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La guida di presentazione ai nuovi stranieri della Serie A raggiunge oggi quota venti (vedi articoli precedenti) con un calciatore proveniente dalla nazione che fornisce il maggior numero di giocatori esteri al campionato italiano, ossia l’Argentina: Ezequiel Cirigliano fa infatti parte dei dieci nuovi argentini della Serie A.

 

Nome: Ezequiel Adrián Cirigliano
Data di nascita: 24 gennaio 1992
Nazionalità: argentina
Ruolo: centrocampista
Costo trasferimento: prestito

Giovane, talentuoso e in cerca di rilancio: Ezequiel Cirigliano è il nuovo centrale di centrocampo del neopromosso Hellas Verona, che ha fatto un’ottima operazione acquistandolo in prestito con diritto di riscatto (dovrebbe essere stato fissato a poco meno di tre milioni) dal River Plate. El Jefecito, stesso soprannome del connazionale Javier Mascherano con il quale condivide alcune caratteristiche tecniche, è un classico volante central argentino, o come dicono a Buenos Aires e dintorni un “cinco”, molto bravo nel recuperare palla, giocarla con uno o massimo due tocchi e grintoso quanto basta per lottare dal primo all’ultimo minuto in mezzo al campo, senza però strafare perché le statistiche della sua giovane carriera raccontano di come non sia affatto abituato al cartellino giallo, cosa invece comune ad altri giocatori che ricoprono la sua stessa posizione. Il ventunenne di Caseros è alla sua prima esperienza di club senza la gloriosa maglia con la banda diagonale rossa del River Plate, i più attenti avranno spesso sentito il suo nome accostato ad altre squadre italiane nelle scorse sessioni di calciomercato (Fiorentina, Inter e le due romane soprattutto, oltre al Napoli) perché la sua esplosione risale addirittura a due anni fa, quando cominciò a farsi notare dagli scout di tutto il mondo durante la stagione 2010-2011, annata indimenticabile in negativo per i Millonarios in quanto retrocessi per la prima volta nella loro storia. Lui ed Erik Lamela furono tra le poche note liete di quel River caduto in Primera B Nacional dopo lo spareggio con il Belgrano, tanto che sia lui sia il Coco appena un mese e mezzo dopo la retrocessione parteciparono al Mondiale Under-20 in Colombia (Argentina eliminata ai quarti dal Portogallo finalista dopo i rigori), e proprio in quella competizione segnò il suo fin qui unico gol da professionista, un destro piazzato poco dentro l’area di rigore a chiudere il 3-0 sulla Corea del Nord nella fase a gironi. Dopo l’onta della stagione in seconda serie argentina il River Plate è tornato in Primera División e Cirigliano ha avuto un buon minutaggio sotto la guida di Matías Jesús Almeyda, anche se le sue prestazioni non sono state sempre all’altezza di quelle del 2011, tuttavia nel primo semestre del 2013 ha giocato molto poco (con un nuovo allenatore, l’ex di Avellino, Fiorentina e Inter Ramón Díaz) anche per via di un infortunio muscolare che l’ha tenuto fuori per oltre un mese, perciò ora agli ordini di Mandorlini (nel 4-3-3 del tecnico ravennate dovrebbe alternarsi con il più esperto Massimo Donati) cercherà di riprendere quella parabola ascendente che nell’ultimo anno si è leggermente bloccata, anche se non principalmente per colpa sua.

[Immagine presa da pasionmonumental.com.ar]