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RUGGERI

Il terzino sinistro Ruggeri, cresciuto nel vivaio dell’Atalanta, è stato ceduto contribuendo a un totale di 37 milioni di plusvalenze entro fine giugno.

Matteo Ruggeri non vestirà più la maglia dell’Atalanta. Il terzino sinistro classe 2002, cresciuto nel settore giovanile di Zingonia, è stato ceduto per una cifra attorno ai 20 milioni di euro, comprensiva di bonus. Una trattativa che conferma la capacità del club bergamasco di valorizzare i propri talenti e generare risorse importanti attraverso il mercato.

GLI ESORDI

Dopo l’esordio in prima squadra e un prestito alla Salernitana nella stagione 2021/22, Ruggeri era rientrato a Bergamo, trovando spazio e continuità. Nella passata stagione è stato titolare nella cavalcata europea che ha portato l’Atalanta alla storica vittoria dell’Europa League. In quella appena conclusa, però, ha dovuto fare i conti con una maggiore concorrenza: Zappacosta sulla sinistra, Bellanova e Cuadrado sulla fascia opposta, oltre all’emergente Palestra. Il minutaggio ridotto e la necessità di fare spazio in rosa hanno portato alla decisione di cedere il giocatore, che resta comunque un profilo giovane e promettente.

PLUSVALENZE

La cessione di Ruggeri rientra in una strategia precisa della società, che punta a mantenere un bilancio solido anche attraverso le plusvalenze. Oltre ai 20 milioni incassati per il terzino, l’Atalanta ha già completato altre due operazioni in uscita: Adopo, arrivato a parametro zero, è stato venduto per circa 4 milioni, mentre Piccoli è stato riscattato dal Cagliari per 13 milioni. In totale, al 26 giugno, il club ha già registrato 37 milioni di plusvalenze.

Zingonia si conferma così un punto di riferimento per la formazione e la valorizzazione dei giovani. Negli ultimi anni, l’Atalanta ha costruito un modello virtuoso, capace di coniugare risultati sportivi e sostenibilità economica. Le cessioni di Zortea e Okoli nella scorsa stagione, così come quelle di Latte Lath e Colley due estati fa, rientrano nello stesso percorso.

La strategia del club, guidata dalla dirigenza e dallo staff tecnico, continua a produrre effetti positivi. Il settore giovanile non solo alimenta la prima squadra, ma contribuisce in modo significativo al bilancio, permettendo all’Atalanta di restare competitiva in Italia e in Europa.

TABELLONE CALCIOMERCATO SERIE A 25-26