Torna puntuale come ogni venerdì la rubrica sui migliori talenti del calcio mondiale: per questa settimana tappa a Manchester, dove sta dando segnali importanti il giovane Marcus Rashford.
Nome: Marcus Rashford
Data di nascita: 31 ottobre 1997
Nazionalità: inglese
Ruolo: attaccante
Squadra: Manchester United
La stagione del Manchester United, a seguito dell’eliminazione di ieri in Europa League nel derby col Liverpool, si sta rapidamente trasformando in un altro anno mediocre, col serio rischio di rimanere ancora una volta fuori dalla Champions League e Louis van Gaal più volte a rischio esonero. Nel grigiore generale dei Red Devils ci sono poche cose da salvare, soprattutto in attacco dove Wayne Rooney è calato molto e l’intera squadra fatica a fare gol, ma una piccola luce in fondo al tunnel sembra rappresentata dal diciottenne Marcus Rashford, che nell’ultimo mese ha prepotentemente scalato la gerarchia offensiva della squadra più vincente nella storia della Premier League. Un infortunio nel riscaldamento di Anthony Martial poco prima della gara di ritorno dei sedicesimi di Europa League contro il Midtjylland, che all’andata aveva vinto 2-1, l’ha catapultato senza preavviso nel mondo della prima squadra, e non poteva esserci esordio migliore perché ha segnato una doppietta valsa il 2-1 e il 3-1, ossia i gol qualificazione di un match poi terminato 5-1. Chi, dopo quel giovedì sera di gloria, ha frettolosamente sentenziato che si trattava di un colpo di fortuna di van Gaal e di un test poco probante visto l’avversario, si è dovuto ricredere appena tre giorni dopo: Rashford ha giocato nuovamente titolare al centro dell’attacco dello United, stavolta per scelta tecnica e contro l’Arsenal secondo in classifica. Risultato? Un’altra doppietta e nel giro di tre minuti, col vantaggio arrivato sfruttando un cross dalla destra respinto corto e il raddoppio con un bel colpo di testa a centro area. Questi due gol gli sono valsi il titolo di terzo marcatore più giovane dei Red Devils, dietro Federico Macheda e Danny Welbeck, dopo che col Midtjylland era diventato il marcatore più giovane in assoluto nelle coppe europee per il club. La caratteristica principale di questo ragazzo, alto 180 centimetri e nel settore giovanile della metà rossa di Manchester da quando aveva sette anni, è che non sembra avere paura di niente, punta la porta ogni volta che ne ha l’occasione, sa farsi trovare pronto al posto giusto nel momento giusto e si butta su qualsiasi pallone con una foga e un’esplosività niente male. È ancora presto per dire se sia dovuto all’incoscienza e al fatto di non essersi ancora reso conto di far parte di una delle formazioni più prestigiosi al mondo, ma raramente si sono visti esordi del genere a livello così alto (uno però era proprio Macheda, esempio da non emulare). Questa domenica c’è il derby di Manchester, e il City qualche anno fa lo scartò: vorrà mettere la sua firma anche sulla stracittadina?
[Immagine presa da theguardian.com]
LE PRECEDENTI SCHEDE
Julian Brandt
Marko Grujic
Riechedly Bazoer
Gianluigi Donnarumma
Giovani Lo Celso
Jean-Kévin Augustin
Marc Stendera
Santi Mina
Dele Alli
Marko Pjaca
Brendan Galloway
Breel Embolo
Mahmoud Dahoud
Matheus Pereira
Ondrej Duda
Andrija Zivkovic
Ruben Loftus-Cheek
Sebastián Driussi
Ante Coric
Dória
James Ward-Prowse
Anwar El Ghazi
Bruma
Pierre-Emile Højbjerg