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Ecco un altro nome da segnare in vista dei Mondiali: si tratta di José María Giménez, difensore dell’Atlético Madrid inserito nella rosa dei ventitré della nazionale uruguayana.

 

Nome: José María Giménez de Vargas
Data di nascita: 20 gennaio 1995
Nazionalità: uruguayana
Ruolo: difensore
Squadra: Atlético Madrid

All’Atlético Madrid è in corso un vero e proprio assalto a tutte le stelle che hanno permesso ai colchoneros di riprendersi la Liga dopo diciotto anni e di sfiorare la Champions League nel derby in finale contro il Real Madrid. Diego Costa se ne sta andando al Chelsea, così come Tiago, Courtois potrebbe non ottenere il prolungamento del prestito (e anche lui finirebbe da José Mourinho a Stamford Bridge), Villa ha preso la direzione dell’Australia via MLS e il futuro dei vari Filipe Luís, Juanfran e Miranda è tuttora in bilico. Il rischio di perdere metà della rosa della stagione appena conclusa è concreto, ma oltre all’intoccabile Koke c’è un ragazzino che sicuramente non si muoverà dal Vicente Calderón, perché l’Atlético ha deciso di puntare su di lui per i prossimi anni e non se lo farà sfuggire: si tratta di José María Giménez, diciannovenne di grandi prospettive ormai pronto per prendersi un ruolo di spicco nel club madrileno. Josema è cresciuto nel Danubio, una delle tre grandi storiche del calcio uruguayano assieme a Nacional e Peñarol, e non ci ha messo molto a farsi notare dagli scout internazionali, perché con la maglia bianconera ha giocato solamente sedici partite, ma dopo la decima sapeva già di non dover rimanere più a Montevideo, visto che l’Atlético Madrid ha ufficializzato il suo acquisto il 24 aprile del 2013 per una cifra di poco inferiore al milione di euro, facendogli firmare un contratto quinquennale. L’Atleti ha fatto bene a muoversi con anticipo, evitando che il ragazzo potesse salire alla ribalta internazionale nel Mondiale Under-20 giocato in Turchia un anno fa, dove ha raccolto sette presenze, tutte da titolare, arrivando al secondo posto dietro alla fortissima Francia dei vari Kondogbia, Pogba e Zouma. Le sue prestazioni non sono passate inosservate, e il CT della nazionale maggiore, Óscar Washington Tabárez, ha iniziato a seguirlo con particolare attenzione, convocandolo per le delicatissime partite di qualificazione ai Mondiali contro Perù e Colombia: in quest’ultima è avvenuto il suo debutto, da titolare, a causa delle assenze per squalifica dei titolari Diego Godín e Diego Lugano e per infortunio delle altre alternative nel ruolo Martín Cáceres e Sebastián Coates. L’esordio in nazionale non poteva essere più difficile, perché davanti aveva un mostro sacro come Radamel Falcao, ma Josema se l’è cavata benissimo (l’Uruguay ha vinto 2-0) marcando El Tigre, ammettendo di aver cercato in tutti i modi di distrarlo facendogli delle domande all’apparenza senza senso. Complice la poca rotazione attuata da Diego Pablo Simeone ha giocato pochissimo con la maglia biancorossa quest’anno, solo tre presenze di cui due in Copa del Rey, ma a metà maggio è arrivata lo stesso la chiamata tanto attesa, nuovamente da parte del Maestro Tabárez, con l’inserimento nella lista dei pre-convocati e successivamente nei ventitré definitivi per il Brasile. Difensore centrale, schierato qualche volta sull’out di destra come nella finale del Mondiale Under-20, è un giocatore che cerca spesso l’anticipo sugli avversari, provando a impedire che arrivino prima sul pallone, sa farsi valere pure nel colpo di testa e ha tutto per seguire le gesta dei grandi difensori storici della Celeste, su tutti il capitano attuale Diego Lugano, a cui si ispira. Nella nazionale uruguayana tra poco sarà tempo di iniziare un nuovo ciclo, così come nell’Atlético Madrid, e lui sarà parte integrante di entrambi.

[Immagine presa da brasil14.org]