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Alla diciottesima giornata di Serie A, al ritorno dalle vacanze natalizie, la Juventus vince il tanto atteso big match con la seconda della classe, la Roma e portandosi a +8 in classifica dà un forte segnale al campionato. 3-0 senza appello quello dello Juventus Stadium, firmato Vidal, Bonucci e Vucinic su rigore. Giallorossi all’altezza della situazione nel primo tempo, passivi e inproduttivi nel secondo, quando chiuderanno in nove uomini per le espulsioni di De Rossi e Castan.

 

Un anno fa di questi tempi la Juventus, pur dopo aver vinto comunque il campionato, iniziava nel peggiore dei modi il gennaio del nuovo anno, perdendo in casa contro la Sampdoria di D. Rossi. Invece questo 2014 vede protagonista una squadra rafforzatasi dal mercato estivo con l’arrivo di due attaccanti da top club e capaci di rispettare le attese, con dei giocatori che stanno vivendo una crescita impressionante come Pogba e Vidal e con una difesa che dopo aver subito 10 gol nelle prime 8 ne ha preso soltanto uno da ottobre ad oggi. Basta leggere i numeri, le statistiche per rimanere sorpresi ed estasiati dal cammino incredibile degli uomini di Conte in campionato, paragonabile a quello di Barcellona e Atlético Madrid in Spagna, cioè due squadre di extraterrestri: in 18 partite, 16 vittorie, un pareggio e una sconfitta con 9 vittorie su 9 in casa. A differenza di Colchoneros e blaugrana, che si affronteranno settimana prossima in Liga, la Juve ha già incontrato e travolto la Roma, con un 3-0 dalla portata forse eccessiva per quanto fatto dalla Roma nel primo tempo di questo big match, ma giustificato dall’ottima prestazione dei bianconeri, capaci comunque di controllare la partita per 90′ (non è un caso che abbiano aspettato i giallorossi nella propria area nei primi 15′ e anche dopo essere passati in vantaggio) e dalle due espulsioni decise dall’arbitro Rizzoli nel giro di pochi secondi tra il 75′ e il 76′, che hanno sicuramente tagliato le gambe alla squadra di Garcia. I capitolini escono dallo Stadium senza recriminare, con la consapevolezza di aver fatto finora un campionato straordinario, al di sopra delle aspettative, addirittura caratterizzato da 17 partite senza sconfitte oltre che alle celebri dieci vittorie iniziali, considerando questo primo stop un avvenimento normale e per niente destabilizzante. La Roma ha approciato bene la partita di stasera, ma una serie di episodi e concomitanze tattiche-fisiche hanno deciso l’andamento della stessa (le parate di Buffon sullo 0-0, il vantaggio della Juve inaspettato, la condizione di Totti e Pjanic, le prove opache di Gervinho e Ljajic). Nella Juve, tra le tante belle notizie, c’è da registrare il ritorno negli undici iniziali di Andrea Pirlo e quello al gol di Mirko Vucinic dopo una lesione che lo aveva tenuto fuori dal campo per qualche mese, mentre non desta preoccupazione l’uscita prematura dalla contesa di Tevez, causata soltanto da dei crampi e probabilmente da una condizione mentale non serena (sappiamo dei problemi familiari che hanno ritardato il suo ritorno improvviso in Argentina).

PRIMO TEMPO
È stata la Roma a partire meglio, con un fitto possesso palla che schiacca tutta la Juve, compresi i suoi due attaccanti, nella propria area di rigore. Al primo contropiede avviato per un errore in uscita di Bonucci i giallorossi sfiorano il vantaggio, ma il tentativo di Ljajic innescato da Totti è murato in angolo dalla collaborazione fra Buffon e Chiellini. La partita si assesta su ritmi bassi già nei primi minuti, che vengono inframmezzati anche da qualche fuorigioco giusto fischiato alla Roma e all’infortunio capitato a Pjanic, che stringe i denti ma che sarà condizionato da questo problema al ginocchio per il resto della gara. Al primo vero affondo però, la Juve colpisce e lo fa con la premiata ditta sudamericana Tevez-Vidal, con il primo bravissimo a ricevere di spalle la palla in area da una rimessa di Lichtsteiner, a girarsi puntando De Rossi e a servire l’accorrente cileno alla sua destra. Vidal è lesto nel rimanere vicino all’azione e a sfruttare il posizionamento della difesa romanista che lo tiene in gioco, e infine è freddissimo nel superare De Sanctis con un tiro sul primo palo. Azione furba, ma da manuale per la Juve, con protagonista un eccelso Tevez, a cui riesce troppo facile voltarsi e puntare in maniera decisa l’area mettendo in seria difficoltà un ingenuo De Rossi. La partita ora si ravviva ed è più divertente: risponde la Roma con un altro tentativo di Ljajic, un piattone bloccato stavolta più abilmente da Buffon, la Juve fa lo stesso con Llorente che per poco non riceve un assist del solito Tevez che lo avrebbe messo a tu per tu con il portiere avversario. I giallorossi confermano degli strani errori in fase difensiva che non si vedevano da molto dalle parti di Benatia & co., quest’oggi in reale imbarazzo una volta puntati frontalmente in duelli uno contro uno dagli attaccanti bianconeri. Ma come avevamo detto precedentemente il primo tempo è di traccia romanista, almeno per quanto riguarda la predominanza territoriale, e così arrivano altre occasioni come quelle capitate sui piedi di Pjanic e Dodô al 22′ e al 24′, entrambe annullate da due ottime respinte di Buffon. Al 32′ si rivede la Juve con un travolgente Pogba che sfonda sul lato sinistro della metàcampo romanista e cerca senza successo l’assist per l’accorrente Tevez. Tra il 34′ e il 37′ vengono ammoniti per analoghe motivazioni di proteste plateali lo stesso Apache e Gervinho, mentre Chiellini per un brutto fallo su Pjanic. Gli ultimi minuti del primo tempo testimoniano un calo dei giallorossi e un progressivo aumento d’intensità per quanto concerne la prestazione juventina, che trova un culmine nei tentativi del 38′, quando Bonucci sfiora soltanto il tiro-cross di Tevez che aveva tagliato tutta l’area romanista, e del 39′, con la conclusione da lontano di Llorente che rasenta la traversa difesa da De Sanctis. La prima frazione si spegne tra le proteste degli juventini per un tocco involontario di Dodô con il gomito in area e gli ultimi tentativi poco efficaci della Roma di impensierire Buffon

SECONDO TEMPO 
La Juve parte subito molto forte e gli sforzi vengono presto premiati: al 49′ infatti su cross di Pirlo da calcio di punizione Bonucci sbuca liberissimo sul secondo palo e infila la rete di De Sanctis in spaccata. Altro inspiegabile errore difensivo della Roma, che si fa sorprendere su calcio piazzato da un movimento da attaccante vero del numero 19 bianconero, abile nel rientrare in tempo dalla posizione iniziale di fuorigioco e a eludere la debole marcatura di Castan, che si perde letteralmente il difensore juventino nella circostanza. La squadra capitolina sembra non essere in grado di reagire e per questo Garcia decide di cambiare qualcosa nella formazione: fuori un malconcio Pjanic e Dodô, spazio a Mattia Destro e al greco Torosidis. A sua volta Conte è costretto a far uscire uno stremato Tevez, al suo posto il rientrante Vucinic, fuori da un mese per un altro infortunio patito nel corso di questa stagione. In questo secondo tempo si vede poca Roma e questo fatto è testimoniato anche da un ultimo tentativo di inversione di tendenza da parte di Garcia che toglie al 73′ Totti per far spazio a Florenzi. Ma di lì a pochi minuti la partita per i giallorossi finisce definitivamente: infatti, al 75′ viene espulso De Rossi per un’entrata a forbice su Chiellini, sul calcio di punizione conseguente la stessa sorte capita a un disastroso Castan, colpevole di aver rigettato il pallone dalla linea di porta con il pugno, togliendo la possibilità di segnare a Chiellini. Rigore ineccepibile per la Juve, dal dischetto si presenta a sorpresa Mirko Vucinic, che si prende tutte le responsabilità del caso non deludendo i 42 mila dello Juventus Stadium: il tiro del montenegrino spiazza De Sanctis che viene infilato così tre volte nella stessa partita per la prima volta in questo campionato (prima di oggi due gol subiti contro il Milan era il massimo risultato negativo per la difesa romanista). La Juve chiude in attacco una gara già chiusa con il tentativo di Marchisio e quello di Vucinic al 90′, nel mezzo c’è spazio per le standing ovations per Vidal e Llorente. La Roma gioca stoicamente gli ultimi istanti di partita in nove uomini non riuscendo sostanzialmente a combinare nulla se non con Ljajic, che prima rischia di farsi espellere per un fallo da dietro, non cattivo ma intenzionale, su Pogba, poi spedisce alle stelle un calcio di punizione da posizione invitante. Juve-Roma infine finisce addirittura senza recupero effettivo nonostante la segnalazione di due minuti addizionali mostrata dal quarto uomo De Marco, Rizzoli decide così per non sprecare altri minuti per una contesa già indirizzata verso la vittoria della Juve.

Con questo 3-0 su una diretta concorrente per lo Scudetto, la Juve emula il risultato ottenuto contro il Napoli e si porta al piazzamento record di 49 punti su 54 disponibili, in più centra la decima vittoria consecutiva, eguagliando lo storico filotto risalente addirittura all’anno 1932. Insomma, numeri impressionanti per la squadra di Conte, che ritorna nel migliore dei modi dalle vacanze natalizie, con un’alta concentrazione, un’intensità che dimostra un’ottima condizione fisica e con la solita personalità che contraddistinguono la Juve da quasi tre anni a questa parte. La Roma ripartirà analizzando gli insoliti errori commessi stasera per cercare di migliorare ancora in vista dell’ancora lunga lotta non solo per il primo ma anche per il secondo posto. Garcia intanto si può consolare per l’imminente arrivo del gioiellino del Boca Juniors Leandro Paredes, dai più in Argentina già paragonato a una leggenda vivente della Bombonera come Juan Riquelme. Il turno di campionato dove potrà esordire non sarà il prossimo, il diciannovesimo, ultimo per quanto riguarda il girone d’andata, quando i giallorossi ospiteranno il Genoa, poiché verrà probabilmente prestato a una squadra argentina o anche italiana in vista del vero e proprio approdo alla Roma a giugno.

TABELLINO

Juventus (3-5-2): Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner, Vidal (77′ Marchisio), Pirlo, Pogba, Asamoah, Tevez (58′ Vucinic), Llorente (80′ Quagliarella)
A disp.: Storari, Rubinho, Caceres, Ogbonna, Isla, De Ceglie, Padoin, Pepe, Giovinco.
All.: Conte

Roma (4-3-3): De Sanctis, Maicon, Benatia, Castan, Dodò (54′ Torosidis), Pjanic (54′ Destro), De Rossi, Strootman, Ljajic, Totti (71′ Florenzi), Gervinho
A disp.: Skorupski, Lobont, Jedvaj, Burdisso, Bradley, Marquinho, Taddei, Caprari, Borriello
All.: Garcia.

Arbitro: Rizzoli

Marcatori: 17′ Vidal, 49′ Bonucci, 76′ rig. Vucinic

Ammoniti: Tevez, Chiellini e Barzagli (J) Gervinho e Ljajic (R)

Espulsi: De Rossi e Castan (R)

(immagine presa da it.uefa.com)