Penultimo appuntamento con la rubrica che presenta i nuovi stranieri del massimo campionato italiano, oggi il prescelto è Rubén Botta del Livorno.
Nome: Rubén Alejandro Botta Montero
Data di nascita: 31 gennaio 1990
Nazionalità: argentina
Ruolo: centrocampista
Costo trasferimento: 0
A Livorno Botta dovrebbe esserci solo di passaggio. L’esterno argentino era stato in realtà preso dall’Inter un paio di mesi prima della fine dello scorso campionato, ma dopo aver concluso l’acquisto del giocatore a parametro zero (il suo contratto con il Club Atlético Tigre scadeva il 30 giugno) sono sorti alcuni problemi e la società nerazzurra ha chiesto al Livorno il favore di completare l’ingaggio. Perché non è andato da subito all’Inter? Semplice: sfortunatamente lo scorso primo maggio Botta si è rotto i legamenti del ginocchio sinistro e il menisco dopo un fortuito scontro con Salustiano Candia nella gara di andata degli ottavi di finale di Copa Libertadores contro l’Olimpia Asunción, bloccando quello che di fatto era stato un “momento magico” per il giocatore, quasi sempre tra i migliori in campo nel Tigre e decisivo per il passaggio della fase a gironi in coppa nell’ultima gara contro il Libertad, altra squadra paraguayana di Asunción. L’Inter non ha cancellato l’accordo dopo l’infortunio, ma ha chiesto al Livorno di tesserarlo in quanto extracomunitario, in modo da poterlo poi portare in rosa una volta recuperato senza occupare uno dei due posti per i non comunitari, nel frattempo (non dovrebbe essere in grado di tornare in campo prima dell’inizio di novembre) potrebbe giocare anche qualche partita con la formazione toscana, alla quale i nerazzurri hanno prestato già Bardi, Mbaye, Benassi e Duncan. Prima di rompersi il ginocchio Botta era diventato uno dei migliori giocatori del campionato argentino, con una serie di prestazioni ad altissimo livello che avevano trascinato il Tigre prima a lottare per il titolo del Torneo Clausura 2012 (vinto dall’Arsenal de Sarandí all’ultima giornata) e poi alla storica finale di Copa Sudamericana contro il São Paulo (fantastico un suo gol in semifinale al Cerro Porteño). Esterno offensivo, può giocare anche trequartista e ha un sinistro sublime con il quale può fare di tutto, dalle conclusioni potenti da lontano fino a tiri piazzati con precisione chirurgica, al Tigre ha giocato sia come esterno destro sia come esterno sinistro, ed era frequente vederlo svariare su tutto il fronte d’attacco anche all’interno di una partita, risultando così molto difficile da marcare per gli avversari. Oltre all’ottimo tiro dispone anche di un buonissimo dribbling, cosa piuttosto comune per i giocatori argentini del suo ruolo, e ha la capacità di creare azioni offensive dal nulla con una singola giocata. Bisogna vedere come e quando tornerà in forma dopo il gravissimo infortunio, ma per quanto fatto vedere in Argentina le potenzialità per essere uno dei tanti sudamericani arrivati in sordina in Serie A che poi si sono affermati rapidamente (come Lucas Castro al Catania l’anno scorso) ci sono tutte.
[Immagine presa da fedenerazzurra.com]