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Pareggiano in testa Napoli e Juventus. Il Milan batte la Lazio mentre l’Inter espugna Catania e la Fiorentina batte il Chievo. In coda pareggia ancora il Palermo mentre perde il Pescara che esonera Bergodi.

 

Napoli-Juventus 1-1: 10’ Chiellini, 43’ Inler (N). Finisce in parità la sfida al San Paolo che lascia tutti invariato in vetta alla classifica. Dopo i primi minuti sprint da parte dei partenopei  è la Juventus a prendere il pallino del gioco e dopo solo 10’ trova il vantaggio: dagli sviluppi di un corner Pirlo dalla sinistra crossa sul seconda palo dove c’è Chiellini che sovrasta Britos e porta in vantaggio i suoi. Il Napoli accusa il colpo sbagliando molti pallone e concedendo alcune palle gol agli uomini di Conte: la più clamorosa capita a Vucinic che si trova a tu per tu con De Sanctis, il montenegrino prova a calciare con precisione ma con il braccio l’estremo difensore partenopeo mette in calcio d’angolo. A fine primo tempo però a sorpresa il Napoli trova il pareggio con Inler che fino a quel momento era stato uno dei peggiori: lo svizzero calcia dal limite, Bonucci devia e la palla si insacca. Nella ripresa il ritmo cala, il Napoli cerca il raddoppio con conclusioni dalla distanza dove Buffon è sempre attento. La più grande occasione capita sui piedi di Dzemaili che sfrutta una ribattuta non perfetta del capitano juventino ma da posizione favorevole calcia clamorosamente ampiamente a lato. La Juve prova invece a colpire con le ripartenze. Più i minuti passano più i bianconeri si accontentano del risultato e i partenopei cercano il gol ma con la paura di subirlo. Finisce 1-1 con un pareggio che vale due punti per la Juventus, perché ora in caso di arrivo a pari punti con il Napoli i bianconeri hanno il vantaggio dello scontro diretto. Per gli uomini di Mazzarri un pari che lascia comunque aperto il discorso campionato anche se forse oggi i partenopei hanno mostrato che manca ancora qualcosa per poter essere a livello della Juventus.

Milan-Lazio 3-0: 40’ e 60’ Pazzini, 44’ Boateng. Il Milan batte la Lazio nella sfida Champions con un rotondo 3-0 che porta i rossoneri al terzo posto scavalcando proprio i biancocelesti. Parte subito forte la squadra di Allegri che crea due palle gol: una con El Sharaawy e una con Pazzini ma in entrambi i casi Marchetti è attento. Al 17’ l’episodio che cambia il match: El Sharaawy si invola verso la porta capitolina, Candreva lo mette giù al limite dell’area, per l’arbitro è chiara occasione da gol e quindi cartellino rosso per il centrocampista laziale. In superiorità numerica il Milan controlla e trova il vantaggio al 40’: tiro di Abate parato da Marchetti, la palla giunge ad El Sharaawy che cerca la porta, un rimpallo favorisce Pazzini che da due passi fa 1-0. Allo scadere del tempo arriva il raddoppio rossonero: su calcio d’angolo Pazzini stacca imperioso, Marchetti è super ma la palla giunge a Boateng che realizza il più facile dei gol. Si va all’intervallo con il doppio vantaggio rossonero. Nella ripresa il Milan controlla e al 60’ chiude la pratica: errore di Radu che libera Pazzini che dal limite calcia di destro battendo Marchetti per il 3-0 finale. Vince il Milan con merito che si mostra la squadra più in forma tra quelle che rincorrono la qualificazione alla Champions e ora il Napoli è a 5 punti. Le tante assenze e l’espulsione a Candreva hanno sicuramente condizionato la Lazio che esce con una brutta sconfitta da San Siro e con il terzo posto ceduto proprio ai rossoneri.

Torino-Palermo 0-0: Il ritorno di Gasperini non riporta il Palermo alla vittoria che pareggia ancora. La partita è stata più vivace nel rimo tempo, soprattutto per merito del Torino che ha creato due nitide palle la gol: la prima è capita sui piedi di Vives che dopo un cross dalla destra si trova praticamente a tu per tu con Sorrentino ma calcia clamorosamente alto. La seconda palla gol, la più importante del match, la crea Bianchi che dopo essersi liberato al limite calcia benissimo ma colpisce il palo interno alla destra di Sorrentino. Per il Palermo si segnalano solo due timide conclusioni di Fabbrini. Nella ripresa il ritmo cala e la partita diventa poco godibile. Nessuna delle due squadre riesce a sfondare, tantomeno i rosanero che cercano solamente la vittoria. Nel finale dell’incontro addirittura è il Torino a rischiare di vincere: prima sfiora la rete su un calcio d’angolo con la palla che termina di pochissimo a lato. Nel recupero un disimpegno errato di Munoz libera Meggiorini in area che decide di non servire i compagni liberi ma di calciare in porta: Sorrentino salva con il piede. Finisce 0-0 tra Torino e Palermo. I granata salgono a 32 punti mentre i rosanero rimangono pesantemente ancorati in fondo alla classifica con 21 punti e la prossima giornata presenta la sfida delicatissima Palermo-Siena.

Bologna-Cagliari 3-0: 5’ Taider, 18’ Diamanti, 91’ Pasquato. Vince con merito il Bologna contro il Cagliari con un punteggio rotondo. Il risultato si sblocca subito a favore dei padroni di casa: passano solo 5’ e Taider si inserisce centralmente, scambia con Gilardino e poi di destro batte Agazzi per il vantaggio bolognese. Il Cagliari non fa in tempo a riassestarsi che al 18’ subisce il raddoppio ad ora di Diamanti che realizza un vero capolavoro: dalla fascia destra Diamanti si smarca e con i sinistro calcia a girare trovando una parabola perfetta per il raddoppio rossoblù. Il Cagliari subisce il colpo e non riesce a reagire portando il risultato sul 2-0 all’intervallo. Nella ripresa il Cagliari cerca la reazione ma passano solo una decina di minuti e i sardi restano in dieci per l’espulsione di Pisano. Per il Cagliari diventa impossibile una rimonta, il Bologna controlla cercando la via terzo gol andando anche a colpire una traversa su calcio d’angolo. Nel finale gli uomini di Pulga restano in nove uomini per l’infortunio di Conti a cambi ultimati. Nel recupero Pasquato fissa il risultato sul 3-0 con un gran tiro dalla distanza sulla quale Agazzi non può fare nulla. Finisce 3-0 per il Bologna che vola a quota 32 punti scavalcando proprio il Cagliari che resta fermo a 31 punti.

Catania-Inter 2-3: 7’ Bergessio, 19’ Marchese, 52’ Alvarez (I), 70’ e 92’ Palacio (I). Vittoria incredibile dell’Inter che sbanca al Massimino e resta fortemente in corsa della Champions e questi tre punti potrebbe dare la svolta alla stagione. I primi minuti della partita sono però tutti del Catania che passa in vantaggio dopo 7 minuti: Juan Jesus sbaglia a proteggere la palla dandola di fatto a Bergessio che con un tocco sotto scavalca Handanovic. L’Inter subisce il colpo e anche il raddoppio al 19’: punizione lenta di Lodi dove Marchese salta solo e realizza il raddoppio per i siciliani. Solo nel finale di tempo l’Inter alza un po’ il ritmo ma non conclude praticamente mai in porta. Nella ripresa entrano Stankovic e Palacio ed è tutto un altro match: al 52’ Palacio crossa per Alvarez che di testa manda in rete. L’Inter gioca meglio e cerca la rete del pareggio che arriva al 70’: discesa dalla sinistra di Pereira che crossa per Palacio che tutto solo di testa riporta il risultato in parità. Il Catania subisce il colpo e la maggior esperienza degli uomini di Stramaccioni fa il resto: prima sbagliano due gol con Schelotto e Cambiasso mentre nel recupero trova il sorpasso, alla fine meritato. Cambiasso riceve palla in area, salta Spolli e appoggia per Palacio che di piatto destro realizza la rete del 3-2 finale. Tre punti fondamentali per l’Inter che aggancia la Lazio e resta ad un lunghezza dal Milan. Per il Catania forse si infrange qui il sogno per l’Europa anche se molto dipenderà come reagirà dopo questa sconfitta.

Fiorentina-Chievo 2-1: 4’ Pasqual, 38’ Cofie (C), 78’ Larrondo. La Fiorentina vince e resta agganciata alla corsa per la Champions. I viola passano in vantaggio dopo solo 4’ con una punizione meravigliosa di Pasqual che batte Puggioni. La reazione del Chievo è veemente e sfiorano il pareggio con Thereau che solo in area di rigore di testa manda a lato. La Fiorentina va vicino al raddoppio ancora con Paqual che di testa da buona posizione manda a lato. Al 38’ arriva il meritato pareggio dei veronesi: discesa dalla destra e palla dentro per l’accorrente Cofie che di piatto destra fredda Viviano. Nella ripresa gli uomini di Montella spingono sull’acceleratore e sfiorano almeno in un paio di occasione il raddoppio: prima con Toni che di testa colpisce il palo e sulla ribattuta Larrondo calcia a lato; poi con Borja Valero che da dentro l’area di rigore calcia con il destro a girare, ma a lato. Al 78’ arriva la rete del vantaggio: punizione di Pasqual per Toni (partito in fuorigioco) che in qualche modo di testa serve Larrondo che di testa trova la rete del 2-1 definitivo. La Fiorentina vince e sale a 45 punti staccando il Catania e restando a 3 punti dalla Champions. Sconfitta forse immeritata per il Chievo che resta fermo a 29 punti in classifica.

Pescara-Udinese 0-1: 8’ Di Natale. La vittoria dell’Udinese manda in crisi profonda il Pescara e ora Bergodi rischia la panchina. Il risultato si sblocca subito dopo 8 minuti: Muriel sfonda dalla destra e serve Di Natale che prima calcia addosso a Pelizzoli che non trattiene e restituisce la palla al capitano friulano che questa volta non sbaglia e porta in vantaggio i suoi. Gli abruzzesi subiscono il colpo e rischiano di subire il raddoppio degli avversari che con Muriel sfiorano il 2-0, ma il piatto destro del colombiano si sbatte sul palo. Il Pescara non riesce a reagire e Brkic non è mai chiamato a interventi che vadano al di fuori dell’ordinaria amministrazione. Nella ripresa il Pescara ci prova ma è confusionario e poco lucido. Gli abruzzesi recriminano per due episodi in area di rigore molto dubbi, non concessi dal direttore di gara. Al di là di questi due episodi il Pescara ha costruito troppo poco per una squadra che dovrebbe lottare con i denti per restare nella massima serie. L’Udinese dal canto suo controlla e riparte in velocità sfiorando il raddoppio con Muriel. Finisce 1-0 per l’Udinese che sale a 40 punti e può sperare forse di rientrare nella corsa per l’Europa. Il Pescara è in un momento di profonda crisi e chissà se l’esonero di Bergodi porterà la scossa cercata.

Sampdoria-Parma 1-0: 58’ Icardi. Vittoria per la Samp che con questi tre punti può forse considerarsi salva. Il primo tempo regala poche emozioni. Le due occasioni del primo tempo se le dividono Eder e Biabiany. La prima occasione è per i doriani che con Eder sfiorano il gol con una conclusione di destro sulla quale Mirante è attento. L’occasione per i gialloblù l’ha Biabiany che cerca la rete con un pallonetto in corsa che si spegne alto sulla traversa. Nella ripresa la partita si sblocca. È il minuto 58’ quando Estigarribia calcia una punizione sulla quale Mirante esce a vuoto e Icardi di testa porta in vantaggio i suoi. Gli uomini di Donadoni reagiscono e vanno vicini al pareggio prima con Rosi di testa ma Romero è attento, poi con Amauri che cerca il gol con il tacco ma manca il pallone, la palla va sul piede di Palombo e poi si stampa sul palo. Il Parma non riesce a trovare il gol del pareggio e incontra la seconda sconfitta consecutiva. La Sampdoria vince la quarta partita casalinga consecutiva scavalcando proprio il Parma che resta fermo a 32 punti mentre i doriani salgono a 35.

Siena-Atalanta 0-2: 3’ e 67’ Bonaventura. L’Atalanta torna a vincere e lo fa fuori casa sconfiggendo un Siena che arrivava da un buon momento. La partita si sblocca dopo soli 3’ con Bonaventura che dopo aver scambiato con Denis calcia dalla distanza trovando un angolo imprendibile per Pegolo. Il Siena reagisce e prova a trovare il pareggio appoggiandosi a Rosina e Emeghara che però sprecano le occasioni che creano. Nella ripresa i nerazzurri non sprecano il vantaggio e dopo pochi minuti colpiscono una traversa pazzesca con Denis. Il Siena praticamente sparisce dal campo e non riesce più a creare e finisce con il subire il raddoppio al 67’: crossa dalla destra di Raimondi per Bonaventura che poi non viene pressato da nessun difensore bianconero e così il numero 10 nerazzurro calcia con facilità battendo Pegolo per la seconda volta in giornata. Il Siena non riesce a reagire ed esce così sconfitta in questa sfida che avrebbe potuto rappresentare la svolta. I toscani restano fermi a 21 punti insieme a Palermo e Pescara. L’Atalanta prende ossigeno e sale a 30 punti allontanandosi dalla zona calda della retrocessione.

Roma-Genoa 3-1: 16’ Totti rig., 42’ Borriello rig. (G), 58’ Romagnoli, 88’ Perrotta. Vince la Roma il posticipo contro un ottimo Genoa che ha fatto soffrire i giallorossi. La partenza è degli uomini di Andreazzoli che sfruttano la timidezza del Genoa per farsi vedere in attacco. Al quarto d’ora De Rossi se ne va con una serpentina prima di essere atterrato in area: scelta forse generosa ma è rigore per la Roma. Dal dischetto Totti non sbaglia ed entra nella storia con 225 gol in Serie A. Il gol però sveglia il Genoa che mette alla corde la Roma con una lunga serie di calci d’angolo consecutivi. La Roma non riesce a ripartire e allo scadere del primo tempo subisce il pareggio: Borriello se ne va in area e Burdisso lo stende. Dal dischetto va lo stesso Borriello che trova la rete del pareggio. Ad inizio ripresa è ancora il Genoa a fare la partita ma Stekelenburg è superlativo su Kucka in almeno un paio di volte. Proprio nel miglior momento genoano la Roma trova la rete del sorpasso con il giovanissimo Romagnoli che di testa trova il raddoppio al 58’. Il Genoa continua però la sua ottima partita ma il portiere olandese giallorosso è il migliore in campo e non permette agli uomini di Ballardini di trovare la rete del pari. Nel finale viene espulso Kucka e la Roma fissa il risultato sul 3-1 con Perrotta.

Classifica Serie A dopo la 27^ Giornata:

Juventus 59, Napoli 53, Milan 48, Inter e Lazio 47, Fiorentina 45, Roma 43, Catania 42, Udinese 40, Sampdoria (-1) 35, Torino (-1), Bologna e Parma 32, Cagliari 31, Atalanta (-2) 30, Chievo 29, Genoa 26, Siena (-6), Palermo e Pescara 21.

Samuele Zaboi

Immagine da: www.legaseriea.it