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In Serie B il Brescia rischia una penalizzazione per irregolarità fiscali, mentre la società resta in silenzio e i giocatori attendono risposte tra stipendi arretrati e incertezza sul futuro.

Il Brescia Calcio sta vivendo uno dei momenti più delicati della sua recente storia. Alla salvezza conquistata sul campo potrebbe non seguire la permanenza effettiva in Serie B, a causa di una penalizzazione che rischia di compromettere tutto. Il club lombardo, infatti, è sotto la minaccia concreta di una sanzione di quattro punti per irregolarità nei pagamenti fiscali, in particolare legati alle ritenute INPS e IRPEF non versate entro la scadenza del 16 febbraio. Una situazione che potrebbe peggiorare ulteriormente, con un’ulteriore penalizzazione da scontare nella prossima stagione per il mancato rispetto della scadenza successiva.

Come se non bastasse, la società dovrà trovare entro il 6 giugno almeno sei milioni di euro per poter presentare regolarmente la domanda d’iscrizione al prossimo campionato. Un ostacolo economico non da poco, che alimenta l’incertezza sul futuro del club e getta ombre pesanti sulla programmazione sportiva e societaria.

CLIMA DI INCERTEZZA

In questo clima di totale incertezza, i giocatori si sono ritrovati a fare i conti con una realtà appresa non dalla dirigenza, ma dai media. Secondo quanto riportato da Bresciaoggi.it, molti calciatori hanno scoperto la notizia della penalizzazione direttamente dai giornalisti, senza alcun confronto preventivo con il presidente Massimo Cellino o il direttore sportivo Renzo Castagnini. L’unico dirigente rimasto in contatto con la squadra è stato il direttore generale Andrea Mastropasqua.

Per fare chiarezza, nella giornata di ieri si è tenuto un primo incontro tra la rosa biancazzurra e l’Associazione Italiana Calciatori (AIC), con l’obiettivo di comprendere meglio la situazione e valutare le possibili conseguenze, sia sul piano sportivo che contrattuale.

Dal punto di vista economico, i tesserati risultano in regola con i pagamenti fino a febbraio, ma devono ancora ricevere quattro mensilità: due saranno versate a giugno, una a luglio e l’ultima ad agosto. Una dilazione che, unita all’instabilità societaria e alla mancanza di comunicazione interna, ha fatto crescere la preoccupazione all’interno dello spogliatoio.

Il futuro del Brescia resta appeso a un filo. La speranza è che, nelle prossime settimane, la società riesca a trovare le risorse necessarie per garantire continuità e trasparenza, restituendo serenità a squadra, tifosi e ambiente.