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Terza presentazione dei migliori giovani a livello mondiale nati dal 1993 in avanti: oggi tocca a Luciano Vietto, attaccante argentino del Racing Avellaneda.

 

Nome: Luciano Darío Vietto
Data di nascita: 5 dicembre 1993
Nazionalità: argentina
Ruolo: attaccante
Squadra: Racing Club

L’Argentina è da sempre una terra che ha prodotto un numero infinito di attaccanti di altissimo livello, e diversi di questi centravanti hanno iniziato a giocare in uno dei principali club argentini, il Racing Avellaneda, squadra da sempre molto attenta alla valorizzazione dei prodotti del proprio settore giovanile: alcuni hanno poi proseguito la loro carriera nel campionato italiano, da Antonio Valentín Angelillo (tuttora miglior marcatore in una singola stagione di Serie A) a Diego Alberto Milito passando per Rubén Sosa e Claudio López, diventando famosi anche in Europa e risultando spesso protagonisti in nazionale. La nuova grande promessa del Racing adesso si chiama Luciano Vietto, e a giudicare da quanto ha fatto vedere finora le possibilità che segua le orme dei suoi illustri predecessori sono tantissime: Diego Pablo Simeone, non un allenatore qualsiasi, l’ha buttato nella mischia il 26 ottobre 2011 nella gara del Torneo Apertura contro il Lanús, al posto del difensore Iván Pillud, ma è stato il successivo tecnico del Racing, Luis Zubeldía, a dargli fiducia e posto da titolare, facendolo debuttare dal primo minuto il 3 settembre 2012 contro il San Martín de San Juan e venendo ripagato con una meravigliosa tripletta (non l’unica: ne ha realizzata un’altra al Newell’s in un sensazionale 4-3 a Rosario). Da quando è diventato titolare fisso ha realizzato quindici gol con la maglia a strisce bianco-azzurre, fino ad agosto formava un bel trio d’attacco con gli esterni Rodrigo de Paul (tuttora in rosa) e Ricardo Centurión (passato al Genoa), giocando come centravanti pur non essendo una vera prima punta “alla Trezeguet” ma una seconda punta agile e scattante, data la sua altezza non eccezionale (173 centimetri per 68 chili). Molto bravo anche a giocare il pallone per i compagni, sebbene sia proprio lui il principale finalizzatore dell’Academia, ha nel tiro dalla distanza la sua dote principale, visto che è in possesso di un destro formidabile e della capacità di trovare la porta praticamente da qualsiasi posizione, non a caso il suo primo gol da professionista, nell’incontro citato in precedenza al San Martín, è arrivato con un tiro da oltre venticinque metri sotto l’incrocio. Con le cessioni di Facundo Ferreyra (dal Vélez allo Shakhtar Donetsk) e Duván Zapata (dall’Estudiantes al Napoli) è diventato il più forte tra i giovani attaccanti del campionato argentino, tuttavia c’è ancora qualcosa che gli manca per sfondare e farsi conoscere anche fuori dal Sud America: la fortuna. Vietto è infatti capitato nel momento peggiore del Racing, squadra al momento allo sbando dove il presidente e il suo vice hanno dato di recente le proprie dimissioni, il direttore sportivo (l’ex di Napoli e Milan Roberto Fabián Ayala) è stato licenziato e l’allenatore (Zubeldía) è stato sostituito da qualche giornata senza che i risultati siano cambiati, con l’inevitabile ultima posizione nel Torneo Inicial con soli due punti racimolati in nove partite (ma non rischia la retrocessione, che in Argentina si basa sul celebre promedio, la media punti delle ultime tre stagioni). Inoltre con la nazionale giovanile, allo scorso Sudamericano Sub-20, ha sì fatto bene segnando due gol in quattro gare ma la Selección è uscita clamorosamente al primo turno, mancando quindi la qualificazione al Mondiale Under-20. È probabile che ancora per un po’ di tempo le grandi giocate di Vietto saranno esclusiva della Primera División, ma tra non molto diventerà famoso e le grandi squadre europee inizieranno a rendersi conto di questa ennesima gemma del fútbol sudamericano, in possesso oltretutto del passaporto italiano.

[Immagine presa da seguielgrandt.com]