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FRATELLI INZAGHI

In soli tre giorni, Simone conquista la finale di Champions League con l’Inter e Filippo riporta il Pisa in Serie A dopo 34 anni

Come riportato da Tuttomercatoweb, Papà Giancarlo può sorridere orgoglioso: in appena tre giorni, i suoi figli hanno scritto due pagine storiche del calcio italiano. Una settimana perfetta, tinta di nerazzurro, che celebra i traguardi di Simone e Filippo Inzaghi, protagonisti assoluti a livelli diversi ma con lo stesso spirito vincente.

Domenica, Filippo Inzaghi ha compiuto un’impresa attesa da ben 34 anni: ha riportato il Pisa in Serie A, regalando a una piazza calorosa e appassionata un sogno che sembrava ormai irraggiungibile. Una cavalcata entusiasmante, costruita con lavoro, umiltà e una squadra che ha saputo superare i pronostici iniziali. Pippo non era tra i favoriti, ma ha saputo creare un gruppo unito e determinato, capace di scrivere la storia.

Ieri sera, invece, è toccato a Simone Inzaghi prendersi la scena: la sua Inter ha raggiunto la finale di Champions League per la seconda volta sotto la sua guida, superando il Barcellona in una semifinale combattuta e affascinante. Un traguardo che conferma la crescita dell’allenatore piacentino, ormai considerato tra i migliori tecnici europei per capacità tattica, gestione del gruppo e freddezza nei momenti decisivi.

Due successi che raccontano non solo il valore individuale dei fratelli Inzaghi, ma anche la forza di una famiglia unita, che ha sempre fatto del sostegno reciproco la propria cifra distintiva. Nessuna rivalità, solo stima e affetto: Simone ha elogiato pubblicamente Pippo, definendo la promozione del Pisa “qualcosa di straordinario”, mentre Filippo ha seguito con orgoglio il cammino del fratello, ammettendo che una semifinale di Champions “è sempre gratificante” e confidando che Simone avrebbe avuto la forza per battere il Barcellona. Così è stato.

Curioso il ricordo di Superpippo, che ha rievocato una semifinale di Champions saltata da giocatore del Milan contro i blaugrana a causa di una tonsillite: “Mi era dispiaciuto tanto, ora ci pensa Simone a batterli”. Una missione portata a termine con successo.

Due fratelli, due traguardi, un’unica passione: quella per il calcio, vissuta con rispetto, dedizione e talento. La famiglia Inzaghi può festeggiare: questa settimana, il calcio italiano ha parlato ancora una volta con il loro cognome.