Il Ds Di Vaio fa il punto sul mercato e sul futuro del club: “Ndoye e Beukema? Non sono vicini al Napoli. Immobile? Trattativa complessa.”
All’evento “Colpi da Maestro”, in occasione dell’apertura ufficiale del calciomercato, Marco Di Vaio, direttore sportivo del Bologna, ha parlato ai giornalisti presenti e ai microfoni di TuttoMercatoWeb, toccando vari temi legati al presente e al futuro del club rossoblù.
Un passaggio inevitabile è stato il ricordo del 14 maggio, giorno del trionfo in Coppa Italia: “È stata la soddisfazione più grande della mia carriera. Vincere un trofeo a Bologna dopo tanto tempo è stata un’emozione enorme, vissuta con tutta la città. Un grazie ai ragazzi e al mister: hanno fatto un lavoro straordinario”.
Proprio sulla guida tecnica, Di Vaio ha confermato la piena fiducia in Vincenzo Italiano, recentemente rinnovato: “Siamo molto contenti di proseguire con lui. Dopo tanti cambiamenti sulle panchine, noi continuiamo con il nostro allenatore. Ha fatto un lavoro enorme, ci ha regalato la Coppa ma soprattutto una crescita quotidiana. Siamo fiduciosi per il futuro”.
Sul fronte mercato, il direttore sportivo ha fatto chiarezza su alcune voci: “Ndoye e Beukema non sono vicini al Napoli. Sappiamo dell’interesse, abbiamo parlato con loro, ma restano nostri giocatori. Tra dieci giorni inizia il ritiro, li aspettiamo se non ci saranno novità”.
Su Ciro Immobile, accostato al club: “Bologna è un posto speciale per calciatori come lui. Ciro ha manifestato interesse, ma non è una trattativa semplice. Vedremo nei prossimi giorni se ci saranno sviluppi”.
In difesa, Viti è un nome che piace: “Lo conosciamo da tempo, ma finché non ci saranno uscite restano solo idee. Stiamo sondando il mercato per farci trovare pronti”.
Riguardo a Santiago Castro, Di Vaio ha confermato gli apprezzamenti ricevuti: “Ci sono stati segnali, ma nessuna trattativa ufficiale. È giovane, deve concentrarsi sulla prossima stagione. Ci aspettiamo molto da lui”.
Infine, su Orsolini, Di Vaio è stato netto: “Ha espresso la volontà di restare e noi siamo felicissimi. È il nostro giocatore da più tempo, rappresenta il club sia tecnicamente che umanamente”.
Sul tema della valorizzazione dei giovani in Italia, il dirigente ha sottolineato la necessità di colmare il gap tra settore giovanile e prima squadra: “Serve un passaggio intermedio, come una seconda squadra o un sistema che prepari meglio i ragazzi al salto nel massimo campionato”.