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Nella speranza di potersi godere al meglio le vacanze natalizie l’Inter è chiamata a chiudere con un successo il 2012 – complessivamente piuttosto negativo – nell’ultima gara di Serie A per questo mese di dicembre. Saranno avversari dei nerazzurri a San Siro, alle ore 12.30, i rossoblu genoani: squadra in difficoltà di risultati ma con le potenzialità, specie nel reparto offensivo, per fare risultato.

 

“Vogliamo vincere per chiudere da secondi”, con queste parole l’allenatore nerazzurro Andrea Stramaccioni inaugura l’ultima conferenza stampa pre-partita di quest’anno. Affermazioni che sottolineano la concentrazione e la determinazione della squadra meneghina nel voler concludere bene la prima parte di stagione 2012/2013, che nel caso in cui si dovesse chiudere con la conferma del secondo posto provvisorio sarebbe da considerarsi certamente positiva. Proprio perché il risultato del match di domani viene considerato determinante a cambiare l’aspetto del bilancio sportivo di fine anno, il mister Stramaccioni “mette le mani avanti” quando tira le somme della sua esperienza in nerazzurro sino ad ora: “Guardando il tutto dall’inizio del progetto, è una situazione soddisfacente quella che viviamo, ma vorrei poterlo dire domani, da secondi al giro di boa. Dobbiamo chiudere come secondi. Pensiamo al presente, cercando di vincere per pianificare il 2013 da secondi in classifica. Rabbia e motivazione ci vogliono domani, parole zero, dobbiamo fare risultato. È importantissimo, anche da un punto di vista psicologico. Anche se comunque abbiamo posto basi per tornare grandi e tornare in Champions League”. Detto rispetto a quanto di buono è stato fatto, anche se provvisorio, non potevano poi certo mancare i paragoni giornalistici con chi precede i nerazzurri in classifica, gioco che non piace al tecnico romano: “I paragoni con i primi non mi interessano, noi siamo in un percorso che adesso prevede la ricerca della continuità di risultati. Lo scorso anno la Juve era dietro al Milan e quando non vinceva non perdeva. Noi cerchiamo prima la continuità della prestazione, perchè se non semini non hai futuro, poi quella di risultati”. Introducendo il tema della continuità di risultati Stramaccioni analizza così l’occasione perduta contro la Lazio, dove l’Inter è uscita sconfitta al termine di un match equilibrato: “dopo un primo tempo non bello, abbiamo fatto una grande partita, è rimasta la rabbia di aver perso dopo pali e tante occasioni, gli episodi non ci sono stati favorevoli, Klose aveva chiesto il cambio un minuto prima di fare gol…”.

Per mantenere il proprio “stato di soddisfazione” l’Inter dovrà battere il Genoa, un avversario che attraversa un periodo a dir poco negativo, testimoniato dal penultimo posto in classifica (soli 13 punti conquistati), e con i primi segnali dell’ennesima rivoluzione tecnica firmata dal presidente Enrico Preziosi che già si preannuncia all’orizzonte. Nonostante questo Stramaccioni è prudente nelle sue considerazioni sui prossimi rivali: “Rispetto molto la partita di domani. Credo che il Genoa non attraversi un buon momento ma in una gara singola può mettere in difficoltà chiunque, […] ha le caratteristiche davanti per mettere in difficoltà qualsiasi squadra. Sarà una partita ad alto coefficiente di difficoltà. Noi però domani vogliamo e dobbiamo vincere”.
Grande rispetto per l’avversario ma non per questo timore, nonostante l’emergenza a centrocampo: ”Arriviamo a questa gara con tanti indisponibili, ma noi siamo l’Inter e domani andremo in campo con undici giocatori che vogliono vincere”. Tra gli indisponibili potrebbe anche esserci Fredy Guarín, fermato dal giudice sportivo dopo le palesi proteste nel dopo-gara dell’Olimpico, contro questa decisione l’Inter ha presentato ricorso d’urgenza; sarebbe certamente una mancanza pesante visto il momento del giocatore e vista l’indisponibilità di molti pari-ruolo. Sul colombiano si è espresso così l’allenatore nerazzurro: ”Abbiamo lasciato le convocazioni in sospeso per lui, è innegabile che Guarín sia il più in forma e che si voglia averlo domani. È stato tra i migliori in campo, in un reparto in cui all’Inter mancano sei giocatori per infortunio. Se è stato squalificato è perché sono stati ravvisati dei motivi, ma il ragazzo mi ha assicurato di non aver pronunciato frasi irriguardose e di non aver raggiunto l’assistente: è stata punita la potenzialità. C’è un grande rammarico per il fatto di poter perdere il nostro giocatore più in forma”.

Senza poter contare su molti effettivi, tra cui probabilmente anche Guarín, ma potendo affrontare un avversario in crisi di prestazioni e risultati, l’Inter punterà comunque ad ottenere i tre punti necessari a chiudere al meglio l’anno e questa prima parte di stagione. Questa sarà stata verosimilmente anche l’ultima per Welsey Sneijder in nerazzurro, uno degli ultimi baluardi della Grande Inter del Triplete in procinto di svestire “i colori del cielo e della notte”. Una possibilità che diventa quasi una convinzione se si considerano le parole pronunciate dalla moglie Yolanthe alla stampa olandese: “Lasceremo Milano a Gennaio”; vista la posizione della società e il muro contro muro messo in atto dal giocatore e il suo entourage nell’ultimo mese, difficile non crederle.

UPDATE: Il ricorso dell’Inter alla squalifica di Fredy Guarín è stato respinto dalla Corte di Giustizia Federale; il giocatore colombiano non risulta quindi tra i convocati.

I convocati

Portieri: 1 Handanovic, 27 Belec, 77 Di Gennaro;

Difensori: 4 Zanetti, 6 Silvestre, 23 Ranocchia, 25 Samuel, 26 Chivu, 31 Pereira, 40 Juan Jesus, 42 Jonathan;

Centrocampisti: 11 Álvarez, 17 Mariga, 19 Cambiasso, 21 Gargano, 24 Benassi;

Attaccanti: 8 Palacio, 22 Milito, 88 Livaja, 99 Cassano, 82 Bessa.