Njie fermo tre mesi, Schuurs escluso dalla lista: il Torino fa i conti con un’infermeria ancora affollata.
Periodo complicato per Alieu Eybi Njie, giovane attaccante del Torino, alle prese con un infortunio che lo terrà lontano dai campi per almeno tre mesi. La prudenza è d’obbligo, considerando la delicatezza delle ossa dei piedi e la necessità di un recupero senza rischi. Un’assenza pesante per la squadra granata, che già deve fare i conti con numerosi problemi fisici tra i suoi giocatori.
A preoccupare ulteriormente i tifosi è la situazione di Perr Schuurs. Il difensore olandese, fermo da ottobre 2023 a causa della rottura del legamento crociato, è escluso dalla lista della Serie A. Questo significa che, salvo sorprese clamorose, la sua stagione è praticamente finita senza nemmeno un minuto giocato, come sottolinea La Stampa. Un duro colpo per il Torino, che contava su di lui per rinforzare il reparto arretrato.
INFERMERIA PIENA
L’infermeria granata è stata particolarmente affollata in questa stagione. Oltre a Schuurs, anche Duván Zapata e Emirhan Ilkhan hanno dovuto fare i conti con lo stesso grave infortunio al ginocchio, complicando le scelte di Vanoli. Ora si aggiunge Njie, mentre Ivan Ilić e Mërgim Vojvoda sono appena usciti dall’elenco degli indisponibili solo perché ceduti rispettivamente allo Spartak Mosca e al Como.
L’unica buona notizia sul fronte recuperi riguarda Zanos Savva. L’ala cipriota, classe 2004, non ha ancora giocato in questa stagione dopo il promettente debutto in Serie A dello scorso maggio, quando segnò un gol contro il Verona. Il suo stop causato da un problema muscolare che ha reso necessaria un’operazione in Grecia a settembre per trattare una tendinopatia rotulea bilaterale di alto grado. Il suo rientro è previsto tra circa un mese, e potrebbe rappresentare un’opzione preziosa per il Torino in vista del finale di stagione.
Con l’infermeria ancora piena e diverse incognite sui tempi di recupero di alcuni giocatori chiave, il Torino dovrà trovare soluzioni interne per gestire questa emergenza e restare competitivo su tutti i fronti.