Dietro la lavagna: come visto l'altro giorno (vedi articolo) nel campionato di Serie A terminato da poco ci sono stati alcuni giocatori che si sono segnalati per aver disputato un'ottima stagione, ma purtroppo allo stesso tempo altri hanno avuto un'annata piuttosto negativa. Ecco alcuni nomi che faranno meglio a dimenticare questo campionato, con l'augurio che l'anno prossimo riescano a finire nell'altra classifica.
Federico MARCHETTI (portiere – Lazio): doveva essere la stagione che l'avrebbe portato al secondo campionato del mondo consecutivo, dopo aver giocato due gare da titolare e una da subentrato nel 2010, invece le cattive prestazioni con la maglia della Lazio non solo l'hanno fatto uscire dalla lista di Prandelli, ma addirittura ha perso il posto a favore di Etrit Berisha. Diverse le papere stagionali, tra cui una comica contro il Parma nel girone di ritorno, anche in Europa League non è andata meglio visto che di fatto ha eliminato i suoi contro il Ludogorets sbagliando tantissimo nel match giocato in Bulgaria.
Paolo CASTELLINI (difensore – Sampdoria / Livorno): se il Livorno è retrocesso come ultimo subendo ben settantasette gol i demeriti della difesa non possono non essere sottolineati. L'esperto difensore arrivato nelle ultime ore della sessione estiva di mercato dalla Sampdoria (dopo aver disputato la prima giornata in blucerchiato contro la Juventus giocando pochissimi minuti e venendo espulso per un intervento piuttosto duro) non è mai riuscito ad aiutare la sua nuova squadra a evitare le tante imbarcate prese praticamente contro chiunque.
Luciano Fabián MONZÓN (difensore – Catania): arrivato con tante credenziali e la voglia di riprendersi dopo due stagioni negative non è riuscito a invertire il trend e, nonostante un paio di gol nelle ultime giornate, ha patito non poco l'approccio al campionato italiano, venendo spesso relegato in panchina con Cristiano Biraghi promosso titolare, e quando ha giocato spesso è stato tra i peggiori. Stavolta una delle tante scommesse argentine del presidente Pulvirenti non ha pagato.
Angelo Obinze OGBONNA (difensore – Juventus): come è possibile che un giocatore della squadra campione d'Italia con il record di punti e la miglior difesa possa essere nella lista dei flop undici della stagione? Semplice, il difensore di origini nigeriane, arrivato dal Torino per ben tredici milioni di euro, non si è ritagliato un ruolo importante nelle grazie di Antonio Conte, come da aspettative iniziali, ed è stato immediatamente relegato al ruolo di ultima riserva, venendo utilizzato solamente nei casi di estremo turnover senza grandissime prestazioni.
ANDERSON Luís de Abreu Oliveira (centrocampista – Fiorentina): flop totale in Premier League, fallimento completo anche in Italia. A gennaio la Fiorentina aveva necessità di aumentare la qualità della rosa a disposizione di Montella ma i nuovi innesti non hanno dato i frutti sperati. In particolare Andow, preso in prestito dal Manchester United, ha mostrato una forma fisica inaccettabile e una lentezza nei movimenti non certo tipica di un brasiliano, tanto che il suo allenatore nelle ultime giornate ha fatto capire di aver totalmente sbagliato valutazione su di lui. Tornerà in Inghilterra senza rimpianti.
Keisuke HONDA (centrocampista – Milan): forse l'acquisto più importante di tutto il mercato di gennaio, eppure il suo rendimento in campo è stato di gran lunga inferiore alle premesse e a come è stato accolto in casa Milan. Lunghissima la trattativa per portarlo in rossonero dal CSKA Mosca, brevissimo il periodo che è servito a Clarence Seedorf per accantonarlo, un gol praticamente all'esordio in Coppa Italia contro lo Spezia e uno a Marassi contro il Genoa sono troppo poco per chi è arrivato con l'etichetta di miglior giocatore asiatico. Potrà riscattarsi ai Mondiali.
Panagiotis TACHTSIDIS (centrocampista – Catania / Torino): in molti ritengono che uno dei momenti decisivi per far crollare il Catania dallo splendido ottavo posto del 2012-2013 all'onta della retrocessione in Serie B di questa stagione sia stato quando è andato in porto lo scambio alla pari con il Genoa fra Francesco Lodi e il poco dinamico centrocampista greco, già visto all'opera senza esaltare alla Roma. Risultato? Lodi è tornato alla base a gennaio e Tachtsidis è stato girato al Torino, dove ha fatto leggermente meglio ma non così tanto da rivitalizzare l'annata.
Saphir Sliti TAÏDER (centrocampista – Inter): richiesto espressamente da Walter Mazzarri, è stato prelevato in comproprietà dal Bologna per cinque milioni di euro più il prestito del giovane uruguayano Diego Laxalt. Esordio discreto contro la Juventus e gol la settimana dopo nello 0-7 contro il Sassuolo, poi più nulla. Scivolato tra le riserve a Natale per colpa di un rendimento non proprio esaltante, si è rivisto solo sporadicamente e mai con continuità, risultando di fatto un investimento sbagliato e inopportuno.
Ishak BELFODIL (attaccante – Inter / Livorno): dal punto di vista economico è stata l'operazione di mercato più assurda della stagione. In tanti hanno riso quando l'Inter ha ufficializzato l'acquisto della metà dell'algerino per circa sette milioni e mezzo di euro più il prestito di Antonio Cassano, e in effetti già leggendo le modalità del trasferimento si capiva quanto fosse scellerata la mossa di Marco Branca. Poi, in campo, è stato un disastro completo, titolare una volta a Cagliari in nerazzurro (divorandosi un gol da dentro l'area piccola nonostante due tentativi per ribadire in rete) e prestato al Livorno a gennaio, finendo anche qui per non combinare nulla tanto da terminare il campionato con la bellezza di zero gol. L'orribile stagione gli è costata i Mondiali, perché il CT dell'Algeria non l'ha convocato.
Rolando BIANCHI (attaccante – Bologna): da leader del Torino a uno dei principali responsabili del fallimento del Bologna il passo è breve. Arrivato in rossoblù per sostituire Alberto Gilardino ha subito avuto problemi a legare con la tifoseria, che spesso l'ha fischiato sonoramente. Tre soli gol e un'unica giornata di gloria, quella della doppietta al Napoli, per il resto tanti errori, un rigore sbagliato (in casa del Verona) e la panchina perché Pioli spesso gli ha preferito Robert Acquafresca, altro flop mai a segno in campionato.
Alessandro MATRI (attaccante – Milan / Fiorentina): si può riuscire a dare una pessima impressione all'interno dello stesso campionato con due squadre diverse? Alessandro Matri ha dimostrato di sì, perché né al Milan né tantomeno alla Fiorentina ha dimostrato di essere il bomber visto nella stagione 2010-2011. Tornato in rossonero, dove era cresciuto, ha segnato solamente un gol nella sconfitta per 3-2 a Parma, e a gennaio il Milan ha tentato di disfarsi dell'investimento da undici milioni di euro (più di quanto la Juve ha pagato Llorente e Tévez messi insieme…) prestandolo alla Fiorentina, dove ha esordito con doppietta al Catania ma di fatto si è fermato lì, perché nelle restanti quattordici partite ha segnato altrettanti gol sbagliandone molti di più. Massimo Cellino sta ancora ridendo per tutti i soldi che ha preso dalla Juventus nel gennaio 2011.
[Immagine presa da legaseriea.it]