Il Torino brilla in attacco ma mostra fragilità difensive, con sette gol subiti in tre partite. Vanoli e Zapata sottolineano l’importanza di ritrovare solidità in vista della sfida contro l’Inter.
Il Torino di Paolo Vanoli si distingue per un attacco brillante, capace di raggiungere la doppia cifra di gol in sei giornate, con cinque diversi marcatori. Solo una partita, contro il Lecce, è terminata a secco. Tuttavia, mentre l’attacco funziona, la difesa sta mostrando segnali di preoccupante fragilità. Dopo una ricostruzione estiva ritardata e frettolosa, il reparto arretrato ha subito cambiamenti significativi, passando dal trio Djidji-Buongiorno-Rodriguez a Vojvoda-Coco-Masina, con una netta differenza di solidità. Nonostante un buon inizio di stagione, in cui Milinkovic-Savic ha salvato la squadra in più occasioni, le sue prestazioni non possono più compensare le lacune difensive, e i numeri lo confermano: sette gol subiti in tre partite nell’ultima settimana, tra Verona, Empoli in Coppa Italia e Lazio, per un totale di otto reti incassate in campionato.
Anche il portiere di riserva, Paleari, all’esordio contro la Lazio, ha evitato il peggio, guadagnandosi una sufficienza. Tuttavia, errori individuali, come quelli di Masina a Verona, Walukiewicz in Coppa Italia e Vojvoda contro la Lazio, hanno reso evidente la vulnerabilità della squadra in fase di non possesso. Vanoli, consapevole delle difficoltà, ha sottolineato la necessità di lavorare sui nuovi innesti e sui meccanismi difensivi. L’obiettivo è ritrovare solidità, soprattutto in vista delle prossime partite, con un occhio alla trasferta contro l’Inter.
Con Schuurs ancora fuori per infortunio, la difesa del Torino appare troppo fragile. Se nell’era Juric il problema era un attacco poco incisivo ma una difesa granitica, con Vanoli al Torino la situazione sembra ribaltata, e ritrovare l’equilibrio sarà fondamentale per affrontare con più serenità il prosieguo della stagione.
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