Appuntamento numero trentatré con le schede dei nuovi stranieri, alcuni dei quali hanno già esordito nello scorso weekend di campionato (vedi articoli precedenti). Oggi è la volta del nuovo difensore della Lazio, l’argentino Diego Novaretti.
Nome: Diego Martín Novaretti
Data di nascita: 9 maggio 1985
Nazionalità: argentina
Ruolo: difensore
Costo trasferimento: 0
Il ventottenne Diego Martín Novaretti qualche mese fa sembrava dovesse diventare il nuovo difensore centrale del Manchester City, ma poi Roberto Mancini è stato esonerato e non se n’è più fatto niente. Per l’argentino, tuttavia, il passaggio a una squadra con la maglia biancoceleste è stato solo rimandato di qualche settimana, perché ai Citizens è subentrato Lotito che l’ha acquistato a parametro zero dopo la scadenza del suo contratto con il Deportivo Toluca. In Messico ha giocato quattro stagioni, risultando un titolare inamovibile della difesa dei Diablos Rojos, vincendo il Clausura 2010 ed espugnando, nel passato semestre, la Bombonera di Buenos Aires, mitico stadio del Boca Juniors battuto per 2-1 nella fase a gironi di Copa Libertadores (nonostante proprio Novaretti avesse causato il rigore del momentaneo 1-0). Alto quasi due metri, è piuttosto grosso di statura nonostante sia soprannominato “El Flaco” (il magro), questo lo rende quasi insuperabile sulle palle alte ma facilmente aggirabile se puntato in velocità, fa parte della “classica” scuola dei difensori argentini piuttosto rudi che entrano spesso in scivolata con il rischio di mancare totalmente il pallone e prendere in pieno l’avversario, come testimoniano i numerosi cartellini gialli (ne ha preso uno anche al debutto in Serie A contro l’Udinese, dopo soli sette minuti per un duro intervento su Di Natale) e rossi (ben otto con la maglia del Toluca, anche se l’ultimo risale al 15 aprile 2012) conseguiti negli ultimi anni. La Lazio ha creduto molto in lui facendogli firmare un contratto quadriennale e Petkovic l’ha schierato al centro della difesa in coppia con Lorik Cana domenica scorsa, dopo che nella disfatta in Supercoppa Italiana contro la Juventus era invece rimasto in panchina per tutta la durata dell’incontro. Nonostante non disponga di una tecnica eccezionale si tratta di un difensore centrale che fa sentire la sua presenza in area di rigore e perciò è presumibile che nel corso della stagione abbia il posto da titolare garantito, visto che la vecchia coppia titolare biancoceleste formata da Giuseppe Biava e André Dias non sembra più garantire la sicurezza di un tempo.
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