Il serbo Vlahovic chiude con 15 gol ma la Juve riflette: Allegri lo vuole al Milan, i turchi offrono 30 milioni
Il futuro di Dusan Vlahovic è tutt’altro che definito. Dopo una stagione complicata, chiusa con 15 gol in 41 presenze tra tutte le competizioni, l’attaccante serbo potrebbe lasciare la Juventus. Nonostante il raggiungimento della qualificazione alla prossima Champions League, arrivata soltanto nelle ultime giornate, il rendimento dell’ex Fiorentina ha lasciato qualche dubbio nella dirigenza bianconera, che ora valuta attentamente il da farsi.
La Juventus, sotto la guida di Igor Tudor, ha chiuso la stagione in crescita, ma l’obiettivo del club resta quello di tornare a lottare per il titolo. In questa prospettiva, ogni scelta sul mercato sarà cruciale. E il nome di Vlahovic è al centro delle riflessioni. Il suo contratto pesante e un rendimento altalenante spingono il club a considerare eventuali offerte.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il Milan è tra i club più interessati. Il nuovo tecnico rossonero, Massimiliano Allegri, conosce bene Vlahovic, avendolo già allenato a Torino, e lo considera il profilo ideale per rafforzare l’attacco. Tuttavia, l’operazione è tutt’altro che semplice: il serbo guadagna circa 9 milioni netti a stagione, cifra che il club di via Aldo Rossi non è disposto a garantire. L’idea sarebbe quella di spalmare l’ingaggio su più anni, ma servirà anche la volontà del giocatore di ridursi lo stipendio.
La concorrenza però non manca. Dall’estero, il Fenerbahce si è fatto avanti con decisione. Il club turco avrebbe già pronta un’offerta da 30 milioni di euro per la Juventus e un contratto da 10 milioni annui per Vlahovic. Una proposta economicamente molto vantaggiosa per il giocatore, che però dovrà valutare anche l’aspetto tecnico e il valore del campionato turco rispetto a quelli di Serie A o Champions League.
Con il Mondiale per Club alle porte, la Juventus vuole fare chiarezza sul futuro dei suoi uomini chiave. Vlahovic è uno di questi. La sua permanenza a Torino non è più una certezza. Le prossime settimane saranno decisive.