l club lombardo chiarisce di aver ricevuto solo a maggio uno schema d’atto dall’Agenzia delle Entrate e respinge le accuse di irregolarità legate ai crediti d’imposta.
Il Brescia Calcio rompe il silenzio e, attraverso un comunicato ufficiale, chiarisce la propria posizione in merito alle recenti notizie diffuse da alcune testate giornalistiche, tra cui La Gazzetta dello Sport, riguardo a presunte irregolarità fiscali che potrebbero avere conseguenze pesanti sulla classifica di Serie B.
Secondo quanto circolato nei giorni scorsi, la società lombarda avrebbe ricevuto già nel mese di marzo un avviso da parte dell’Agenzia delle Entrate relativo a presunte anomalie nei pagamenti fiscali, in particolare dopo la scadenza del 16 febbraio. Tuttavia, il club ha smentito con fermezza questa ricostruzione, definendola “inesatta, fuorviante e non corrispondente al vero”.
IL COMUNICATO
Nel comunicato diffuso, il Brescia precisa di aver ricevuto il primo e unico atto ufficiale solo il 9 maggio 2025, sotto forma di uno “schema d’atto” da parte dell’Agenzia delle Entrate. Si tratta, sottolinea la società, di un documento preliminare che apre un contraddittorio tra le parti, ma che non costituisce una formale contestazione. Il club ha già presentato le proprie osservazioni tecniche tramite i legali e si è dichiarato disponibile a collaborare per risolvere la questione, anche rivalendosi sulla società che avrebbe truffato il Brescia tramite la cessione di crediti d’imposta non validi.
La società tiene inoltre a precisare che è perfettamente in regola con i pagamenti delle ritenute Irpef e dei contributi Inps, e che le contestazioni sollevate riguardano esclusivamente i crediti d’imposta utilizzati per adempiere agli obblighi fiscali. In tal senso, sono già state avviate tutte le azioni legali necessarie per tutelarsi in ogni sede competente.
Infine, il club invita le testate che hanno riportato la notizia a rettificare quanto pubblicato, al fine di evitare ulteriori danni d’immagine e di contribuire a una corretta informazione. La vicenda resta al centro dell’attenzione, anche per le possibili ripercussioni sulla classifica finale della Serie B, con il rischio concreto di una penalizzazione che potrebbe compromettere la permanenza delle Rondinelle nella categoria.