La Redazione Inter di Spaziocalcio.it, sbollite la rabbia e la delusione, ha deciso di dare il proprio giudizio sulla negativa stagione della Beneamata.
Portieri: la parola a Max3-Adriano_10
Samir HANDANOVIC Una delle poche note di colore in una stagione dominata da ombre. Se l’Inter quest’anno ha avuto una fase difensiva a tratti disastrosa e risultando infine tra le squadre con il maggior numero di reti al passivo, senza le parate importanti e spesso decisive del numero 1 sloveno questo campionato avrebbe anche potuto assumere contorni ben più drammatici. Indubbiamente nel podio dei migliori giocatori nerazzurri della stagione, Samir Handanovic è stato il miglior acquisto della “poco proficua” campagna di trasferimenti estiva.
Luca CASTELLAZZI Protagonista di buone prestazioni ad inizio campionato, durante la breve assenza del titolare Handanovic, chiude anzitempo la stagione causa un brutto infortunio che costringe l’Inter a trovare un alternativa sul mercato di Gennaio. Rimane uno dei numeri 12 tra i più affidabili in circolazione.
Juan Pablo CARRIZO, Vid BELEC Apparizioni troppo brevi e sparute per entrambi per poter giudicare le qualità assolute di questi due estremi difensori. Si fanno trovare pronti quando chiamati in causa.
Difensori: la parola a il Boss
Javier Adelmar ZANETTI Nonostante l'età continua a essere uno dei giocatori più impiegati, riuscendo spesso a risultare più fresco nella ripresa. Poi a Palermo si rompe il tendine d'Achille, finendo anche lui nella lunga serie degli infortunati.
Matías Agustín SILVESTRE Arrivato con tante credenziali patisce fin da subito il fatto di non avere il posto fisso e perde fiducia già da settembre. Tante partite giocate male dando l'impressione di essere terrorizzato quando il pallone passa dalle sue parti, più per mancanza di sicurezza che per limiti tecnici.
Andrea RANOCCHIA Ottimo, quasi impeccabile, nel girone d'andata, salvo poi accusare diversi passaggi a vuoto in quello di ritorno, avendo però l'attenuante di aver giocato praticamente gli ultimi tre mesi in condizioni fisiche precarie e spesso sotto infiltrazione. Può e deve essere un punto fermo dell'Inter dell'anno prossimo.
Walter Adrián SAMUEL Il più esperto dei centrali è stato anche quello dal rendimento migliore. Il gol nel derby è stato senza dubbio il punto più alto della stagione, ma in generale con lui in campo la retroguardia interista ha sofferto un po' meno (salvo alcune partite in cui tutta la squadra ha fatto male). A Trieste contro il Cagliari ha finito per fare il centravanti d'emergenza per mancanza di alternative.
Cristian Eugen CHIVU Stagione molto complicata iniziata il 2 agosto con un infortunio al piede nel preliminare di Europa League a Spalato, ha praticamente dovuto convivere per tutta l'annata con problemi fisici di diverse entità, senza poter mai dare un contributo di livello.
Álvaro Daniel PEREIRA Barragán Acquistato negli ultimi giorni di mercato, doveva essere il valore aggiunto sulla fascia. Inizio promettente, con un gol al Chievo, ma con il passare delle giornate si sono palesati tutti i suoi difetti, specialmente nella fase difensiva. Qualche assist pregevole ma si ricordano soprattutto gli enormi varchi lasciati agli avversari, come nelle due partite contro la Lazio. Troppi undici milioni di €.
JUAN Guilherme Nunes JESUS Lanciato a metà settembre, è diventato in poco tempo un punto fermo della formazione titolare soprattutto per il cambio di modulo e il passaggio alla difesa a tre. Rivelazione per la prima parte di stagione, si è però involuto con l'inizio del nuovo anno rendendosi protagonista di vari errori grossolani, da quello sul gol di Bergessio a Catania fino a quello di Pinzi all'ultima giornata.
JONATHAN Cícero Moreira Per un mese è sembrato un terzino vero, un gran gol (illusorio) in Coppa Italia contro la Roma e più di una prestazione convincente, quasi tutte condensate nel mese di aprile o comunque nel periodo di maggiore difficoltà dei compagni. La "magia" è durata però soltanto un mese, perché per il resto ha lasciato molto a desiderare, tanto da finire più volte tra i video più visti su YouTube per degli orrori come il gol divorato sullo 0-0 a Udine.
Yuto NAGATOMO Per Stramaccioni il giapponese è stato il giocatore maggiormente migliorato sotto la sua gestione, e in molti lo hanno rimpianto quando è stato fuori oltre due mesi dopo gli infortuni nel derby e contro il Cagliari. La giocata migliore della stagione l'ha fatta sul gol del definitivo 1-3 contro la Juventus.
ALTRI Poche presenze, soprattutto nel finale di stagione, per Ibrahima MBAYE, Lukas SPENDLHOFER, Simone PASA, Isaac DONKOR e Andrea BANDINI, giocatori della Primavera di Bernazzani aggregati saltuariamente alla prima squadra per le varie assenze dei compagni.
Centrocampisti: la parola a niste
Mateo KOVACIC Arrivato a Gennaio, nonostante la giovanissima età è stato subito in grado di imporsi in un centrocampo poverissimo in termini di qualità, illuminandolo con giocate degne di un vero campione e tantissima personalità (evidenziata, anche, dal prendere a male parole alcuni ‘intoccabili’ dello spogliatoio interista nelle ultime negative giornate; evidentemente, e a ragione, ha capito di essere uno dei pochi a voler dimostrare qualcosa in questa squadra): attorno a lui andrà costruita la squadra del futuro, in caso contrario fra un paio d’anni il popolo nerazzurro potrà rimpiangere la sua cessione ad una big europea.
Fredy GUARÍN È una stagione a due facce quella del Colombiano ex Porto: nei primi mesi è incontenibile e segna anche tanto, per essere un centrocampista (alla fine saranno 10 i gol segnati, complessivamente, in stagione). Nella seconda parte di stagione il suo rendimento cala vistosamente, vuole strafare e il più delle volte risulta irritante, spesso palesando alcuni limiti tattici. Serve molta, molta più continuità per uno con il suo potenziale.
Esteban Matias CAMBIASSO Nei primi mesi della stagione sembrava fosse tornato a discreti livelli (soprattutto per quanto riguarda la condizione fisica, in calo costante negli anni post Triplete; in campo, l’intelligenza è quella dei bei tempi), ma ben presto il suo rendimento peggiora vistosamente tornando agli standard negativi a cui ha abituato in questi anni. Nel finale di stagione, viste le numerose assenze, gioca da difensore guidando i compagni più giovani.
Walter GARGANO Stagione negativa quella del Mota, arrivato in prestito dal Napoli: corre tantissimo, l’impegno non manca mai, ma è arrivato a Milano come un recupera palloni. Invece, di palloni ne perde tanti, troppi in tutta la stagione, vista la sua ostinazione nel cercare di impostare il gioco, ovviamente con scarsi risultati. In dubbio la sua permanenza il prossimo anno, visti il prezzo di riscatto, pari a 5 milioni, e l’arrivo di Mazzarri, con cui ebbe rapporti difficili ai tempi di Napoli.
Gaby MUDINGAYI Ad inizio stagione, forse anche un po’ a sorpresa visto lo scetticismo generale, disputa alcune buone partite che portano Stramaccioni a considerarlo una valida soluzione a metà campo. La sfortuna si accanisce più volte su di lui, e infortuni di varia natura (prima muscolari, poi al tendine d’Achille) mettono la parola fine sulla stagione del Belga ben prima del previsto. In dubbio la sua permanenza ad Appiano nella prossima stagione.
Zdravko KUZMANOVIC Arriva a Gennaio dallo Stoccarda per pochi soldi, ma la sua condizione fisica appare scarsa fin dall’inizio. Gli infortuni che colpiscono la squadra obbligano Stramaccioni a schierarlo spesso titolare, ma le sue prestazioni il più delle volte sono negative, caratterizzate da una lentezza quasi soporifera delle giocate. Difficilmente gli verranno concesse altre chance.
Marco BENASSI Uno dei pochi ragazzi delle giovanili giudicabili. Segna in Europa League, è autore di un’ottima prestazione contro il Pescara, ma poi viene relegato in panchina non convincendo appieno. Evidenzia ancora qualche limite dovuto all’inesperienza, che potrebbe colmare con un prestito in qualche squadra di media classifica dove disputare un’intera stagione da titolare.
Ricardo Gabriel ÁLVAREZ Dopo una prima parte di stagione negativa, sulla falsa riga del suo primo anno in nerazzurro, l’argentino riesce ad acquistare fiducia nella seconda parte di campionato grazie ad alcune prestazioni più che positive e, soprattutto, grazie ai gol segnati (7 in tutto, a fine stagione). Purtroppo, il suo momento migliore arriva quando la squadra ha ormai mollato, e ben presto anche il suo rendimento cala inesorabilmente.
Ezequiel Matías SCHELOTTO Arriva a Gennaio dopo l’incomprensibile scambio con Livaja, che priva l’Inter dell’unica punta under-30 in rosa. Nonostante il gol che è valso l’1-1 nel derby, le imbarazzanti prestazioni che si susseguono fino al termine della stagione lo rendono uno dei bersagli preferiti dei fischiatori di San Siro. Probabile (e, sinceramente, auspicabile) la sua cessione.
Joel Chukwuma OBI Non si è praticamente mai visto in questa stagione, martoriato dagli infortuni dall’inizio alla fine: solo quattro le presenze per il Nigeriano, con un gol all’attivo (in Europa League, contro il Neftchi Baku). Se recupera dai problemi fisici, può sicuramente risultare importante per l’immediato futuro.
Dejan STANKOVIC Come Obi, anche il Serbo non si è praticamente mai visto in questa stagione Le sole tre presenze in stagione, l’età e i continui problemi fisici che lo affliggono da tempo non fanno pensare ad un suo recupero.
Attaccanti: la parola a Delpa
Rodrigo PALACIO Probabilmente una delle migliori sorprese dell'anno nerazzurro, è stato il primo acquisto della campagna estiva 2012/2013. L'inizio stagione è stato difficile per lui a causa di due problemi muscolari patiti a settembre ed ottobre, tuttavia, una volta tornato al 100% “el trenza” si è guadagnato un posto da titolare e non l'ha più mollato, fino all'infortunio patito contro la Sampdoria ad aprile. La sua stagione si è chiusa con 22 gol in 39 partite.
Tommaso ROCCHI È arrivato a gennaio come vice Milito, ma per colpa dei problemi delle altre punte si è trovato a dover fare il titolare negli ultimi due mesi di campionato. La sua metà stagione è stata comunque positiva, infatti, nonostante la precaria condizione fisica e l'età molto avanzata, l'ex capitano laziale è riuscito a raggiungere e superare i 100 gol in Serie A.
Diego Alberto MILITO Il vero ago della bilancia della stagione dell'Inter è stato proprio l'infortunio del principe il 9 febbraio contro il Cluj che gli ha portato la rottura del crociato. Nella prima metà di stagione era stato importantissimo per l'attacco nerazzurro, non solo per i 9 gol realizzati, ma soprattutto per il lavoro che si sobbarcava sulle spalle.
Antonio CASSANO Inizio stagione scoppiettante per il talento di Bari vecchia, 5 gol fino ad ottobre e grandi assist per i suoi compagni, purtroppo da gennaio inizia a soffrire la mancanza di una vera prima punta ed una condizione fisica non ottimale. Un anno non del tutto positivo per il barese anche per la discussione avuta con Stramaccioni che ne ha compromesso il rendimento in campo ed il rinnovo del contratto.
Almeno per ora, ci riserviamo di dare un giudizio su Andrea Stramaccioni: ci sarebbe tanto da dire, e non è detto che non lo faremo in futuro.
Immagine da: curvanordmilano.net