In Serie B, il Brescia rischia una doppia penalizzazione per presunte irregolarità fiscali. Rinviati i play-out in attesa del verdetto del Tribunale Federale.
È attesa in serata la decisione del Tribunale Federale Nazionale in merito al processo sportivo di primo grado che coinvolge il Brescia Calcio. L’udienza, in programma oggi alle ore 14, potrebbe avere un impatto decisivo sulla classifica finale della Serie B, in particolare nella zona retrocessione. La situazione è così delicata che la FIGC e la Lega B hanno deciso di rinviare i play-out, inizialmente previsti tra Salernitana e Frosinone, in attesa del verdetto.
DEFERIMENTO
Il club lombardo deferito alla Procura Federale per presunte irregolarità nei versamenti dei contributi Inps e delle ritenute Irpef relativi al trimestre novembre 2024-gennaio 2025. In particolare, il Brescia avrebbe utilizzato crediti d’imposta poi risultati inesistenti per compensare i pagamenti dovuti. Il rischio concreto è una penalizzazione di quattro punti da scontare in questa stagione, che comporterebbe la retrocessione in Serie C, oltre ad altri quattro punti da scontare nel prossimo campionato di Serie B, qualora venissero confermate ulteriori irregolarità nei pagamenti successivi.
La difesa del Brescia, come riportato da Bresciaoggi, punta a dimostrare la correttezza dell’operato societario o, in subordine, a ottenere che l’intera penalizzazione scontata nella prossima stagione. Nel dibattimento odierno, i legali del club metteranno in evidenza alcune presunte anomalie procedurali, come la rapidità dell’indagine – solo due giorni – e i tempi ristretti per la presentazione della memoria difensiva, ritenuti non conformi alle normative vigenti.
Secondo la versione del club, l’Agenzia delle Entrate non avrebbe contestato il mancato versamento di Irpef e Inps, ma la compensazione effettuata con crediti Iva non validi. I versamenti, sostengono dal Brescia, risultano ora regolarizzati, ma resta da sanare la parte relativa alle compensazioni, per la quale si sta cercando un accordo con l’Agenzia stessa.
Intanto, sullo sfondo resta un’ulteriore criticità: entro il 6 giugno il club dovrà saldare stipendi e contributi di tesserati e dipendenti, per un totale di circa sei milioni di euro. Un mancato adempimento potrebbe avere conseguenze ancora più gravi sul futuro del Brescia.