Il tecnico dell’Hellas Verona Zanetti parla alla vigilia della sfida di San Siro: “Dobbiamo reagire dopo il ko col Cagliari”
L’Hellas Verona si prepara alla difficile trasferta di San Siro contro l’Inter, in programma domani sera alle 20.45. I gialloblù arrivano alla sfida dopo una bruciante sconfitta contro il Cagliari e con la volontà di rimettersi subito in carreggiata per chiudere il discorso salvezza. Il tecnico Paolo Zanetti, intervenuto in conferenza stampa, ha chiamato la squadra a una reazione decisa, sottolineando come il momento negativo non debba trasformarsi in paura.
“La salvezza va conquistata sul campo, con prestazioni concrete. Abbiamo un vantaggio importante, ma non possiamo permetterci cali”, ha spiegato Zanetti. “L’Inter farà turnover? Probabile, ma parliamo comunque di una rosa costruita per vincere tutto. Dovremo dare il massimo, con umiltà e determinazione”.
Il tecnico ha ammesso che la sconfitta con il Cagliari ha lasciato il segno, soprattutto dal punto di vista psicologico: “Abbiamo pagato errori individuali e una gestione emotiva non all’altezza. Ho cercato di isolare il gruppo dalla negatività, dobbiamo tornare a pensare solo al nostro obiettivo: salvarci”.
Sul fronte formazione, Zanetti ha confermato il rientro di Daniliuc e la presenza di Valentini in difesa, mentre il centrocampo dovrà ritrovare equilibrio dopo la prova opaca dell’ultima uscita. Niasse sarà della partita, così come Suslov, che potrebbe agire alle spalle dell’unica punta. “Servono gli occhi della tigre, oltre alla condizione fisica. Non abbiamo fenomeni, dobbiamo metterci tutto ogni volta”, ha sottolineato l’allenatore.
Zanetti ha anche parlato dei giovani: “Lambourde ha talento, se l’ho messo in campo in un momento difficile è perché credo in lui. Tengstedt è convocato, ci darà una mano”. E su Valentini: “Sta crescendo bene, ma è un 2001. Deve continuare a migliorare, soprattutto in fase di impostazione”.
Infine, un messaggio alla squadra e all’ambiente: “Capisco la delusione, ma non dobbiamo farci travolgere dalla paura. Non siamo salvi, ma nemmeno condannati. Mancano quattro partite, abbiamo sette punti di vantaggio: serve lucidità, concentrazione e fiducia. Verona merita una squadra che lotta fino all’ultimo”.
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