La Juventus continua la sua marcia verso lo scudetto battendo la Lazio nel Monday night. Finisce in parità la sfida per il secondo posto tra Milan e Napoli mentre nella corsa verso la Champions la Fiorentina vince mentre l’Inter perde ancora. In coda il Siena scavalca Palermo e Genoa nella sfida salvezza.
Pescara-Siena 2-3: 14’ Angelo, 33’ aut. Zanon, 53’ Celik (P), 59’ Togni (P), 86’ Emeghara. La sfida salvezza tra Siena e Pescara se la aggiudicano i senesi che così chiudono definitivamente ogni speranza di permanenza in Serie A degli abruzzesi. L’inizio del match è toscano: prima Sestu colpisce un legno da dentro l’area poi Angelo, di testa, al minuto 14, risolve in rete una serie di batti e ribatti per la rete del vantaggio. Al 33’ arriva il raddoppio: cross basso dalla destra dove Della Rocca va a vuota e sorprende così Zanon che prova a rinviare ma insacca la palla nella propria rete. Il Pescara sembra spacciato ma nella ripresa trova la reazione in soli 6 minuti: al 53’ segna con Celik che di sinistro insacca sotto la traversa una respinta di Pegolo, poi al 59’ trova il pareggio con una punizione perfetta di Togni. La partita si accende ed entrambe le squadre provano a vincere. Nel finale Pozzi colpisce un palo per il Siena mentre Sculli per il Pescara che a 4’ dalla fine subisce la beffa: contropiede toscano a servire Emeghara che di piatto insacca la rete della vittoria (gol viziato da un fuorigioco non visto). Il Siena vince 3-2 e continua a credere nella salvezza salendo a quota 30 punti lasciando alle sue spalle Genoa e Palermo che pareggiano le loro partite. Per il Pescara ormai pare che ci sia da aspettare solo l’aritmetica per la retrocessione.
Atalanta-Fiorentina 0-2: 61’ rig. Pizarro, 72’ Larrondo. La Fiorentina vince tenendo accese le speranze per la qualificazione in Champions. Dopo un primo tempo equilibrato con i padroni di casa che ci provano specialmente con Denis (le sue conclusione non sono però mai seriamente pericolose) e con gli ospiti che concludono praticamente una sola volta con Aquilani, è nella ripresa che la partita di sblocca. Al minuto 61 Ljajic se ne va sulla parte sinistra dell’area cercando di scavalcare con un pallonetto Stendardo. Per l’arbitro il difensore nerazzurro ha preso la palla con la mano ed è rigore; dal dischetto va Pizarro che spiazza Consigli per il vantaggio toscano. Passa una decina di minuti che la Fiorentina chiude il match in contropiede: Cuadrado serve Larrondo che con il sinistro batte Consigli sul primo palo. Nel finale l’Atalanta di prova ancora con Denis che conclude di poco a lato; poi l’argentino si va espellere per un’entrata su Pizarro. Finisce 2-0 per la Fiorentina che accorcia sul Milan, portandosi a sole quattro lunghezze. Per l’Atalanta una sconfitta che tutto sommato può essere indolore data la posizione di relativa tranquillità in classifica.
Palermo-Bologna 1-1: 4’ Ilicic, 17’ Gabbiadini (B). Pareggia in casa il Palermo non riuscendo così ad alimentare in pieno i sogni salvezza. La partenza dei rosanero è stata forte sin da subito tanto da trovare il vantaggio dopo 4’: scambia tra Ilicic e Miccoli che libera lo sloveno al tiro che con il sinistro batte Curci. Il Palermo continua ad attaccare sempre con il suo tandem offensivo ma le conclusioni questa volta non impensieriscono più di tanto l’estremo difensore bolognese. Al 17’ però arriva a sorpresa l’incredibile pareggio rossoblù: Sorrentino manca clamorosamente in uscita un pallone innocuo consegnando la palla a Gabbiadini che così tutto solo non può far altro che insaccare. Il gol rocambolesco non ferma però i siciliani che continuano ad attaccare sfiorando il raddoppio nel finale di tempo con Miccoli che batte Curci in uscita ma la palla sbatte contro il palo. Nella ripresa i rosanero cercano in tutti i modi la rete del vantaggio, sfruttando soprattutto le palle inattive ma senza risultato. Il Bologna si limita a contenere cercando di ripartire in contropiede creando una sola occasione con Pasquato che calcia di poco a lato. Il Palermo ritrova Hernandez nel finale ma neanche lui riesce a trovare il gol della vittoria. Finisce 1-1 con il Bologna che festeggia per il punto ottenuto salendo a quota 38 punti, ormai salvo; per il Palermo era un’occasione d’oro per restare nella scia del Siena ma questo pareggio ferma la risalita dei rosanero che domenica avranno il derby con il Catania.
Cagliari-Inter 2-0: 63’ rig. e 76’ Pinilla. Perde ancora l’Inter nel neutro di Trieste contro un discreto Cagliari. Il primo tempo però è buono per gli uomini di Stramaccioni che controllano il gioco e si rendono anche pericoli soprattutto con Cambiasso che dopo uno splendido scambio con Rocchi scavalca Agazzi con un tocco sotto ma la palla sbatte contro il palo. Ispirata da un ottimo Alvarez l’Inter conclude verso la porta sarda ma le conclusioni o sono imprecise o non impegnano Agazzi in grandi interventi. Il Cagliari dal canto suo si affida alla velocità di Ibarbo che crea pericoli nella difesa nerazzurra che fatica a contenerlo. Nella ripresa il ritmo dei nerazzurri cala e ne approfitta il Cagliari con le sue ripartenze: in una di queste Pinilla viene, secondo l’arbitro, atterrato da Silvestre ed è calcio di rigore. Lo stesso cileno va dal dischetto calciando centrale e battendo Handanovic. L’Inter subisce il colpo e non riesce a reagire tanto che subisce il raddoppio dei cagliaritani: scambio in area che libera Pinilla che anticipa Handanovic in uscita calciando sotto la traversa per il raddoppio cagliaritano. Nel finale di tempo il Cagliari controlla il risultato andando addirittura a sfiorare il terzo gol con Ibarbo che calcia sulla traversa un buon contropiede. Finisce 2-0 per il Cagliari che sale a 42 punti mente l’Inter resta al palo a quota 50 entrando nuovamente in una crisi da cui forse non è mai uscita negli ultimi mesi.
Chievo-Catania 0-0: Partita certamente non memorabile quella di Verona tra Chievo e Catania. Entrambe le squadre scendono in campo con l’intento di non farsi male e difatti le occasioni non arrivano per tutto il primo tempo dove l’unica emozione è un cartellino giallo a Bellusci. Nella ripresa il canovaccio del match non cambia con zero occasioni da gol. Benché sia il Chievo a provarci un po’ di più, soprattutto cercando di sfruttare le palle inattive, i catanesi provano a colpire in contropiede attraverso la velocità di Gomez. La partita muore lentamente verso il novantesimo terminando 0-0. Il Chievo sale a quota 36 punti con il rischio di essere risucchiati dal Siena nella corsa per la salvezza. Il Catania si accontenta di questo punto per un finale di stagione all’insegna della tranquillità.
Genoa-Sampdoria 1-1: 28’ Eder, 80’ Matuzalem (S). Derby molto intenso con un finale nervoso quello tra Genoa e Sampdoria. L’inizio del match è equilibrato con nessuna delle due squadre che vuole scoprirsi troppo per evitare di subire la rete dello svantaggio. Le prime conclusioni sono genoane ma spesso imprecise e lontano dalla porta di Romero. Il gioco è spesso spezzetto con continui interventi fallosi e un nervosismo crescente. Al 28’ il risultato si sblocca: punizione dal limite per la Sampdoria, la calcia Eder rasoterra, la palla passa sotto la barriera, sbatte sul palo e batte Frey. Nella ripresa il risultato aumenta maggiormente il nervosismo del Genoa e di conseguenza della partita. Il Genoa ci prova più con la foga che con il gioco, senza però riuscire a riacciuffare l’incontro. Nel finale di match l’espulsione di Costa alimenta le speranze genoane che si concretizzano all’80 con il pareggio: Matuzalem cerca un cross dalla trequarti che però prende una traiettoria beffarda e si va ad infilare sotto l’incrocio battendo Romero. Nel recupero il Genoa prova l’assedio ma senza risultato. Finisce 1-1 con il Genoa che si vede scavalcare dal Siena ed ora la salvezza si complica mentre la Samp grazie a questo punto si può praticamente considerare salva.
Parma-Udinese 0-3: 12’ e 43’ Muriel, 62’ Pereyra. L’Udinese sbanca a Parma vincendo nettamente per 3-0. I friulani sbloccano praticamente subito il risultato al minuto 12 con una bella combinazione tra Muriel e Zielinski che libera il colombiano in area che prende la mira e con il piatto destro batte Mirante. Il Parma sembra non essere in partita e subisce la manovra della squadra di Guidolin che sfiora il raddoppio in diverse occasioni fino a trovarlo al minuto 43’: percussione centrale di Pereyra murata da Mirante in uscita, la palla arriva a Basta che appoggia centralmente a Muriel che di piatto insacca nella porta sguarnita. Nella ripresa prova a riaprire la partita sin dai primi minuti con Amauri ma Brkic non è mai stato chiamato a grandi interventi. Al 62’ i bianconeri chiudono le pratiche: discesa sulla destra di Muriel che crossa al centro per Zielinski che calcia di prima intenzione contro Mirante, la palla giunge a Pereyra che insacca a porta sguarnita. L’unico a non mollare nelle file del Parma è Amauri ma alla fine l’Udinese vince con merito per 3-0. I friulani ora salgono a 48 punti e chissà se è lecito fare o meno un pensiero all’Europa. Sconfitta per il Parma che non riesce a concludere degnamente la stagione con brutte prestazioni nell’ultimo periodo restando a quota 39 punti.
Torino-Roma 1-2: 22’ Osvaldo, 31’ Bianchi (T), 60’ Lamela. La Roma vince a Torino soffrendo in una partita spettacolare. L’inizio del match è equilibrato tanto che è una palla inattiva a sbloccare il risultato: punizione sulla fascia sinistra per la Roma calciata da Balzaretti che crossa sul secondo palo per Osvaldo che incrocia e segna. Il Torino non sta a guardare e dopo pochi minuti sfiora il pareggio con una punizione meravigliosa di Cerci che si stampa sul palo. I granata continuano ad attaccare e trovano il pareggio al 31’: crossa in area giallorossa dove si scontrano Burdisso e Castan favorendo Bianchi che calcia a botta sicura da due passi per la rete dell’1-1. Il Torino fa la partita mentre la Roma cerca di ripartire in contropiede. I giallorossi trovano il nuovo vantaggio nella ripresa, al minuto 60 quando Lamela conclude un’azione personale con un tiro a girare con il sinistro sul quale Gillet non può nulla. Il Torino si riversa in attacco ancora con Cerci che colpisce ancora su punizione una traversa clamorosa. Nel finale la Roma resta anche in dieci per l’espulsione di Balzaretti e soffre molto nel finale con un Torino arrembante ma Stekelenburg e la difesa giallorossa si salvano portando a casa tre punti preziosi. La Roma vince 2-1 salendo a quota 51 e superando l’Inter in classifica mentre il Torino resta a quota 36 punti mancando l’appuntamento con la vittoria che garantirebbe, forse, la salvezza.
Milan-Napoli 2-2: 29’ Flamini (M), 33’ Pandev. Il Napoli pareggia a San Siro e mantiene il secondo posto in classifica restando a +4 sul Milan. L’inizio del match è dei rossoneri che prima sfiorano la rete con un tiro insidioso di Boateng che De Sanctis respinge in qualche modo. Al 29’ i rossoneri sfondano: percussione centrale di Robinho, Pazzini viene anticipato e la palla arriva a Flamini che calcia con il sinistro di prima intenzione battendo De Sanctis. Il vantaggio rossonero dura però poco: al 33’ Hamsik pesca in area Pandev che a tu per tu con Abbiati lo batte con il sinistro. I partenopei sfiorano il raddoppio con Cavani ma l’estremo difensore rossonero si supera. Nella ripresa l’espulsione di Flamini lascia la partita in mano al Napoli che la amministra rischiando addirittura il colpaccio nel finale con Armero. Finisce 1-1 con un pareggio che per il Napoli sa di vittoria mentre ora il Milan deve fare nuovamente attenzione alla Fiorentina che si è portata a soli 4 punti dai rossoneri ed è in vantaggio negli scontri diretti.
Lazio-Juventus 0-2: 8’ rig. e 28’ Vidal. La Juventus supera la Lazio nel posticipo del lunedì chiudendo la pratica nel primo tempo. La partenza degli uomini di Conte è delle migliori: all’8’ Vucinic si inserisce in area dove viene atterrato nettamente da Ciani; rigore per la Juventus, dal dischetto si presenta Vidal che spiazza Marchetti. La Juventus continua nonostante il vantaggio a fare la partita dimostrandosi molto più brillante degli avversari. Al 28’ arriva il raddoppio bianconero: combinazione juventina al limite dell’area laziale, palla sporcata da un difensore che giunge sui piedi di Vidal che anticipa tutti e realizza la rete del raddoppio. La Lazio fatica a reagire e la Juventus continua a controllare la partita con Marchisio che sfiora il terzo gol ma Cani salva in calcio d’angolo. Nel finale unico acuto laziale con un tiro di Candreva. Nella ripresa la Lazio parte forte nel tentativo di riacciuffare la partita ma la difesa bianconera regge senza correre eccessivi rischi. La Juventus tenta di sfruttare le ripartenze ma spesso le conclusioni degli attaccanti bianconeri sono imprecisi. La Lazio nel finale cerca un assedio ma Buffon non è mai chiamato agli straordinari. Finisce 2-0 per la Juventus che vola a + 11 dal Napoli mettendo praticamente in cassaforte lo scudetto mentre la Lazio si vede raggiungere in classifica dalla Roma.
Classifica Serie A dopo la 32^ Giornata:
Juventus 74, Napoli 63, Milan 59, Fiorentina 55, Lazio e Roma 51, Inter 50, Udinese 48, Catania 47, Cagliari 42, Parma 39, Bologna 38, Atalanta (-2) e Sampdoria (-1) 37, Torino (-1) e Chievo 36, Siena (-6) 30, Palermo e Genoa 28, Pescara 21.
Samuele Zaboi
Immagine da: www.legaseriea.it