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Questa settimana la ricerca dei nuovi talenti in giro per il mondo si focalizza su un attaccante polacco, Arkadiusz Milik dell’Ajax.

 

Nome: Arkadiusz Milik
Data di nascita: 28 febbraio 1994
Nazionalità: polacca
Ruolo: attaccante
Squadra: Ajax (in prestito dal Bayer Leverkusen)

L’Eredivisie spesso viene considerata un campionato di basso livello a causa delle difese non troppo ermetiche ma in realtà le alte medie realizzative sono prodotte anche da attaccanti giovani in rampa di lancio che proprio nella massima divisione olandese trovano la loro consacrazione. L’ultimo in ordine di tempo si chiama Arkadiusz Milik, viene dalla Polonia, è di proprietà del Bayer Leverkusen e sta facendo un ottimo prestito formativo all’Ajax, una delle principali società al mondo per quanto riguarda il settore giovanile ma per una volta impegnata a valorizzare un prodotto non di sua proprietà, avendo comunque l’opzione per il riscatto a titolo definitivo. Gli inizi in patria, tra Rozwój Katowice (terza serie polacca) e soprattutto Górnik Zabrze (qui in Ekstraklasa, la massima divisione) hanno colpito gli osservatori del Bayer Leverkusen, che nel gennaio 2013 l’ha portato in Germania per due milioni e seicentomila euro. Dopo sei presenze nel girone di ritorno della Bundesliga 2012-2013 è passato in prestito all’Augsburg, rivelazione degli ultimi due anni di fussball tedesco, trovando un discreto numero di presenze (diciotto) ma solo due gol e cinque gare da titolare, numeri non certo straordinari. Sta andando molto meglio in questa stagione: l’Ajax l’ha preso in prestito, di fatto sostituendo numericamente il flop Bojan Krkic tornato al Barcellona, e a differenza dell’ex Milan e Roma Milik si è fin da subito guadagnato la stima di Frank de Boer, che l’ha schierato spesso titolare al centro dell’attacco nel classico 4-3-3 di stampo olandese relegando in panchina Kolbeinn Sigthórsson, tra i protagonisti l’anno scorso nella vittoria del quarto titolo nazionale consecutivo. Alto, grosso e difficile da spostare, è sì un centravanti d’area ma molto mobile e con una buona tecnica abbinata alla capacità di calciare in porta con entrambi i piedi, perciò non aspetta il pallone negli ultimi sedici metri ma va a prenderlo e a giocarlo anche fuori dall’area di rigore. Già piuttosto prolifico in questa prima parte di stagione, ai sei gol finora realizzati in campionato bisogna aggiungerne otto in KNVB Beker (la coppa nazionale, sei li ha segnati in una singola partita anche se contro i dilettanti del JOS Watergraafsmeer), non ha al momento timbrato il cartellino in Champions League ma ha nel suo score un gol pesante con la nazionale maggiore (dove viene convocato in pianta stabile dal 2012), segnato lo scorso 11 ottobre nello storico successo della Polonia sulla Germania, fermando l’imbattibilità dei tedeschi a diciannove gare ufficiali. Deve ancora limare alcune caratteristiche del suo gioco, ma rispetto alla stagione e mezzo in Germania sta migliorando sensibilmente la sua percentuale di realizzazione, tanto che i tifosi della Polonia già sognano di avere tra due anni agli Europei in Francia una coppia d’attacco di tutto rispetto formata da lui e Robert Lewandowski.

[Immagine presa da football-oranje.com]

Articolo scritto da Il Boss