Il club giallorosso della Roma non raggiunge il traguardo fissato al 30 giugno. Ora la UEFA valuterà possibili sanzioni.
La Roma non è riuscita a centrare l’obiettivo plusvalenze entro la scadenza del 30 giugno, fissato intorno ai 17-18 milioni di euro. L’unica operazione concretizzata in tempo utile è stata la cessione di Tammy Abraham al Besiktas: un prestito oneroso da 2 milioni di euro con obbligo di riscatto fissato a 13 milioni, più 2 di bonus. L’attaccante inglese firmerà un contratto triennale con opzione per un quarto anno, a circa 5 milioni netti a stagione. Resta però da chiarire se l’obbligo di riscatto sia effettivamente incondizionato, come richiesto dalla UEFA per il rispetto del settlement agreement.
Sarà ora l’organo di controllo finanziario della UEFA, con sede a Nyon, a valutare la documentazione presentata dal club capitolino e decidere se e come intervenire. Le conseguenze potrebbero andare da una semplice sanzione economica fino a misure più restrittive, come limitazioni sul mercato o sul numero di giocatori utilizzabili nelle competizioni europee.
Il direttore sportivo Frederic Massara aveva impostato una strategia basata sulla cessione di giovani talenti per evitare di sacrificare i big della rosa. Tuttavia, il piano non ha dato i frutti sperati. Secondo quanto riportato da fonti vicine al club, la Roma è rimasta indietro di circa 10 milioni rispetto all’obiettivo fissato. Il mancato trasferimento di Angelino all’Al Hilal per 26 milioni, sfumato a inizio mese, ha pesato notevolmente sul bilancio. Anche il tempo ristretto ha giocato un ruolo determinante.
Diverse trattative potenzialmente decisive non si sono concretizzate. La cessione di Romano al Torino, che avrebbe portato circa 7-8 milioni di euro, è saltata per la volontà del giocatore di restare nella capitale e per i dubbi dei granata sulla clausola di recompra. Anche le trattative per Cherubini al Sassuolo e Pagano al Bari non sono andate in porto. Infine, nessuna offerta concreta è arrivata dal Boca Juniors per Leandro Paredes: i 3,5 milioni previsti dalla clausola non sono mai stati versati.
Ora alla Roma non resta che attendere il verdetto della UEFA. Una situazione delicata che rischia di condizionare anche le prossime mosse sul mercato.