"Nessun paragone, Henry è Henry, Niang è Niang. Ho realizzato un grande sogno venendo qui. Ora spetta a me confermarmi in questo grande club".
Queste le prime dichiarazioni di M'Baye Niang (17) a cena da "Giannino" con Galliani, Braida e Allegri.
Missione compiuta, in attesa dell'ufficialità dopo le visite mediche, M’Baye Niang è un nuovo giocatore del Milan. L'affare conclusosi nella giornata di ieri ha visto come protagonisti Galliani, Cantamessa jr e Oscar Damiani che hanno portato in rossonero il promettente attaccante classe ’94 dal Caen.
Il diciassettenne, considerato in Francia l’erede di Thierry Henry, era da settimane accostato ai rossoneri anche se si erano interessate diverse squadre inglesi tra cui Arsenal, Tottenham e infine l'Everton, tutte ipotesi scartate dallo stesso giocatore che ha voluto il Milan a tutti i costi. A sbloccare la trattativa in evidente fase di stallo la nuova proposta formulata dall' ad rossonero in giornata, ovvero acquisto a titolo definitivo e non piu’ in prestito oneroso per una cifra vicina ai 2,5 milioni di euro.
Niang, che sarà aggregato sin da subito alla prima squadra, francese di origini senegalesi nato a Meulan-en-Yvelines, il 19 dicembre 1994, è dotato di un fisico imponente (184 cm per 75 kg), ottima velocità di base ed una buona tecnica, destro naturale e caratteristiche da seconda punta.
Ha fatto tutta la trafila nel club transalpino del Caen, arrivando sino alla prima squadra nel febbraio del 2011, esordio per lui il 24 aprile contro Tolosa e prima rete poco più in là, il 5 maggio contro il Lens (a 16 anni e pochi mesi il più giovane marcatore di sempre nella Ligue 1); da quel momento 30 presenze e 5 reti nel massimo campionato francese, nella prima stagione solo 7 apparizioni (di cui 4 dal primo minuto) e 3 gol, nella seconda solo 2 reti in 23 apparizioni (di cui 14 da titolare). Ha disputato 2 match nell’Under 21 francese, esordio con gol nel maggio del 2011 contro la Lituania.
Le premesse sono sicuramente buone, il giocatore pare avere tutte le carte in regola per potersi affermare in un club importante come il Milan e in un campionato impegnativo come la Serie A, ci si augura soltanto che la pressione dentro e fuori dal campo che accompagnerà la nuova stagione rossonera non diventi un freno eccessivo al cammino di crescita del nuovo acquisto targato Milan.