L’allenatore del Torino Vanoli, è alle prese con un centrocampo affollato: 6 giocatori per due posti disponibili nel 4-2-3-1.
Il Torino si trova a gestire un’abbondanza inaspettata a centrocampo, con sei giocatori per soli due posti disponibili nel 4-2-3-1 di Paolo Vanoli. Come riportato da Tuttomercatoweb, la situazione è il risultato di un mercato invernale che non è andato come previsto: il club granata aveva pianificato l’arrivo di Cesare Casadei per circa 15 milioni di euro e la cessione di Ivan Ilic allo Spartak Mosca per 20 milioni, con un saldo positivo di 5 milioni. Tuttavia, l’operazione per il centrocampista serbo è saltata, lasciando Vanoli con una rotazione affollata in mezzo al campo.
Il rebus Ilic rimasto a Torino
Per il tecnico granata, ora, il problema principale è il reinserimento di Ilic, che già sotto la gestione di Juric aveva mostrato alti e bassi. L’allenatore ha sottolineato come il giocatore stia recuperando e tornerà presto in gruppo, ma dovrà lavorare duramente per ritagliarsi spazio, specialmente dopo l’arrivo di Casadei. Con il nuovo modulo, il centrocampista serbo ha ancora più concorrenza e parte dietro nelle gerarchie rispetto alla coppia Ricci-Casadei, che sembra essere la soluzione preferita da Vanoli.
Le alternative e il ruolo di Gineitis
Nel frattempo, la mediana granata ha visto emergere anche Gvidas Gineitis, protagonista con il gol-vittoria nel big match dello scorso weekend. Il centrocampista lituano, classe 2004, ha parlato con entusiasmo della concorrenza interna: “Ti spinge ad allenarti meglio e a fare esperienza”, ha dichiarato, aggiungendo di voler imparare dai compagni per convincere Vanoli. Gineitis ha anche scherzato sulla sua speciale connessione con il Milan, squadra contro cui ha segnato e debuttato in Serie A.
In attesa del rientro di Tameze dall’infortunio, il Torino ha dunque diverse soluzioni per il centrocampo. La concorrenza interna sarà un fattore chiave nelle scelte di Vanoli, che dovrà trovare il giusto equilibrio per valorizzare tutti i giocatori senza creare scontento. Con un posto in meno rispetto al passato, la gestione degli uomini diventa fondamentale anche in ottica futura: Ilic resta un potenziale tesoretto per l’estate, ma per evitare una svalutazione sarà necessario farlo giocare e rilanciarlo.
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