Dopo il “sorprendente” successo contro la Sampdoria, nel recupero della 29 giornata, ma altresì dovendo fare i conti con l’inatteso infortunio muscolare che priverà Stramaccioni del suo uomo più in forma, Rodrigo Palacio, l’Inter è attesa dalla complicata sfida casalinga contro i nerazzurri dell’Atalanta. Partita da vincere ad ogni costo se si vuole ancora perpetuare il sogno (o l’illusione) di un piazzamento Champions.
Quando sembrava esserci riaccesa una piccola fiammella di speranza in chiave terzo posto, per gli uomini di Stramaccioni ecco arrivare la notizia pesante ed inattesa dello stop (non breve) di Rodrigo Palacio, il giocatore che dall’infortunio di Milito s’è caricato quasi totalmente sulle sue spalle il peso e la responsabilità dell’attacco nerazzurro. La possibilità di subire questo evento psicologicamente in modo troppo negativo è proprio una delle cose da evitare per il tecnico Andrea Stramaccioni: “Fino a mezzanotte del giorno in cui Rodrigo si è fatto male puoi permetterti di essere triste, poi basta. Bisogna guardare oltre. Ieri abbiamo svolto un ottimo allenamento, con una gran voglia di mettere in campo la rabbia. L’infortunio di Rodrigo ha una sua incidenza sul campo, ma a livello psicologico abbiamo tutti la voglia di dimostrare, l’Inter continua a giocare”.
Vista l’assenza contemporanea, almeno per una ventina di giorni, dei suoi due attaccanti argentini Milito e Palacio, Stramaccioni dovrà necessariamente ridisegnare l’attacco: “Le soluzioni possono prevedere un’Inter con una punta centrale: Antonio sarebbe una punta da spalle alla porta che dà i tempi di inserimento, Tommaso un giocatore d’area, l’Inter potrà giocare con una punta o con un attacco con due”. È vero però che il tempo per sperimentare adesso è poco, specie con una partita alle porte: “In questo momento, in una gara così ravvicinata, l’Inter manterrà la sua struttura, abbiamo perso un terminale offensivo ma la struttura sta facendo bene”. Ci sarà, quindi, più spazio per Rocchi, probabilmente, ma anche per Schelotto e Alvarez. Specie su quest’ultimo Stramaccioni sembra nutrire maggiore considerazione e maggiori speranze per sopperire all’assenza di Palacio: “Siamo tutti più responsabilizzati, da Rocchi ad Alvarez, da Guarin a Schelotto, dobbiamo dare tutti un po’ di più. Alvarez certamente è stato poco fortunato nella sua continuità ma quando l’ha trovata ha avuto prestazioni soddisfacenti”.
Concentrandosi perciò sull’impegno che aspetta i suoi ragazzi nel posticipo di domenica sera, l’allenatore interista s’è mostrato assai fiducioso, nonostante le premesse sopraesposte: “Sono convinto che la gara di domani possa essere chiave, vedo i ragazzi carichi, non vedo una perdita di fiducia, anzi, vedo una gran voglia di far risultato. E con il sostegno della nostra gente, che so che ci starà vicina, come sempre, daremo il massimo. Se battessimo l’Atalanta i discorsi sarebbero ancora aperti. Ho grande fiducia in come vedo la mia squadra e nell’incontro di domani”.
Se da un lato Stramaccioni riporta alla stampa una sensazione di fiducia, datagli dalla squadra in questi giorni di allenamento, c’è d’altro canto un avversario difficilissimo da affrontare, e già capace di battere i nerazzurri di Milano per 3-2 nel turno di andata a Bergamo: “Guardo con grande spirito a Inter-Atalanta, una gara difficilissima, nella cui dobbiamo mettere qualcosa in più dal punto di vista della rabbia, in qualsiasi modo. Il tifoso dell’Inter credo abbia dimostrato quanto ama questa maglia e non abbia bisogno di lezioni, […] le difficoltà sono oggettive ma noi daremo tutto”. Almeno a parole, quindi, specie con alle spalle la necessaria vittoria rigenerante di Genova, si rinnova l’intenzione di non mollare la rincorsa al terzo posto e di provare ad arrivare in fondo alla Coppa Italia, nonostante le difficoltà: “Da qui alla fine faremo di tutto per fare più punti possibili, oltre che per arrivare in finale di Coppa Italia. Siamo in emergenza, è vero, ma abbiamo voglia e rabbia di fare bene”.
I convocati
Portieri: 1 Handanovic, 27 Belec, 30 Carrizo;
Difensori: 6 Silvestre, 23 Ranocchia, 25 Samuel, 28 Pasa, 31 Pereira, 40 Juan Jesus, 55 Nagatomo;
Centrocampisti: 4 Zanetti, 7 Schelotto, 10 Kovacic, 11 Alvarez, 14 Guarin, 17 Kuzmanovic, 19 Cambiasso, 24 Benassi;
Attaccanti: 18 Rocchi, 45 Forte, 47 Colombi, 99 Cassano.