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Dalla cantera dell’Atlético Madrid ecco un altro talento pronto a esplodere: si tratta di Saúl Ñíguez, ventenne centrocampista di Elche in gol nel recente derby contro il Real.

 

Nome: Saúl Ñíguez Esclápez
Data di nascita: 21 novembre 1994
Nazionalità: spagnola
Ruolo: centrocampista
Squadra: Atlético Madrid

7 febbraio 2015, stadio Vicente Calderón, derby di Madrid: dopo pochi minuti il faro del centrocampo dell’Atlético, Koke, si fa male e chiede il cambio. In panchina ci sono il “dodicesimo uomo” Raúl García e l’ex obiettivo di Inter e Napoli Mario Suárez, ma Diego Pablo Simeone fa un’altra scelta e manda in campo Saúl Ñíguez, ventenne che proprio nel Real aveva iniziato la sua carriera tra le giovanili prima di passare ai colchoneros. Passano otto minuti, Siqueira sfonda sulla sinistra, mette in mezzo e la scelta del Cholo si rivela azzeccatissima, perché Saúl si coordina e con una perfetta rovesciata batte Iker Casillas segnando il gol del 2-0, uno dei quattro della goleada rojiblanca sulla capolista della Liga. Nasce così l’interesse a livello internazionale per Saúl Ñíguez, prodotto del vivaio dell’Atleti e ora più che mai parte integrante delle rotazioni dei finalisti della scorsa Champions League: centrocampista centrale, sullo stile dei tanti giocatori cresciuti in Spagna negli ultimi anni, ma con una discreta confidenza con il gol frutto della sua capacità di inserirsi in area partendo da dietro, come fatto nel derby in maniera spettacolare. All’Atlético dal 2008, Simeone l’ha fatto esordire nel 2012 in Europa League contro il Besiktas, permettendogli di avere una presenza nella competizione vinta nella finale tutta spagnola contro l’Athletic Bilbao di Marcelo Bielsa, ma nelle prime due stagioni da professionista ha giocato poco con la prima squadra, rimanendo più che altro a disposizione della formazione B. Nel 2013 il prestito al Rayo Vallecano gli ha permesso di giocare con continuità ed esplodere con trentaquattro presenze e due gol in Liga, una delle grandi intuizioni che hanno permesso alla quarta squadra di Madrid di salvarsi con un mese d’anticipo nonostante un inizio di stagione pessimo; oltre a Simeone bisogna elogiare il tecnico della squadra del quartiere di Vallecas, Paco Jémez, che ha contribuito alla maturazione di Saúl in maniera notevole, rendendolo uno dei tanti giocatori valorizzati dal Rayo: l’allenatore spagnolo è stato capace di esaltare diversi elementi a sua disposizione, e per rendere l’idea persino Joaquín Larrivey, che a Cagliari non vedeva quasi mai la porta, ha fatto dodici gol in campionato, tre in più di Neymar. Quest’anno Saúl è tornato alla base e di spazi ne ha trovati molti di più rispetto alle precedenti annate, entrando in pianta stabile nel giro dei giocatori utilizzati dal Cholo, che pure non è famoso per fare un ampio turnover, vista l’età avanzata di Gabi non è improbabile che già dall’anno prossimo il ragazzo di Elche possa prendere il posto del capitano biancorosso in mezzo al campo, e diventare così l’ennesimo pilastro prodotto a costo zero dal settore giovanile dei colchoneros.

[Immagine presa da latintimes.com]