ricordata esclusivamente dai più attenti e proprio su rigore subì gol da Vieri in un 2-2 contro l'Inter al Rigamonti che decretò l'esonero di Héctor Cúper), si cimenta dal dischetto: era infatti già andato a segno sia con la maglia del Cuervo che con quella dei brasiliani del Grêmio di Porto Alegre. Non sempre, però, è stato infallibile, e addirittura una volta si fece parare un penalty da Juan Pablo Carrizo, quando l'attuale portiere della Lazio difendeva i pali del River Plate. Quello di Sabato è stato il suo quattordicesimo gol in carriera, il primo sotto i colori della Academia (ma non ha esultato in quanto ex), squadra che l'ha acquistato nel 2011 dai greci dell'AEK Atene, e nello scorso Torneo Clausura aveva parato un rigore a un altro portiere, Enrique Bologna, nella gara casalinga contro l'Unión de Santa Fe, anche se poi il penalty era stato fatto ribattere e l'estremo difensore avversario aveva calciato altissimo (nella stessa partita Teófilo Gutiérrez del Racing aveva sbagliato a sua volta dal dischetto, anche qui sia la prima battuta che la ripetizione). Per la cronaca la partita è finita 4-0 per i padroni di casa, con il San Lorenzo ridotto in nove per le espulsioni di Masuero e Gentiletti (quest'ultimo autore di una delle due autoreti del match, l'altra a firma di Gonzalo Prósperi) e il tecnico Ricardo Caruso Lombardi è molto vicino all'esonero, nonostante lo scorso Giugno sia riuscito, subentrando a campionato iniziato, a salvare la formazione del quartiere Boedo di Buenos Aires agli spareggi per non scendere in Primera B Nacional, evitando quella che sarebbe stata la seconda retrocessione nella storia dei rossoblu.
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