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Nella prima giornata di ritorno la Juve pareggia a Parma e Lazio e Napoli si rifanno sotto. Bene l’Inter mentre perdono ancora Fiorentina e Roma. In coda male Siena, Palermo e Genoa. Nel posticipo pari a rete bianche tra Samp e Milan.

 

Bologna-Chievo 4-0: 13’ Kone, 44’ e 59’ Gilardino, 88’ Gabbiadini. Poker del Bologna che batte nettamente il Chievo nel primo anticipo della prima giornata di ritorno. Dopo i primi 5 minuti in cui è il Chievo a fare la partita il Bologna piano piano cresce cercando di rendersi pericoloso soprattutto su palle inattive sfruttando il piede di Diamanti. È proprio da un calcio d’angolo che i padroni di casa trovano il vantaggio: corner dalla sinistra di Diamanti, inserimento centrale di Kone che di testa porta in vantaggio i suoi al minuto 13. Il Chievo prova a scuotersi con conclusioni dalla distanza e palle inattive ma Agliardi, quando chiamato in causa, è sempre attento. Nel finale di tempo il Bologna trova il raddoppio: percussione centrale di Perez che serve Gilardino che a tu per tu con Sorrentino lo batte con delizioso tocco sotto. Nella ripresa il Bologna controlla e al minuto 59 chiude definitivamente il match trovando il gol ancora da palla inattiva: ancora un corner calciato da Diamanti dove il più lesto a raccoglie la palla è Gilardino che in caduta con il destro insacca per il 3-0. Per il Chievo da segnalare a 9’ dal termine un palo di Paloschi che ha cercato di emulare Gilardino cercando il gol con un tocco sotto. Nel finale del match Gabbiadini con un’azione personale segna il definitivo 4-0 battendo Sorrentino (questa dovrebbe essere la sua ultima presenza con la maglia veronese). Vittoria importante per il Bologna che sale a quota 21 punti ritrovando un po’ di ossigeno. Sconfitta pesante per il Chievo di Corini che non si deve preoccupare della classifica, ancora tranquilla, quanto possa essere impoverito da questo mercato (Sorrentino su tutti).

Inter-Pescara 2-0: 30’ Palacio, 54’ Guarin. Sotto gli occhi di Sneijder l’Inter torna alla vittoria con una prestazione convincente contro un Pescara troppo rinunciatario. L’Inter parte subito bene mostrando di voler condurre il gioco lasciandosi ispirare dal solito Cassano. I nerazzurri creano ma non concludono e di fatto per la prima metà del tempo Perin non è mai seriamente impegnato. Alla mezz’ora però si sblocca il risultato: palla in verticale di Chivu da metà campo, velo di Cassano per Palacio che in un fazzoletto si gira e angola dal limite dell’area battendo Perin per l’1-0. Il gol subito non scuote gli abruzzesi che non reagiscono e il primo tempo termina 1-0. Nella ripresa il Pescara prova ad essere più arrembante ma di fatto regala più spazi in contropiede all’Inter. In uno di questi Jonathan conclude di poco a lato mentre nel successivo i nerazzurri sfondano: Guarin riparte spaccando in due il campo, serve Jonathan che lancia Palacio che con una finta manda a sedere la difesa pescarese e serve Guarin che a porta sguarnita raddoppia. Dopo il raddoppio l’Inter cala il ritmo e amministra il vantaggio senza rischiare nulla e provando a colpire in contropiede ma senza riuscirci. La partita termina 2-0. L’Inter sale a quota 38 punti in classifica, recuperando 2 punti sulla Juventus e staccandosi dalla Fiorentina, in attesa che si concluda la vicenda Sneijder in un senso o nell’altro. Brutta partita per il Pescara, mai veramente in partita, che nonostante questa battuta d’arresto resta però fuori dalla zona retrocessione.

Torino-Siena 3-2: 5’ Brighi, 32’ Reginaldo (S), 38 Bianchi, 46’ Cerci, 75’ Paolucci (S). Partita spettacolare quella di pranzo che ha visto trionfare il Torino su un Siena mai domo. La partenza è subito del Torino che dopo 5’ è già avanti: discesa dalla destra di Cerci che serve D’Ambrosio che mette una palla rasoterra al centro dell’area per l’accorrente Brighi che realizza il più classico dei gol con un inserimento dalle retrovie. La partita non decolla nonostante il gol immediato granata. Il Siena prova a scuotersi, soprattutto su palla inattiva. Proprio da un calcio d’angolo arriva il pari con Reginaldo, che forse di braccio, devia in rete il cross di Rosina. Il Siena ci prova e il Torino sfrutta il contropiede e ferisce gli avversari: nel primo Bianchi, dimenticato dalla difesa, insacca di testa un cross di Birsa. Il terzo gol granata è l’emblema della ripartenza: prima Gillet salva in corner su Paci, poi sul successivo tiro dalla bandiera la difesa granata spazza lanciando di fatto Cerci che salta Pegolo e appoggia in rete. Nella ripresa la rima mezz’ora non riserva grandi emozioni con un Toro che controlla e rischia poco. Al 75’ l’episodio che cambia l’ultima fase dell’incontro: Cerci pigro si fa anticipare da Del Grosso che crossa in area per Reginaldo che di esterno serve splendidamente Paolucci che di piatto destro insacca per il 3-2. Nel finale il Siena ci crede ma trova sulla sua strada un ottimo Gillet ma all’89’ ha l’occasione migliore: Brighi atterra Della Rocca in area ed è rigore, dagli undici metri si presenta l’ex Rosina che calcia clamorosamente a lato regalando la vittoria al Torino. 3 punti pesantissimi per gli uomini di Ventura che nonostante le tantissime assenze vincono e salgono a 23 punti. Sempre più nera la situazione del Siena che con Iachini non trova la scossa e perde la sua sesta partita consecutiva. Il mercato dei bianconeri con le partenze di Calaiò, D’Agostino e forse Neto renderanno ancor più difficile questa salvezza impossibile.

Cagliari-Genoa 2-1: 48’ Pisano (G), 55’ Sau, 82’ Conti. Sotto una pioggia battente il Cagliari ritrova la vittoria alle spese del Genoa. Il primo tempo è equilibrato, complice un campo molto pesante causa il forte diluvio che si è abbattuto sull’Is Arenas. I portieri non vengono praticamente mai impegnati nel primo tempo che si conclude a reti bianche. Nella ripresa è invece tutta un’altra partita: passano solo 3’ e il Genoa trova in vantaggio con Pisano che di testa su calcio d’angolo batte tutti. La rete subita scuote il Cagliari che reagisce e si riversa in avanti. Al minuto 55 i sardi trovano il pareggio con Sau che scatta sul filo del fuorigioco e con il piatto destro batte Frey. Il Genoa è tramortito e non riesce a reagire ed è ancora il Cagliari a rendersi pericoloso con Sau ma questa volta l’estremo difensore genoano è attento. Al minuto 82 però gli isolani trovano il vantaggio con il capitano Conti che di testa insacca una punizione battuta dalla corsia di destra. La partita sembra chiusa dopo il rosso al genoano Seymour ma nel finale gli uomini di Del Neri trovano una clamorosa traversa con Kucka che sfiora il pareggio nel finale. Vittoria che smuove la classifica del Cagliari che sale a quota 19 in classifica superando proprio il Genoa e uscendo dalla zona retrocessione. Sconfitta pesante per il Genoa che si ritrova ora al terz’ultimo posto. La squadra di Del Neri è apparsa poco propositiva in attesa di capire cosa possa portare a Genova, sponda rossoblù, questo mercato di riparazione.

Catania-Roma 1-0: 61’ Gomez. Partita vivace e spettacolare che regala la vittoria ai siciliani confermando che Catania per la Roma è un campo maledetto con due sole vittorie in Serie A (una era però sul neutro di Lecce mentre l’altra risale agli anni ’70). Le squadre si affrontano a viso aperto ed entrambe cercano il gol. Per i catanesi l’uomo più pericoloso è Gomez che con le sue incursioni e i suoi tiri dalla distanza ma non inquadra bene lo specchio della porta giallorossa. Per gli uomini di Zeman l’uomo più pericoloso è Destro che sciupa diverse occasioni con imprecisione anche se la palla più ghiotta capita sui piedi di Bradley che da due passi calcia alto da pochi passi una ribattuta di Andujar. Nella ripresa il ritmo giallorosso cala e il Catania sale di livello fino a sbloccare il risultato al 61’: Bergessio dalla trequarti serve Gomez che scatta sul filo del fuorigioco e con un tocco morbido di sinistro supera Goicoechea in uscita per l’1-0. La Roma tenta a reagire a trovare il gol soprattutto cercando di sfruttare le palle inattive ma senza trovare il pareggio. La Roma orfana di Totti perde la seconda partita consecutiva vedendosi allontanare la zona Champions e la prossima giornata ci sarà il big match contro l’Inter all’Olimpico. Il Catania si conferma squadra difficilissima da affrontare tra le mura amiche e con questa vittoria sale a quota 29 in classifica mostrando che per questa squadra l’obiettivo Europa non è più così proibitivo.

Lazio-Atalanta 2-0: 67’ Floccari, 77’ Brivio (autogol). La Lazio vince tra le polemiche e si porta a 3 punti dalla Juventus riaprendo il discorso scudetto per un campionato che sembrava già chiuso. Il primo tempo è però di segno atalantino che gioca meglio della Lazio impedendole di fare le sue solite manovre. La squadra di Colantuono è padrona del campo e cerca di colpire i biancocelesti in contropiede ma Marchetti non è mai chiamato a grandissimi interventi. Nella ripresa la Lazio cambia faccia e inizia a mostrare il suo gioco iniziando ad impensierire la retroguardia bergamasca fino a trovare il discutessimo gol del vantaggio al minuto 67’: Radu scende dalla sinistra e crossa in mezzo, Brivio devia sulla traversa, la palla sbatte sul braccio di Floccari che poi insacca. Si scatenano le proteste dei nerazzurri ma per l’arbitro il gol è valido e si resta sull’1-0. Il gol subito in quel modo fa perdere la testa all’Atalanta che non riesce più ad entrare in partita e si innervosisce. Passano solo 10 minuti e arriva il raddoppio laziale: cross di Mauri in area che Brivio devia accidentalmente nella propria porta per il raddoppio della Lazio. Nel finale espulso Carmona per l’Atalanta e traversa di Hernanes su punizione ma il match termina 2-0. La Lazio vince e si porta a -3 dalla Juventus legittimando ulteriormente il secondo posto mentre per l’Atalanta battuta d’arresto che lascia i bergamaschi fermi a 22 punti, nella pancia della classifica.

Napoli-Palermo 3-0: 30’ Maggio, 34’ Inler, 72’ Insigne. Vince il Napoli e resta al terzo posto in solitario a soli 5 punti dalla vetta. La partita però si rivela difficile per i partenopei che soffrono nella prima mezz’ora un Palermo ben messo in campo da Gasperini che va diverse volte vicino al vantaggio con Brienza ma senza riuscire a trovare il gol. Al 30’ però passa il Napoli: sugli sviluppi di un calcio d’angolo Hamsik vince un rimpallo e crossa per Maggio che dimenticato dalla difesa di testa porta in vantaggio i suoi. Passano soli 4’ e gli uomini di Mazzarri raddoppiano con Inler che si inserisce centralmente e dal limite dell’area con il sinistro batte un non perfetto Ujkani. Nella ripresa l’ingresso di Miccoli non dà ai suoi la scossa sperata e nel secondo tempo un Napoli ben messo in campo gestisce il doppio vantaggio sfiorando la terza rete con Cavani fino a trovarla al minuto 72: Inler caparbio discende sulla fascia destra e mette la palla in metto per l’accorrente Insigne che con il destro di prima intenzione calcia potente battendo un incolpevole Ujkani fissando il risultato sul 3-0 definitivo. La vittoria porta il Napoli a 40 punti (senza la penalizzazione sarebbe a 42 punti con la Lazio) restando al terzo posto e non reinserendosi nella corsa scudetto approfittando del mezzo passo falso della Juventus. Per il Palermo la situazione si fa sempre più complicata restando fermo al penultimo posta a quota 15 punti. Ora bisognerà capire se Zamparini darà ancora fiducia a Gasperini e cosa acquisterà per il suo Palermo.

Parma-Juventus 1-1: 52’ Biabiany (autogol), 77’ Sansone (P). La Juventus non riesce a riscattare pienamente la sconfitta subita in casa contro la Sampdoria e regala ancora punti alle dirette inseguitrici. La partenza degli uomini di Conte è però buona rendendosi pericolosi in diverse occasioni. Pirlo prima ci prova su punizione ma Mirante si supera. L’estremo difensore gialloblù è attento in uscita anche su Quagliarella che si era liberato in solitario al limite dell’area. Il Parma dal canto suo non sta a guardare e con il suo gioco sulle fasce e una volontà da vendere mette spesso in difficoltà la retroguardia bianconera, complice anche un Buffon non sempre sicuro e attento. Il primo tempo resta inchiodato però sullo 0-0. Nella ripresa il risultato si sblocca su palla inattiva: al 52’ un punizione di Pirlo è deviata da Biabiany in rete per un incolpevole Mirante (resta ancora da capire a chi assegnare il gol). Il Parma però resta in partita e anche se la Juve sfiora il raddoppio e gli uomini di Donadoni sono abili a colpire in contropiede: velo di Vucinic intercettato a metà campo da Paletta che intercetta e lancia Sansone che infila Caceres e batte Buffon. È il minuto 77 ed è l’1-1. Nel finale la Juventus cerca il raddoppio ma senza successo. La Juve raccoglie un punto nelle ultime due gare e riapre di fatto il campionato mostrando ancora una volta quanto manchi un vero finalizzatore in attacco. Il Parma conferma la sua imbattibilità casalinga respingendo anche i campioni d’Italia e portandosi a quota 30 punti insieme all’Udinese e per Ghirardi e i tifosi gialloblù è lecito sognare un ambizioso posto in Europa.

Udinese-Fiorentina 3-1: 20’ Brkic (autogol), 47’ rig. e 66’ Di Natale (U), 67’ Muriel (U). Cade ancora la Fiorentina dopo la sconfitta casalinga contro il Pescara e si stacca dall’Inter che ora va a più 3 punti dai viola. Su un campo pesante la Fiorentina cerca di esprimere il suo solito possesso palla mentre i friulani cercano di sfruttare le ripartenze dei suoi attaccanti. Il vantaggio arriva da parte degli uomini di Montella al minuto 20’: da calcio piazzato di Borja Valero Rodriguez anticipa tutti e colpisce la traversa, la palla poi sbatte su Brikic che sfortunatamente insacca nella propria rete (il portiere poi dovrà uscire in quanto si romperà un dito). Gli uomini di Guidolin non demordono e nel recupero del primo tempo trovano un discussa rete del pareggio: palla in area viola che giunge a Domizzi in fuorigioco non ravvisato, il difensore bianconero viene steso da Borja Valero ed è calcio di rigore; sul dischetto si presenta Di Natale che con freddezza spiazza Neto e realizza l’1-1. Nella ripresa la partita si decide praticamente in 60 secondi. Al minuto 66 Di Natale scatta sul filo del fuorigioco e a tu per tu con Neto calcia con il destro in diagonale e realizza la rete del sorpasso. Neanche un minuto dopo e l’Udinese chiude l’incontro: Muriel calcia dalla distanza e Neto si lascia sfuggire un pallone semplicissimo regalando la terza rete ai bianconeri. Finisce 3-1 per l’Udinese che con questa vittoria sale a quota 30 punti. Il vero acquisto di questo mercato invernale per i friulani è senza dubbio Muriel che sta confermando quanto di buono mostrato a Lecce e ribadendo che potrebbe diventare un fuoriclasse. Seconda sconfitta consecutiva per la Fiorentina che vede allontanarsi il treno delle prime in classifica e con esse la zona Champions. Nell’attesa del ritorno in campo di Giuseppe Rossi ora la Fiorentina deve decidere su quale portiere puntare e ritrovare al più presto i molti uomini assenti quest’oggi.

Sampdoria-Milan 0-0: L’unico 0-0 di giornata è quello del posticipo tra Sam e Milan. Partita caratterizzata da brevi fiammate che hanno infiammato un match equilibrato. I primi minuti dell’incontro sono tutti doriani che con conclusioni da fuori di De Silvestri e di Eder impegnano Abbiati che sempre attento devia in corner le conclusioni dei padroni di casa. Dopo i primi minuti ad altissima intesità da parte degli uomini di Delio Rossi il Milan prende le misure e non rischia più in modo eccessivo ma non riesce a rendersi pericoloso creando solo conclusioni dalla distanza, la maggior parte delle quali imprecise. A inizio ripresa il Milan è più deciso e pericoloso guidato dal giovane Niang che entra in gara e si rende pericoloso con una conclusione che chiama Romero ad una grande deviazione in calcio d’angolo. La partita poi subisce un’improvvisa fiammata tra il 16’ e il 18’ con tre grandi occasioni: prima Boateng calcia a botta sicura da posizione defilata a porta semi sguarnita ma Romero recupera e in tuffo smanaccia salvando la Samp; nel contropiede successivo Estigarribia chiama Abbiati ad un intervento altrettanto difficile. Passa un solo minuto e Mexes sbaglia un disimpegno regalando la palla a Icardi che a tu per tu con Abbiati angola troppo e calcia a lato. Nel finale più Milan che Samp, ma i rossoneri creano solo un colpo di testa di Mexes centrale e facile per Romero. Termina 0-0. Nel Milan male Boateng e anche El Shaarawy quest’oggi; con questo pareggio i rossoneri salgono a quota 31, il terzo posto si allontana e non riesce a superare la Roma mostrando di peccare ancora di poca continuità. Pareggio importante che la Samp che in due giornate raccoglie 4 punti contro Juventus e Milan e pare che la cura Delio Rossi inizi a dare i suoi frutti.

Classifica Serie A 20^ Giornata:

Juventus 45, Lazio 42, Napoli (-2) 40, Inter 38, Fiorentina 35, Roma 32, Milan 31, Udinese e Parma 30, Catania 29, Chievo 24, Torino (-1) 23, Atalanta (-2) 22, Bologna e Sampdoria (-1) 21, Pescara 20, Cagliari 19, Genoa 17, Palermo 15, Siena (-6) 11.

Samuele Zaboi

Immagine da: www.legaseriea.it