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Ritorna la Serie A e si conclude il girone di andata con le sconfitte di Juventus, Inter e Fiorentina mentre vincono Lazio e Milan. Il posticipo tra Napoli e Roma va ai partenopei con un super Cavani. In coda torna a vincere il Genoa.

 

Catania-Torino 0-0: Termina in parità la prima partita di questo 2013 valida per l’ultima giornata di andata. Il Catania prosegue la triste tradizione che non la vuole mai vittoriosa nell’ultimo incontro al giro di boa, anche se le occasioni non gli siano mancate. L’inizio del match è equilibrato, i siciliani provano a fare il loro gioco passando per Lodi che viene puntualmente bloccato dalle mosse strategiche di Ventura. Ed è proprio il numero dieci catanese a dare una svolta al match: è il 13’ quando Meggiorni commette fallo su Lodi, il centrocampista reagisce e si becca il meritato rosso lasciando i suoi in inferiorità numerica (forse Lodi è apparso nervoso per le voci che vogliono vicino all’Inter e per il fatto che il Catania non se ne vuole privare). Maran è bravo e correggere la squadra che non l’uomo in mano e trova addirittura la clamorosa occasione per il sorpasso: è il 23’ quando Vives atterra Izco, per l’arbitro è rigore, sul dischetto si presenta Bergessio che calcia clamorosamente sulla traversa lasciando il risultato in parità. Nel finale di tempo spinge ancora il Catania ma senza trovare il gol. Nella ripresa meglio il Torino che prova a sfruttare l’uomo in più ma prima Cerci e Verdi poi non trovano la via del gol. Per il Catania una doppia occasione con Gomez e Castro. Il finale di gara regala un'altra espulsione, questa volta a Maran, cacciato per proteste. Un pari che lascia ad entrambe le squadre l’amaro in bocca: il Catania per non aver sfruttato la ghiotta occasione del rigore, il Torino invece per non aver usufruito per quasi tutta la partita di un uomo in più. La classifica cambia poco per queste due squadre, nell’attesa di capire cosa possa portare (sponda granata) o togliere (sponda catanese) questo mercato invernale.

Lazio-Cagliari 2-1: 62’ Sau (C), 79’ Konko, 86’ Candreva rig. Anticipo spettacolare tra Lazio e Cagliari che vede i biancocelesti uscire vittoriosi e conservare il secondo posto. Il primo tempo regala subito emozioni e almeno due nitide palle gol, una per parte: per i sardi Nainggolan si trova a tu per tu con Marchetti dopo un’ottima azione in contropiede dei suoi ma calcia contro il portiere biancoceleste; per i padroni di casa Klose, lanciato a rete, dribbla Agazzi ma a porta sguarnita angola troppo e la sua conclusione si spegne sul fondo. Entrambe le squadre sono ben messe in campo e giocano a viso aperto per cercare di portare a casa la vittoria. Nella ripresa i primi a rendersi pericolosi sono i laziali che con Klose su calcio d’angolo colpiscono un palo netto e clamoroso. Il risultato viene sbloccato però dagli ospiti al minuto 62: Sau dal limite dell’area si smarca per liberare il destro e calcia incrociato dove Marchetti non può arrivare ed è il vantaggio cagliaritano. Il Cagliari però proprio come contro la Juve sciupa il vantaggio e si fa rimontare, tutto in 7’: al minuto 79’ la Lazio trova il pari con Konko che da pochi passi insacca una sponda di Biava su calcio d’angolo; passano pochi minuti ed ecco l’episodio che decide il match. Klose viene lanciato a rete, calcia in pallonetto scavalcando Agazzi che in uscita non può far altro che andare addosso al tedesco, la palla calciata dall’attaccante laziale termina alta e allora Orsato fischia calcia di rigore. Per i sardi oltre al danno anche la beffa, infatti Agazzi era stato ammonito pochi istanti prima per perdita di tempo e con il secondo giallo lascia anzitempo il terreno di gioco. La decisione del giudice di gara scatena le proteste degli isolani che termineranno la partita in 9 per l’espulsione di Cossu. Dal dischetto si presenta Candreva e batte il subentrato Avramov che può solo intercettare. È il gol del sorpasso e della definitiva vittoria biancoceleste. La Lazio vince e conserva il secondo posto portandosi a 5 punti dalla Juventus mentre il Cagliari sciupa l’ennesimo vantaggio (ancora una volta ottenuto con merito) mostrando pericolosi segni di nervosismo e vedendo ora la sua posizione di classifica farsi decisamente preoccupante.

Udinese-Inter 3-0: 64’ e 79’ Di Natale, 75’ Muriel. Partita dalle due facce che vede l’Udinese uscire vittoriosa dalla partita di mezzogiorno contro una Inter troppo sprecona che subisce comunque un passivo troppo pesante. La prima ora di gioco è tutta di marca nerazzurra che spreca l’inverosimile, soprattutto con Palacio e Jonathan con quest’ultimo che da due passi fallisce clamorosamente calciando a lato. Per l’Udinese resta una punizione di Di Natale che si stampa sulla traversa. I troppi errori dell’Inter vengono però puniti: al 64’ Lazzari lancia Di Natale che si brucia Cambiasso e batte Handanovic: è l’1-0. Passano pochi minuti e Muriel salta di netto Juan che lo stende, secondo giallo per lui e Inter in dieci. A questo punto i friulani dilagano nelle ripartenze e con i tagli alle spalle dell’inedita difesa interista e prima con Muriel trovano il raddoppio e al 79’ chiudono con Di Natale che insacca in scivolata un cross di Pasquale. Sconfitta pesante per l’Inter che dopo la vittoria a Torino contro la Juve non riesce più a vincere. Il mercato deve fare chiarezza, Sneijder su tutti, e Stramaccioni deve ritrovare concretezza nel suo attacco per ritrovare punti pesanti. Ora i nerazzurri sono stati scavalcati dal Napoli al terzo posto in classifica e servirà una scossa per rimettersi immediatamente in carreggiata. Vittoria importante per l’Udinese che sale in classifica a quota 27 potendo iniziare a sognare un piazzamento in Europa, grazie anche ad un fuoriclasse come Muriel che ancora non è al pieno della condizione.

Chievo-Atalanta 1-0: 37’ Cofie. Vince di misura il Chievo soffrendo un’ottima Atalanta che però non porta a casa nemmeno un punto. La partenza è tutta bergamasca con Raimondi che va vicino al gol ma da due passi calcia addosso a Sorrentino. Il vantaggio è però dei veneti con Cofie che di destro al volo con potenza calcia in rete un cross dalla sinistra e batte Consigli. A questo punto la reazione dell’Atalanta e veramente veemente. Bonaventura trascinatore dei suoi ispira l’attacco bergamasco ma prima De Luca, poi lo stesso Bonaventura non trovano il gol del pari. L’assedio finale dei nerazzurri non porta al pareggio meritato complice anche un eccellente Sorrentino (si parla di un possibile trasferimento per lui a Milano, sponda Inter). Finisce 1-0 per il Chievo che con questa vittoria sale a quota 24 punti scavalcando proprio l’Atalanta. Buona partita per gli uomini di Colantuono che però non raccolgono punti ma la consapevolezza che giocando come oggi, con un pizzico di concretezza in più, la salvezza non sarà un problema. Chievo mai spettacolare ma sempre concreto, soprattutto sotto la guida Corini, che raccoglie punti mostrando la sua solidità difensiva e l’ottima quadratura generale. La salvezza, dopo i primi mesi molto difficile, al termine del girone di andata appare meno complicata.

Fiorentina-Pescara 0-2: 57’ Jonathas, 91’ Celik. Clamorosa sconfitta casalinga sotto gli occhi del nuovo arrivato Rossi  per la Fiorentina che non approfitta della sconfitta dell’Inter e non trova il sorpasso ai danni dei nerazzurri. La squadra di Montella parte fortissimo e domina la partita per la prima ora di gioco ma trova sulla sua strada un Perin strepitoso che conferma ancora una volta di essere forse il miglior giovane portiere in circolazione. Prima i viola vanno vicini al gol con Toni che a tu per tu con Perin, calcia angolato ma l’estremo difensore abruzzese è attento. La seconda occasione è con Tomovic che su calcio piazzato si smarca benissimo, colpisce di testa a colpo sicuro, ma la sua conclusione è centrale e Perin devia. Ancora su punizione è la Fiorentina ad andare vicino al gol: questa volta con Aquilani che angola benissimo di testo ma i riflessi del giovane portiere salvano ancora i suoi. Nella ripresa però a improvvisamente a passare in vantaggio è il Pescara: è il minuto 57 quando Weiss crossa dalla sinistra per Jonathas che di testa angola e batte Neto. La Fiorentina prova a scuotersi e cerca ancora con ancor più maggior veemenza la via del gol ma nel finale è ancora il Pescara a passaare: Roncaglia sbaglia il controllo sulla trequarti difensiva e regala palla a Celik che si invola in solitario verso Neto e lo batte con un colpo preciso per il definitivo 2-0. Brutta battuta d’arresto per la Fiorentina che resta ferma a 35 punti con l’Inter e ora la attende una dura trasferta a Udine. Vittoria preziosissima per il Pescara che sale a 20 punti staccandosi dalla zona retrocessione. Ora gli abruzzesi dovranno preparare un’altra partita molto difficile: la prossima giornata saranno impegnati a San Siro contro l’Inter.

Genoa-Bologna 2-0: 57’ e 73’ Borriello. Torna alla vittoria casalinga il Genoa grazie a una doppietta del redivivo Borriello che regala 3 punti preziosissimi ai suoi. La partita è sempre stata sin dall’inizio in mano della squadra di Del Neri che lascia in panchina il nuovo arrivato Floro Flores. Il Genoa si affida a Vargas e alla coppia Immobile-Borriello per cercare la via del gol, ma durante il primo tempo le vere occasioni sono poche. Nella ripresa invece i genoani attaccano con più insistenza e cattiveria. I padroni di casa trovano il meritato vantaggio al minuto 57: Borriello scambia con Immobile che restituisce il pallone al suo compagno di reparto che di sinistro batte Agliardi in uscita per il vantaggio genoano. Il gol subito non dà la scossa ai bolognesi che non riescono a reagire e finiscono addirittura con il subire il gol del raddoppio: è il 73’ quando Borriello riceve palla sulla trequarti da Antonelli, il suo controllo non è dei migliori ma riesce a calciare con il destro angolando quel tanto che serve per realizzare il 2-0 definitivo. Nel finale Seymour sciupa il terzo gol e il Bologna termina in 10 per il rosso a Guarente. Vittoria preziosa per i genoani che escono dalla zona retrocessione salendo in quart’ultima posizione. Il Bologna invece resta fermo a 18 punti e vede avvicinarsi proprio i genoani, ora a solo una lunghezza di distanza.

Juventus-Sampdoria 1-2: 24’ Giovinco rig., 52’ e 68’ Icardi (S). Clamorosa vittoria della Sampdoria in casa della Juventus che perde una partita incredibile. La partenza dei padroni di casa è delle migliori però e dopo 24 minuti trovano l’occasione del vantaggio. Inserimento centrale di Marchisio che viene atterrato in area ed è rigore netto, sul dischetto si presenta Giovinco che calcia angolato, Romero intercetta ma è battuto per il vantaggio bianconero. Passano pochi minuti e la Sampdoria resta in dieci uomini per il rosso a Berardi per doppia ammonizione. La partita per la Juventus sembra tutta in discesa ma gli uomini di Conte non riescono a chiudere il match e nella ripresa accade l’incredibile: è il minuto 52 e Icardi viene lanciato in contropiede e calcia angolato di destro, Buffon non blocca e la palla lentamente si insacca in rete per il pareggio doriano. Passano 16’ minuti ed è ancora la Samp a passare: ancora una volta in contropiede gli uomini di Delio Rossi colpiscono la Juve, Obiang serve Icardi che entra in area e da posizione angolata calcia forte sul primo palo battendo Buffon. La Juve si scuote e cerca il pareggio, soprattutto con Vucinic. Il montenegrino prima colpisce una traversa piena di destra dall’interno dell’area poi da pochi passi manda clamorosamente a lato con il sinistro in scivolata. La Juve perde una partita incredibile e ora vede la Lazio avvicinarsi a 5 punti. Vittoria che vale oro per Delio Rossi che con questa impresa sale a 20 punti in classifica, lontano 4 punti dalla zona calda della retrocessione.

Milan-Siena 2-1: 67’ Bojan, 80’ Pazzini rig, 87’ Paolucci (S). Il Milan reagisce alla brutta sconfitta subita prima di Natale contro la Roma. La partenza dei rossoneri è buona e controllano la partita anche se la squadra di Allegri va vicino al vantaggio, soprattutto con El Shaarawy, ma senza riuscire a sbloccare il risultato. Nella ripresa i rossoneri cercano con insistenza il vantaggio ma a rendersi pericolosi sono i toscani con Rosina che sfiora il vantaggio e da due passi si fa parare la conclusione da Abbiati. Al 67’ però passa il Milan trovando il giusto vantaggio: cross dalla destra di Boateng per Bojan che di testa sul primo palo anticipa tutti e batte Pegolo sbloccando il risultato. Passano poco più di dieci minuti e Pazzini viene atterrato in area e per l’arbitro è rigore, dal dischetto si presenta lo stesso Pazzini che spiazza il portiere toscano e realizza la rete del 2-0. Il Siena però non si dà per vinto e cerca comunque il gol: lo trova con Paolucci a 3’ dal termine che di testa angola un cross di Angelo e batte Abbiati che non può arrivare. È timido l’assedio finale dei toscani e la partita termina 2-1 per i rossoneri. Vittoria che rilancia il Milan a ridosso dell’Europa anche se non ha superato ancora nessuna squadra di quelle che la precedono ma ora il terzo posto dista solo 5 lunghezze. Il cambio di panchina non ha dato la scossa sperata al Siena che resta ancora fermo all’ultimo posto in classifica a 11 punti e la salvezza ora si allontana a sei punti.

Parma-Palermo 2-1: 62’ Belfodil, 85’ Budan (Pal), 92’ Amauri. Vittoria all’ultimo respiro per la squadra di Donadoni che ha ragione di buon Palermo solo a tempo scaduto. Il primo tempo è quasi interamente di stampo rosanero: gli ospiti trascinati dal loro capitano odierno, lo sloveno Ilicic, provano a passare in vantaggio ma un attento Mirante respinge ogni tentativo siciliano. Nella ripresa Donadoni prova a scuotere la squadra con i cambi e sono proprio i padroni di casa a portarsi in vantaggio: corner dalla sinistra che pesca sul secondo palo Belfodil che in spaccata, troppo solo, porta in vantaggio i suoi. Il Palermo reagisce ad uno svantaggio immeritato e trova il pari a 5’ dal termine con Budan, dato per partente con destinazione Pescara. L’attaccante rosanero è abile a sfruttare un cross dalla destra e a battere Mirante. Il Palermo dopo aver agguantato il pari va vicino al clamoroso sorpasso con Brienza che si trova solo davanti al portiere emiliano ma calcia incredibilmente a lato. In pieno recupero arriva la beffa per la squadra di Gasperini: cross per Amauri che da poco dentro l’area stoppa la palla di petto e con il sinistro in girata calcia in porta, il tiro è tutt’altro che irresistibile ma Benussi compie la frittata e regala il definitivo vantaggio al Parma. Con questa vittoria gli uomini di Donadoni si portano a 29 punti, restano a -1 dal Milan e respirando profumo di Europa. Brutta sconfitta che il Palermo che ha evidenziato tutti i suoi limiti soprattutto nel reparto offensivo. Il mercato invernale servirà per rinforzare questa rosa che è ancora ferma al penultimo posto in classifica con 15 punti.

Napoli-Roma 4-1: 4’, 48’ e 70’ Cavani, 72’ Osvaldo (R), 90’ Maggio. Strepitosa vittoria del Napoli di Mazzarri che batte la Roma di Zeman con un rotondo 4-1. La partenza dei padroni di casa è delle migliori: passano solo 4 minuti e il Napoli è già in vantaggio con Cavani che imbucato splendidamente da Pandev batte Goicoechea in uscita per il vantaggio napoletano. La Roma fatica a reagire al colpo subito e il Napoli controlla il gioco per tutta la metà del primo tempo ma senza riuscire ad impensierire seriamente la difesa capitolina. Nel finale di tempo la squadra di Zeman cresce e ha un’occasione con Destro che a tu per tu con De Sanctis si allunga in scivolata er colpire il pallone ma calcia addosso al portiere napoletano. La Roma insiste e ci prova ancora con Destro e Pjanic ma De Sanctis è ancora attento. L’inizio della ripresa è praticamente la fotocopia di quello del primo tempo: passano solo 3’ e Cavani raddoppia raccogliendo una rimpallo al centro dell’area di rigore e colpendo sporco in girata superando Goicoechea. La Roma reagisce e a metà della ripresa ha forse l’occasione più ghiotta della gara: Osvaldo di forza supera Britos ma il suo tiro viene respinto dal portiere napoletano che si supera sulla ribattuta successiva di Lamela, poi la palla giunge a Bradley che calcia clamorosamente a lato. Il Napoli invece è cinico e al 70’ trova il terzo gol ancora con Cavani che su un corner di Pandev insacca di testa. La reazione della Roma questa volta è imminente e dopo 120’’ trova il gol con Osvaldo (forse tardivo il suo ingresso al posto di un Destro evanescente) imbeccato da Pjanic. Lo stesso bosniaco poco dopo però si fa espellere facendo svanire di fatto le possibilità di rimonta giallorossa. La Roma riesce però a costruire due occasioni con Bradley che di testa cerca per due volte la rete ma senza successo. Nel finale in contropiede arriva il definitivo 4-1 di Maggio. Vittoria che rilancia il Napoli che agguanta il terzo posto e in una sola giornata supera Inter e Fiorentina e con un Cavani così si può pensare in grande mentre per la Roma un passo indietro forse causa la lunga trasferta americana e vede allontanarsi la zona Champions League.

Classifica Serie A 19^ Giornata:

Juventus 44, Lazio 39, Napoli (-2) 37, Inter e Fiorentina 35, Roma 32, Milan 30, Parma 29, Udinese 27, Catania 26, Chievo 24, Atalanta (-2) 22, Torino (-1), Sampdoria (-1) e Pescara 20, Bologna 18, Genoa 17, Cagliari 16, Palermo 15, Siena (-6) 11.

Samuele Zaboi

immagine da: www.legaseriea.it