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Clamorosa affermazione della squadra di Mazzarri nell'anticipo delle ore 12.30: a Reggio Emilia il Sassuolo è stato sommerso da ben sette gol, due dei quali realizzati da Diego Milito, al ritorno in campo dopo sette mesi e mezzo.

 

Sono passati duecentocinquantacinque giorni da quel terribile momento di Inter-Cluj, quando in un contrasto con Godemèche Milito si era procurato una lesione al crociato anteriore e al legamento collaterale esterno del ginocchio sinistro, sembra quasi un'eternità visto quanto i nerazzurri hanno poi sofferto nei tre mesi successivi praticamente senza punte. Il rientro del Principe è stato magnifico, trentacinque minuti con due gol e un trionfo per la sua squadra, uno 0-7 da record: vittoria esterna più larga nella storia dell'Inter, prima volta nel ventunesimo secolo con sette gol segnati (l'ultima volta con almeno sette gol fu nel 1996, quando finì addirittura 8-2 contro il Padova, i nerazzurri non ne segnavano più di cinque da un 6-0 alla Reggina del 22 novembre 2003), secondo 0-7 nella storia fuori casa dopo uno al Mantova del 1958, terzo risultato di questo tipo in Serie A (l'ultimo in Palermo-Udinese della stagione 2010-2011) e gara numero 2700 dell'Inter nel massimo campionato italiano. Numeri incredibili a testimoniare un pomeriggio magico per l'undici di Mazzarri, che conferma il buon inizio di campionato e la prova di maturità contro la Juventus surclassando un avversario che invece sembra ancora ben lontano dagli standard della Serie A, perché se è giusto sottolineare i tanti record ottenuti dall'Inter con il punteggio più che tennistico è doveroso sottolineare anche i disastri fatti sin qui dalla debuttante formazione neroverde, alla quarta sconfitta consecutiva, con undici reti incassate in due partite casalinghe (anche se in realtà si gioca a Reggio Emilia, un mezzo campo neutro) e quindici in totale a fronte di solo una realizzata, dati impietosi che certificano un inizio di stagione drammatico per la squadra del presidente Squinzi, dichiarato tifoso milanista che sperava una prima contro l'Inter decisamente diversa. C'era chi, alla vigilia, aveva parlato di possibile turnover in casa nerazzurra: parola piuttosto estranea al vocabolario di Walter Mazzarri, che anzi decide di riproporre lo stesso undici di partenza visto all'opera otto giorni fa contro la Juventus, con la conferma quindi di Taïder in mezzo al campo e la nuova panchina per il giustiziere dei bianconeri Mauro Icardi. Tanti problemi per il Sassuolo, costretto a rinunciare al leader difensivo Terranova (legamento rotto in allenamento, fuori sei mesi), Di Francesco preferisce Floro Flores a Zaza come punta centrale, c'è dal primo minuto l'ex di turno Schelotto, arrivato in prestito proprio dall'Inter dopo una seconda parte di stagione disastrosa fatta eccezione per il gol nel derby, per il quale si è tatuato la data proprio in settimana.

PRIMO TEMPO
L'Inter è padrona del campo fin dal principio e al settimo è già in vantaggio: solita discesa di Nagatomo, uno dei migliori del primo mese di campionato, e cross con il sinistro sul secondo palo dove Rodrigo Palacio è puntuale all'appuntamento con il cinquantesimo gol in Serie A (alla presenza numero centoventi), rete piuttosto facile con la difesa emiliana completamente fuori posizione. La retroguardia del Sassuolo oltretutto perde subito un elemento, Gazzola, sostituito da Pucino, al debutto nella massima serie e non nella migliore delle occasioni. Gli ospiti continuano a fare la partita, Taïder va vicino allo 0-2 su punizione (fuori di poco) così come Jonathan (destro ribattuto da un difensore in un tentativo disperato di recupero), al 23' è tempo di raddoppio: ancora Juan Jesus, come in occasione del primo gol, imposta bene l'azione servendo Palacio, ottimo movimento dell'argentino e conclusione a incrociare, Pomini respinge non benissimo e sulla ribattuta si avventa Saphir Taïder, bravo a seguire l'azione e credere nell'errore del portiere, che tocca il pallone e lo spedisce dentro. Quarto gol in Serie A dopo i tre l'anno scorso con il Bologna per l'algerino ma soprattutto prima rete in maglia nerazzurra, arrivata alla seconda presenza da titolare dopo che contro la Juventus aveva iniziato male crescendo molto con il passare dei minuti. Gara già in discesa da metà primo tempo soprattutto perché l'Inter rimane molto alta (non a caso è stato Juan Jesus ad aver avviato le azioni dei due gol) e pressa ferocemente gli avversari dalla propria trequarti, il Sassuolo prova a rientrare in partita ma costruisce solamente una mezza opportunità con un tiro di Floro Flores controllato senza problemi da Handanovic, al 33' arriva persino il tris, un traversone di Guarín dentro l'area diretto a Taïder piuttosto innocuo coglie di sorpresa Raffaele Pucino che anticipa sì l'algerino ma colpisce di testa maldestramente e mette il pallone nella propria porta. Per un po' si pensa alla doppietta del numero ventuno interista ma dalle immagini si nota che è un autogol piuttosto netto, sfortunato l'ex Varese al debutto in Serie A e autore di una prestazione da incubo. Jonathan avrebbe anche la possibilità di fare poker ma la sua seconda conclusione verso la porta stavolta viene respinta a Pomini, Di Francesco effettua anche il secondo cambio inserendo Zaza e passando al 4-2-4 ma cambia poco (solo un tentativo, fuori, ancora di Floro Flores) e all'intervallo la sensazione è che il match sia già abbondantemente chiuso.

SECONDO TEMPO
Non cambia il copione nella ripresa, c'è solo una squadra in campo. Álvarez al 49' sfiora il poker con una bella azione personale in diagonale conclusa con un sinistro a lato di poco, al 53' l'ex Vélez parte in contropiede e lancia Palacio, rasoterra angolato che Pomini respinge ancora una volta centrale come sullo 0-2, da dietro il più lesto è proprio Ricky Álvarez e il quarto gol è cosa fatta. Secondo gol in quattro partite per il rigenerato numero undici, ormai vero e proprio punto di forza della formazione allenata da Mazzarri, molto bravo a credere nelle sue doti e a renderlo continuo dal punto di vista del rendimento. Palacio lascia subito dopo il posto a Diego Milito, che appena entrato sfiora il gol con un destro che finisce sul fondo, ci mette un attimo il Principe a ritrovare confidenza con la porta, quasi come se il lunghissimo infortunio non ci fosse stato. Al 64' ecco il momento più importante della gara: Álvarez fenomenale dentro l'area defilato sulla destra prova il cross una prima volta ma viene murato, recupera palla e ubriaca con un dribbling Paolo Bianco, cross arretrato al limite dell'area piccola dove c'è appostato Diego Milito che con il destro non può sbagliare, 0-5 e ritorno al gol per il ventidue dopo duecentocinquantanove giorni dall'ultimo centro, il 10 febbraio scorso al Chievo. Grandi festeggiamenti per il recupero di questo straordinario campione, che riceve l'abbraccio dei suoi compagni proprio sotto il nutrito spicchio di stadio destinato ai tifosi ospiti. La partita diventa definitivamente un allenamento, al 74' ancora Milito controlla al limite e serve all'indietro per Esteban Cambiasso, sinistro a giro che supera Pomini e i gol diventano sei, con il primo del capitano nerazzurro (in assenza di Zanetti, lui ancora non recuperato) in questa stagione. Il Sassuolo perde anche i pezzi, Floro Flores abbandona il campo con Di Francesco ormai desolato in panchina, non essendoci più cambi i neroverdi rimangono anche in dieci e subiscono la settima rete, è Diego Milito a chiudere la valanga di gol appoggiando in rete da pochi passi un bell'assist di Guarín, devastante sulla fascia destra. Doppietta e assist al ritorno, non realizzava marcature multiple dallo storico 1-3 di Torino del 3 novembre 2012. Si chiude senza recupero, inevitabile visto il risultato e l'andamento del match.

Prova enorme dell'Inter, che schianta il Sassuolo sotto gli occhi di Moratti (non andava in trasferta da marzo 2012, potrebbe essere una delle sue ultime da presidente dopo la quasi chiusura della trattativa con Thohir) e mantiene il terzo posto in classifica, dietro a Napoli e Roma tuttora a punteggio pieno, assieme a Fiorentina e Juventus, proprio contro i viola ci sarà il prossimo incontro di campionato, un interessantissimo posticipo in programma giovedì sera. Forse il Sassuolo farebbe meglio a non guardare il calendario, perché le prossime due sfide saranno contro Napoli e Lazio, il rischio concreto che i debuttanti siano a quota zero punti anche fra una settimana è molto alto, e questo non fa che peggiorare la posizione di Eusebio Di Francesco, non saldissimo in panchina dopo le quattro sconfitte iniziali.

IL TABELLINO
Sassuolo (4-3-3):
Pomini; Gazzola (13' Pucino), Rossini (57' Bianco), Acerbi, Ziegler; Kurtic, Magnanelli, Chibsah (38' Zaza); Schelotto, Floro Flores, Missiroli. Allenatore: Di Francesco
Inter (3-5-1-1): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan (67' Wallace), Guarín, Cambiasso, Taïder (56' Kovacic), Nagatomo; R. Álvarez; Palacio (54' Milito). Allenatore: Mazzarri
Arbitro: Carmine Russo di Nola (Petrella – Vivenzi; La Rocca; Tagliavento – Pinzani)
Reti: 7' Palacio, 23' Taïder, 34' aut. Pucino, 53' R. Álvarez, 64', 84' Milito, 75' Cambiasso
Ammoniti: Magnanelli, Missiroli, Bianco (S), Taïder (I)

[Immagine presa da tuttomercatoweb.com]