L’ex attaccante francese Trezeguet elogia Yildiz e Kolo Muani: “Talento e fiducia, ma alla Juve serve costanza”.
David Trezeguet, ex attaccante simbolo della Juventus e della Nazionale francese, ha rilasciato un’intervista a Tuttosport in cui ha analizzato alcuni dei protagonisti dell’attuale rosa bianconera, soffermandosi in particolare su Kenan Yildiz, Kolo Muani e Dusan Vlahovic.
LE PAROLE DEL FRANCESE
Trezeguet ha speso parole di grande stima per Yildiz, giovane talento turco che ha già mostrato lampi di classe: “È un ragazzo davvero interessante; davanti ha un gran futuro. Bisogna continuare ad allenarlo al meglio, fargli capire – al di là della sua indiscutibile qualità – dove si trova e quale sia il suo ruolo alla Juventus”. L’ex bomber bianconero ha sottolineato l’importanza di lasciarlo crescere senza pressioni: “Va lasciato tranquillo e libero di divertirsi, di fare il suo. Prerogative fondamentali per poter fare la differenza nel club bianconero”.
L’intervista si è poi spostata sul contributo francese nella rosa juventina, un’eredità culturale che Trezeguet stesso ha contribuito a costruire negli anni 2000. In particolare, l’ex numero 17 ha elogiato Randal Kolo Muani, arrivato a Torino dopo un’esperienza complicata al Paris Saint-Germain: “È evidente che abbia ritrovato la fiducia perduta. Dal suo arrivo ha dimostrato qualità e personalità. È un giocatore importante, degno della Nazionale francese. Mi pare che sia contento alla Juve e che il sistema di gioco di Tudor lo stia valorizzando: in campo sembra a proprio agio”.
Infine, una riflessione su Dusan Vlahovic, sempre più ai margini delle scelte tecniche di Igor Tudor: “Dusan deve ancora dimostrare di potersi meritare la maglia della Juve. Al netto del gol con il City, sembra ormai un corpo estraneo nell’undici titolare. Come può uscire da questo momento? Lavorando sodo, nella speranza di riguadagnarsi il posto che, ormai, spetta a Kolo”.
Trezeguet, che conosce bene cosa significhi indossare la maglia della Juventus, ha offerto un’analisi lucida, sottolineando quanto il lavoro quotidiano e l’equilibrio mentale siano fondamentali per emergere in un club esigente come quello bianconero.