Come nel girone d’andata della scorsa stagione l’Inter ne rifila sette al Sassuolo e ottiene la prima vittoria in questo campionato, Icardi fa tripletta e segna persino Guarín.
Cambiano i giocatori ma il risultato è sempre lo stesso. Dei sei marcatori di Sassuolo-Inter 0-7 del 22 settembre 2013, contando anche Pucino che aveva fatto autorete, soltanto uno ha giocato questo pomeriggio, Taïder, ma era nella squadra ospite che ha dovuto subire l’onta di una nuova goleada. Una clamorosa ripetizione che probabilmente nemmeno il più ottimista dei tifosi interisti sperava di poter ripetere e che invece si è manifestata in un pomeriggio di gloria assoluta, nel quale l’Inter ha schiantato gli avversari dal primo all’ultimo minuto, mettendo in mostra tutta la classe dei suoi due gioielli più preziosi, Mauro Icardi e Mateo Kovacic, e salutando anche il ritorno in campo con gol di Fredy Guarín, finito nel dimenticatoio e in lista trasferimenti fino all’ultimo secondo di mercato. Un cambio di mentalità netto da parte dei nerazzurri rispetto alla squadra spenta e priva di idee vista prima della sosta a Torino, dovuto inevitabilmente alla modifica tattica alla quale Mazzarri (in panchina con la mano sinistra fasciata a causa di una frattura) ha lavorato per necessità durante la pausa, con l’inserimento di un’altra punta accanto a Icardi e un baricentro più avanzato per permettere ai creativi Hernanes e Kovacic di essere più incisivi nella trequarti avversaria, lasciando a Medel (ottimo) la copertura: il risultato è stato spettacolare, ma considerato che poco dopo lo 0-7 di dodici mesi fa cominciò il declino adesso il difficile sarà riuscire a confermarsi. Certo è meglio avere di questi problemi piuttosto che dover fronteggiare i fantasmi di un’altra imbarcata, come successo con lo sconsolato Eusebio Di Francesco, rimasto in panchina a vedere i suoi crollare allo stesso modo a distanza di un anno, con l’aggravante dell’espulsione di Berardi per una gomitata insensata che gli costerà una lunga squalifica. I neroverdi non hanno mai visto palla e mostrato evidenti carenze in difesa, dove non è bastato l’esordio di Vrsaljko (peraltro durato neanche metà tempo) e il rientro di Terranova, infortunatosi al ginocchio proprio nella settimana antecedente lo 0-7 di Reggio Emilia e alla prima da titolare dopo un anno, in attacco invece Zaza è stato annullato da Ranocchia dopo le buone prove in nazionale.
PRIMO TEMPO
Contro il Torino era servito un tempo e mezzo all’Inter per fare il primo tiro in porta, stavolta ne bastano tre e arriva pure il primo gol: Kovacic con una finta manda fuori tempo due avversari e parte in progressione, dal limite tenta il tiro contrastato da Vrsaljko, il tocco del croato del Sassuolo diventa di fatto un assist per Mauro Icardi che si fa parare da Consigli il primo tiro, viene stoppato anche nel secondo ma resiste al ritorno di Terranova e da un metro mette dentro il primo gol interista del campionato. Sassuolo piuttosto frastornato dalla partenza con handicap, il capitano Magnanelli prova a far entrare in partita i suoi con un tiro da lontano sceso pericolosamente vicino alla porta ma non tanto da finire tra i pali, al 13′ azione sulla destra di Vrsaljko (che poco dopo uscirà per infortunio) con cross basso verso il centro, buca Ranocchia ma Sansone riesce solo a sfiorare e la palla si perde sul fondo. L’Inter si diverte e fa contento il suo pubblico, nonostante la chiusura della curva, Nagatomo su un bello schema da corner vede il suo tiro respinto da un difensore e un paio di minuti dopo arriva il raddoppio, avviato da un colpo di tacco volante di Icardi e proseguito da un assist di Osvaldo per Mateo Kovacic che si inserisce ancora centralmente e d’esterno destro batte Consigli dopo aver messo a sedere Terranova. Primo gol in Serie A per il croato, quarto stagionale dopo la tripletta nell’altra gara casalinga contro lo Stjarnan in Europa League, e gara in discesa che diventa una passerella al 30′ quando Hernanes vede Mauro Icardi libero e lo serve, controllo e destro a giro del numero nove sul secondo palo ed è già tre a zero. Kovacic e Icardi sono infermabili per il Sassuolo, che dietro e nel mezzo soffre all’infinito, il croato al 38′ salta ancora mezza squadra avversaria ma all’ultimo si allunga troppo il pallone favorendo così il recupero di Consigli, i nerazzurri hanno ampi varchi per correre e al 43′ ne approfitta Dodô involandosi verso la porta, il sinistro viene respinto da Consigli che blocca pure la seconda conclusione (incredibile come sui rimpalli i giocatori in maglia bianca non provino neanche a contendere il pallone) ma non può nulla sulla battuta ravvicinata di Pablo Daniel Osvaldo. Mitragliata per l’italo-argentino, all’intervallo è già notte fonda per il Sassuolo.
SECONDO TEMPO
Dentro l’ex Taïder per Magnanelli ma il Sassuolo continua a fare acqua da tutte le parti dietro, un errore difensivo regala palla a Osvaldo dal limite dell’area, destro sul fondo di poco ma il pokerissimo è rimandato di qualche minuto, arriva al 53′ quando Kovacic si inventa un assist surreale nello spazio dove si inserisce Mauro Icardi, sinistro secco a incrociare e la tripletta diventa realtà. Piove sul bagnato per gli emiliani, che oltre al passivo esorbitante rimangono pure in dieci per l’ultima mezz’ora, viene infatti espulso Domenico Berardi, autore di una gomitata a Juan Jesus a centrocampo proprio sotto gli occhi di Calvarese, un gesto vergognoso e peraltro non nuovo al talento calabrese, che già si era fatto cacciare la scorsa stagione contro il Parma per lo stesso motivo. Con cinque gol e un uomo di vantaggio l’Inter passeggia, Osvaldo prova a saltare mezza squadra avversaria e quasi riesce nel gol capolavoro (il sinistro termina sull’esterno della rete), Mazzarri mette dentro Mbaye e Guarín ed è proprio il colombiano che si fa notare nella parte finale di gara, prima in maniera altruista servendo da buona posizione Pablo Daniel Osvaldo per la doppietta dell’attaccante prestato dal Southampton e poi, un paio di minuti più tardi, ricevendo indietro il favore dal compagno e piazzando con l’aiuto del palo un destro morbido dal limite che vale il 7-0 conclusivo. Festeggia pure Fredy Guarín, che col pubblico del Meazza aveva avuto più di qualche battibecco, l’Inter ne fa altri sette e chiude tra gli applausi dei suoi tifosi.
Non poteva esserci vittoria migliore per esordire in casa, un 7-0 che fa molto rumore e risulta più indicativo del 6-0 allo Stjarnan di fine agosto (peraltro tolto Guarín si sono rivisti gli stessi marcatori); questo risultato permette ai nerazzurri di arrivare con fiducia alla prima in Europa League, fissata per giovedì prossimo con la difficile trasferta (non solo per l’avversario) in Ucraina contro il Dnipro. Per il Sassuolo sarà meglio affidarsi alla statistica: l’anno scorso ne prese sette dall’Inter e aveva zero punti, poi tre giorni dopo pareggiò a Napoli iniziando a costruire una salvezza quasi miracolosa ottenuta con un turno d’anticipo, stavolta un punto è già stato ottenuto e la prossima settimana contro la Sampdoria di certo non potrà andare peggio.
IL TABELLINO
Inter (3-5-2): Handanovic; Andreolli, Ranocchia, Juan Jesus; Nagatomo (62′ Mbaye), Hernanes, Medel, Kovacic (65′ Guarín), Dodô (76′ Palacio); Osvaldo, Icardi. Allenatore: Mazzarri
Sassuolo (4-3-3): Consigli; Vrsaljko (18′ Gazzola), Terranova, Ariaudo, Peluso; Biondini, Magnanelli, Missiroli (46′ Taïder); D. Berardi, Zaza (65′ Pavoletti), N. Sansone. Allenatore: Di Francesco
Arbitro: Gianpaolo Calvarese della sezione di Teramo (Vuoto – Longo; Padovan; Russo – Aureliano)
Reti: 3′, 30′, 53′ Icardi, 21′ Kovacic, 43′, 72′ Osvaldo, 74′ Guarín
Espulso: D. Berardi (S) al 59′ per gioco violento
Ammonito: Ariaudo (S)
[Immagine presa da gazzetta.it]