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La Roma ha messo a segno uno dei principali colpi in entrata per quanto riguarda la difesa, sostituendo Mehdi Benatia passato al Bayern Monaco con il centrale greco Kostas Manolas, acquistato dall’Olympiakos per tredici milioni di euro più due di bonus.

 

Nome: Konstantinos Manolas
Data di nascita: 14 giugno 1991
Nazionalità: greca
Ruolo: difensore
Costo trasferimento: 13.000.000€

Un giocatore che in Grecia passa dall’AEK Atene all’Olympiakos diventando un idolo della sua nuova tifoseria deve avere una personalità importante e in aggiunta dev’essere un’ottimo giocatore, vista la rivalità molto accesa tra i due club. Questo è accaduto al nuovo difensore centrale della Roma Kostas Manolas, sesto greco nella storia del club giallorosso dopo Choutos, Dellas, Eleftheropoulos, Tachtsidis e Torosidis. Ha firmato il primo contratto da professionista nel 2009 con l’AEK Atene, squadra dove suo zio Stelios era diventato una leggenda con ben settecento partite tra il 1978 e il 2000, nel club giallonero è rimasto tre anni venendo però scaricato perché si diceva avesse un carattere difficile, l’illustre parente lo voleva mandare a giocare in Spagna ma lui ha preferito rimanere in Grecia e passare ai grandi nemici dell’AEK, l’Olympiakos, con cui ha firmato nel 2012 sostituendo l’ex juventino Olof Mellberg a cui non era stato rinnovato il contratto. Dopo un inizio faticoso per via della militanza personale e familiare negli acerrimi rivali è riuscito a conquistare il difficile pubblico della squadra del Pireo, che ricordava anche un episodio datato 2010 (scontro di gioco con Mitroglou, Manolas non volle uscire dal campo e pochi minuti dopo segnò, il giorno dopo subì un intervento chirurgico al volto con l’innesto di alcune placche metalliche), e sia l’attuale tecnico del Monaco Leonardo Jardim sia Míchel gli hanno affidato le chiavi della difesa, venendo ripagati con due stagioni di alto livello chiuse entrambe con la vittoria della Super League. Molto forte fisicamente e dotato di una grande elevazione, è pure piuttosto veloce e questa dote in particolare l’ha messa in mostra nello scorso mese di giugno ai Mondiali in Brasile, dove ha giocato tutte e quattro le partite della nazionale greca risultando uno dei migliori difensori della fase a gironi. In Europa si era fatto notare durante la scorsa stagione con due gol consecutivi segnati in Champions League, il primo al Karaiskakis contro il Benfica (decisivo per l’1-0 finale, risultato poi rivelatosi prezioso per il passaggio del turno dell’Olympiakos) con un grande colpo di testa su calcio d’angolo e il secondo al Parco dei Principi contro il PSG in mischia dopo una respinta corta di Sirigu (inutile ai fini del risultato, i francesi vinsero 2-1). Nei due anni con la squadra del Pireo è migliorato molto in marcatura e nel posizionamento, a ventitré anni affronta il salto in Italia con l’ambizione di poter diventare il più forte difensore centrale nella storia del calcio greco. In giallorosso avrà il difficile compito di sostituire Mehdi Benatia, del quale è stato valutato esattamente la metà (tredici milioni di euro più due di bonus contro i ventisei più quattro del marocchino), ma ha tutte le carte in regola per diventare il principale referente della retroguardia a disposizione di Rudi Garcia.

[Immagine presa da asroma.it]