È il Milan la squadra che ha acquistato il maggior numero di giocatori provenienti dall’estero in questa sessione invernale di calciomercato: dopo Honda (vedi scheda), Rami (vedi scheda) ed Essien (vedi scheda) l’ultimo colpo dei rossoneri è Adel Taarabt, franco-marocchino preso in prestito con diritto di riscatto dal Queens Park Rangers.
Nome: Adel Taarabt
Data di nascita: 24 maggio 1989
Nazionalità: marocchina
Ruolo: centrocampista
Costo trasferimento: prestito
Fantasia al potere: sembra sia questa l’impronta data da Clarence Seedorf al suo insediamento nel Milan come allenatore. Dal momento dell’ingaggio dell’olandese, dopo l’esonero di Massimiliano Allegri, i rossoneri hanno cercato di aumentare la qualità e la produzione offensiva della propria rosa, e in questo senso l’acquisto di Adel Taarabt sposa in pieno la nuova linea del club milanese, sicuramente apprezzata da Silvio Berlusconi, principale sponsor di Seedorf e del bel gioco. Il centrocampista offensivo marocchino, curiosamente nato lo stesso giorno della prima vittoria internazionale del Milan berlusconiano (24 maggio 1989, Milan-Steaua Bucarest 4-0 finale di Coppa dei Campioni), è un giocatore dal valore tecnico eccelso, la cui definitiva esplosione non è ancora avvenuta a causa di problemi caratteriali e discontinuità di rendimento. Destro naturale dotato di un notevole tiro dalla distanza e molto bravo sui calci piazzati, è capace di mettere in difficoltà i difensori avversari a ogni tocco di palla, essendo in possesso di un dribbling fulmineo e di diverse soluzioni per saltare l’uomo (d’altronde è cresciuto col mito di Zinédine Zidane), spesso predilige l’azione personale partendo in solitaria palla al piede per poi andare al tiro dal limite dell’area di rigore. In Inghilterra si è fatto un nome, suo malgrado, non soltanto per le indiscutibili doti tecniche ma anche per una certa incostanza e delle discutibili reazioni, su tutte quella del 2 ottobre 2011, quando venne sostituito all’intervallo della gara persa dal suo QPR per 6-0 sul campo del Fulham dal manager Neil Warnock (con cui non andava d’accordo per la scelta di nominare Joey Barton capitano della squadra) e dopo un diverbio negli spogliatoi abbandonò lo stadio a partita in corso, tornando a casa in autobus e venendo notato da diversi tifosi. In Inghilterra è arrivato nel 2007, prelevato in Francia (giocava nel Lens) dal Tottenham, ma agli Spurs non si è inserito ed è stato il Queens Park Rangers, all’epoca di proprietà di Flavio Briatore, a dargli una seconda possibilità, con due prestiti consecutivi e il trasferimento a titolo definitivo nel 2010, mossa rivelatasi particolarmente azzeccata perché nella stagione 2010-2011 guidò gli Hoops alla promozione in Premier League con diciannove gol in quarantaquattro partite, vincendo il titolo di miglior giocatore dell’anno per quanto riguarda la Football League Championship. Nella massima divisione inglese ha avuto un rendimento altalenante e solo a tratti ha fatto vedere il suo talento, comunque si ricordano alcuni suoi gol di pregevole fattura come uno realizzato al Fulham partendo dalla linea di metà campo, e forse non a caso sono stati i Cottagers a prenderlo in prestito a inizio stagione, con uno score di sedici presenze e un gol in Capital One Cup al Burton Albion. Ora nel suo destino c’è il Milan, ed è un fatto curioso visto che nel dicembre del 2012 aveva criticato i rossoneri dicendo, tra le altre cose, che non erano più un top club mondiale e che sfondare in Italia gli sarebbe servito principalmente come punto di partenza per poi finire al Barcellona o al Real Madrid: inutile dire che appena atterrato a Milano ha “ritrattato” definendo la sua nuova squadra la migliore del mondo. Nazionale marocchino (pur essendo cresciuto in Francia e avendo fatto la trafila delle giovanili con Les Bleus), anche con la maglia del suo paese ha avuto qualche problema, una volta infatti abbandonò il ritiro dopo aver saputo che non avrebbe giocato titolare la partita seguente. Il suo ruolo principale è quello di trequartista dietro le punte ma può anche giocare sull’esterno, prevalentemente partendo da sinistra, considerata la presenza di Kaká è probabile che la sua posizione nel Milan sarà proprio quella di uno dei tre fantasisti (l’altro è Keisuke Honda) a supporto di Mario Balotelli nel 4-2-3-1, toccherà dunque a Seedorf riuscire a far compiere il definitivo salto di qualità a questo talento non ancora del tutto espresso.
[Immagine presa da dailymail.co.uk]