Diego Costa rompe il silenzio e dalla sua casa di Lagarto, nel nord del Brasile, parla in un’intervista al tabloid inglese Daily Mail spiegando la sua versione dei fatti: Antonio Conte prima avrebbe stoppato il suo rinnovo con il Chelsea e poi l’avrebbe scaricato a fine stagione, i Blues vorrebbero farlo allenare con la squadra riserve ma la sua unica opzione è l’Atlético Madrid. Niente possibilità quindi per il Milan, che in questi giorni era stato accostato all’ispano-brasiliano.
Queste le parole di Diego Costa su quanto accaduto negli ultimi mesi: «È stata un’estate strana. Il manager (Antonio Conte, ndr) non mi vuole, sto aspettando che il Chelsea mi liberi gratis. Non avevo intenzione di andare via, ero felice, ma quando il manager non ti vuole devi andartene. Tutti i miei compagni di squadra mi hanno mandato messaggi dicendo che mi stimano e che gli manco. Ho avuto una grande stagione, ho lottato fino all’ultimo minuto dell’ultima partita. A gennaio sono successe delle cose con il manager, io stavo per rinnovare il contratto e la società l’ha stoppato, credo che ci fosse lui dietro questa deicsione. Le sue idee erano chiare, ho capito che tipo di persona è, ha una sua opinione e non la cambia. Lo rispetto come tecnico, ha fatto un buon lavoro e si vede, ma non come persona perché non sta vicino ai giocatori e non ha carisma. Il messaggio di addio? Bisogna essere onesti e parlare in faccia, ero in ritiro con la Spagna da solo in camera quando è arrivato e non ci credevo, così come non ci credevano i miei compagni. Ero arrabbiato al tempo, ora sono più calmo, non ho cancellato il messaggio per mostrarlo alle persone che dicono che non sia vero. È stato chiaro: ha detto che non contava su di me e mi augurava il meglio per il futuro».
Chiaro, invece, il suo obiettivo per la nuova stagione: «Procedimenti legali? Al momento no. Il mio desiderio è tornare all’Atlético Madrid, ho parlato con Marina Granovskaia del Chelsea e le ho detto che voglio andare lì, ho rifiutato altre offerte. Vorrebbero cedermi in Cina o in altre squadre, ma la lingua migliore per me è lo spagnolo, se devo andare via vado nella squadra che preferisco, non in quella che mi paga di più. Diego Pablo Simeone mi vuole, ho sempre avuto un buon rapporto con lui, i tifosi mi amano e mi rispettano lì. Il Chelsea vorrebbe che mi allenassi con le riserve, senza avere accesso allo spogliatoio della prima squadra e ai compagni. Non sono un criminale, non ritengo sia corretto essere trattato così, non lo farò e che mi multino pure. Posso anche rimanere in Brasile un anno senza giocare, anche se il Chelsea mi multerebbe senza pagarmi. Tornerò più forte di prima, ma la mia idea è risolvere tutto con l’Atlético Madrid entro questo mese e iniziare ad allenarmi per essere pronto per i Mondiali».
[Fonte: dailymail.co.uk]