Anche questa settimana continua la rubrica di SpazioCalcio che vi presenta i migliori talenti del calcio mondiale. Oggi vi facciamo conoscere uno dei protagonisti che ieri hanno eliminato l’Italia dalla semifinale dei Mondiali under-20: Dominic Solanke.
Nome: Dominic Ayodele Solanke-Mitchell
Data di nascita: 14 settembre 1997
Nazionalità: inglese
Ruolo: attaccante
Squadra: Liverpool
L’Italia under-20 ieri è tristemente crollata nel secondo tempo contro i pari età dell’Inghilterra nei Mondiali under-20, ma a dare il via a questa cocente eliminazione è stato il leader offensivo della nazionale dei Tre Leoni: Dominic Solanke. E pensare che questa è stata sicuramente la sua stagione più difficile come professionista, trascorsa ai margini del Chelsea di Antonio Conte ed infatti il talento inglese ha già firmato per trasferirsi a parametro zero al Liverpool a partire dalla prossima stagione. Solanke aveva iniziato nel settore giovanile dei Blues già nel 2004 ed aveva cominciato ad essere aggregato costantemente alla prima squadra guidata da José Mourinho nella stagione 2014/2015. Nella stessa annata si era messo ulteriormente in mostra guidando la squadra giovanile alla vittoria della UEFA Youth League, con dodici reti segnate, di cui tre siglate tra la semifinale contro la Roma e la finale contro lo Shakhtar Donetsk. La semifinale di ieri non ha fatto altro che dimostrare le sue qualità immense già messe in mostra anche nel prestito al Vitesse (sette reti in venticinque presenze), esaltate dal fatto di essere uno dei leader tecnici e caratteriali dell’Inghilterra. È stato lui a suonare la carica dalla conclusione del primo tempo: prima un colpo di testa fuori di poco e poi due progressioni palla al piede che hanno spaccato a metà centrocampo e difesa degli azzurrini.
A coronamento della prestazione è arrivata anche la rete da rapace d’area per il pareggio ed il definitivo sigillo per la doppietta personale con un tiro dai venticinque metri che ha trovato impreparato Zaccagno. Solanke è un attaccante centrale che sta imparando a muoversi anche alle spalle di un’altra punta nel 4-2-3-1 disegnato da Paul Simpson, pur mantenendo tutte le proprie qualità dentro l’area di rigore come dimostrato anche contro il Messico.
https://youtu.be/qS5T-tYMUOI?t=2m3s
La notevole forza fisica lo rende molto difficile da fermare per gli avversari, anche perché è dotato di un’ottima progressione e di una buona tecnica individuale nel condurre il pallone, a cui si aggiunge una potenza di tiro fuori dal comune. Il suo arrivo agli ordini di Jürgen Klopp potrebbe essere una tappa fondamentale per la sua carriera, tanto da poterlo far diventare presto un fattore anche nella nazionale maggiore.
[Immagine presa da sport.sfr.fr]
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