Il tecnico del Venezia Di Francesco analizza il pareggio contro il Lecce: “Manca lucidità negli ultimi metri, ma la squadra sta crescendo”
Eusebio Di Francesco, al termine del pareggio tra Lecce e Venezia, ha analizzato la prestazione dei suoi in conferenza stampa, sottolineando come la mancanza di vittorie stia iniziando a pesare a livello mentale. “Non siamo lucidi nelle scelte offensive – ha ammesso – e spesso ci manca determinazione nell’ultimo passaggio. Lavoriamo molto sui tiri in allenamento, ma in partita dobbiamo fare meglio. Non considero questo pareggio un cattivo risultato, anche se il vero rammarico resta la gara d’andata, dove meritavamo molto di più”.
LIMITI DELLA SQUADRA
L’allenatore del Venezia ha poi riconosciuto i limiti della squadra, ma anche i segnali positivi visti in campo. “L’inizio è stato favorevole al Lecce, ma poi siamo cresciuti, soprattutto nel finale di primo tempo e nell’avvio della ripresa. Dopo il gol subito ci siamo un po’ disuniti, sono riemersi i fantasmi del passato. È lì che dobbiamo restare più compatti”. Sottolineando il ruolo chiave degli attaccanti, Di Francesco ha ribadito l’importanza di avere un centravanti che vada vicino alla doppia cifra per puntare alla salvezza. “Servono gol e più concretezza: gli attaccanti decidono le partite”.
Un pensiero anche su Zerbin, autore di una buona prova ma con qualche sbavatura: “È un giocatore in crescita, ma può gestire meglio certe situazioni nei momenti decisivi”. Sugli errori, inevitabili ma da affrontare con la giusta mentalità, il tecnico ha detto: “Anche le grandi squadre sbagliano, ma bisogna reagire. Gallo ha avuto sfortuna sull’autorete, ma sono episodi che fanno parte del calcio. Chi sbaglia meno, alla fine, vince. Oggi hanno sbagliato entrambe, e il pareggio è un risultato che può starci”.
Parlando infine del Lecce, Di Francesco ha ricordato anche il suo passato sulla panchina giallorossa: “Il mio Lecce era una squadra pazza, capace di partite straordinarie e di altre meno brillanti. Oggi vedo una squadra più matura, costruita per salvarsi, come il Venezia. Però alla fine le partite vanno vinte: accontentarsi del pareggio può non bastare. Il Lecce ha un giocatore capace di determinare, uno che tira più di tutti in Europa: serve gente così per fare la differenza”.
In sintesi, Di Francesco ha mostrato consapevolezza dei limiti ma anche fiducia nei propri uomini, chiamandoli a fare quel salto di qualità necessario per restare in corsa per la salvezza.
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