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Perde ancora la Juventus contro il Milan ma ne approfitta solo in Napoli vittorioso a Cagliari. L’Inter cade a Parma mentre la Fiorentina pareggia contro il Torino. Terzetto di squadre in coda alla classifica.

 

Palermo-Catania 3-1: 10’ Miccoli, 49’ e 60’ Ilicic, 70’ Lodi (C). Il derby siciliano va ai rosanero che in casa battono e con pieno merito il Catania per 3-1. Mattatori della serata Miccoli e soprattutto Ilicic, autore della miglior prestazione della stagione. Parte subito bene la squadra di Gasperini e dopo soli 10 minuti trova il vantaggio con il suo capitano: una palla di Brienza a rasoterra giunge a Miccoli al limite dell’area (complice il mancato intervento di Spolli) che lascia partire un destro micidiale che si infila sotto la traversa dove Andujar non può far nulla. Il Palermo trovato il vantaggio continua ad esprimere il suo gioco favorito da un Ilicic inspirato e dalla velocità di Miccoli. Durante il primo tempo l’unica occasione è di stampo catanese che con Lodi cerca il pari su punizione ma Benussi è attento e devia in corner. Nella ripresa il Palermo parte benissimo e dopo 15 minuti chiude il match: prima con Ilicic con un tiro dal limite con il destro e poi ancora con lo sloveno che conclude con il mancino un’azione personale di 50 metri. Il gol di Lodi su punizione (esecuzione perfetta) è l’unico sussulto del Catania che dopo il gol prova a riprendere la partita senza mai essere veramente pericoloso. Il Palermo reagisce dopo la brutta sconfitta con il Bologna e anche grazie al 100esimo gol in A di Miccoli vince questo derby che oltre a 3 punti da molto morale. Il Catania conferma il suo mal di trasferta e come si trasformi incredibilmente (in negativo) nelle partite lontano dal Massimino.

Atalanta-Genoa 0-1: 39’ Bertolacci. Trova i suoi primi punti il Genoa del Del Neri e sono punti pesanti. Questa vittoria allontana i rossoblù dall’ultimo in classifica. Il primo tempo è equilibrato, le due squadra sono ben messe in campo e le occasioni sono poche fino al minuto 39 quando il match prende una svolta decisiva: un cross dalla destra rinviato male da Manfedrini fa terminare la palla a Bertolacci che di prima, con il sinistro, batte Consigli e porta in vantaggio i suoi. D’ora in poi la partita la farà l’Atalanta che nel primo tempo si vede negato un rigore evidente per un fallo di Sampirisi su Bonaventura  e anche un gol annullato a Moralez per un fuorigioco molto dubbio. Nella ripresa è un monologo atalantino: la squadra di Colantuono sfiora più volte il pareggio ma trova sulla sua strada uno straordinario Frey sempre attento e reattivo (decisamente il migliore in campo). L’assedio dell’Atalanta non porta al pareggio non riuscendo nemmeno a sfruttare la superiorità numerica nel finale per l’espulsione di Moretti. Primi punti per Del Neri che risolleva il suo Genoa e la prossima giornata avrà a Marassi una sfida cruciale contro il Chievo. Sconfitta per l’Atalanta ma ha mostrato di essere in condizione e di giocare un ottimo calcio restando nella zona tranquilla della classifica.

Chievo-Siena 0-0: Finisce a reti bianche lo scontro salvezza tra Chievo e Siena. Il primo tempo è di stampo toscano che va diverse volte vicino al vantaggio con il suo attaccante Calaiò. Tutte le occasioni sono con dei colpi di testa ma nessuna di queste riesce a superare Sorrentino. Il primo tempo finisce con un Chievo praticamente non pervenuto. Nella ripresa la squadra di Corini scende in campo con un piglio differente e fa la partita sfiorando il gol per un cross deviato che finisce sulla traversa. Le azioni pericolose dei veronesi arrivano tutte da palle inattive ma a parte quella menzionata Pegolo non è mai chiamato ad interventi seri. Nel finale Chievo in 10 uomini per una doppia ammonizione (eccessiva la seconda per simulazione)ai danni di Samassa, ma il risultato non cambia. Chievo e Siena non si fanno male e rimangono nella zona calda per la retrocessione.

Pescara-Roma 0-1: 5’ Destro. Zeman torna a Pescara e trova la seconda vittoria consecutiva senza subire reti. Il risultato si sblocca dopo soli 5 minuti con Destro che raccoglie una respinta non impeccabile di Perin su una punizione calciata da Totti. La Roma continua ad esprimere il suo gioco sfiorando più volte il raddoppio, ma Perin e la poca precisione degli attaccanti sotto porta lasciano il risultato invariato alla fine del primo tempo con un Pescara che non riesce mai a rendersi pericoloso. Nella ripresa l’orgoglio degli abruzzesi e l’ingresso di Weiss ridanno un po’ di vitalità alla squadra di casa ma è sempre la Roma ad andare vicino a trovare nuovamente il gol. Gli uomini di Zeman non trovano il raddoppio e nel finale rischiano di subire il pari quando a pochi minuti dalla fine quando il Pescara trova la sua migliore occasione ma Piris e Castan si oppongono, facendo sì che il risultato rimanga invariato. Il Pescara perde nuovamente scivolando all’ultimo posto in classifica mentre continua a preoccupare il dato offensivo: troppe poche occasioni da gol e troppo pochi gol. La Roma vince e si mantiene a 3 punti dalla zona Europa presidiata dalla Lazio.

Sampdoria-Bologna 1-0: 61’ Poli. Partita vivace e ricca di emozioni si da subito quella di Marassi. Passano soli 5 minuti e il Bologna si trova subito in inferiorità numerica causa un’espulsione di Morleo che ferma da ultimo uomo Icardi mentre si stava lanciando in solitaria verso la porta difesa da Agliardi. L’espulsione sembrerebbe poter spianare la strada ai doriani ma il Bologna non sembra risentire dell’uomo in meno: la squadra di Pioli è ben messa in campo e riparte veloce in contropiede. Gli uomini di Ferrara invece faticano a sfondare e si limitano ad un prolungato possesso palla senza riuscire a trovare la via per sfondare. Nella ripresa i doriani partono con il piede sull’acceleratore e sfiorano due volte il vantaggio con due colpi di testa su due punizione ma un Agliardi dai riflessi felini si oppone prima su Gastaldello poi su Costa. L’ingresso di Eder a inizio ripresa sveglia la Samp che al 61’ sfonda con Poli al secondo gol consecutivo: uno scambio rapido al limite dell’area smarca il giovane italiano che di destro batte l’estremo difensore felsineo (inutile il tentativo di trattenuta di Motta). Il Bologna non demorde però e cerca con insistenza il pareggio ma Romero non è mai impegnato seriamente. Finisce 1-0 per la Samp che dà continuità alla vittoria ottenuta nel derby e si allontana momentaneamente dalla zona retrocessione lasciandosela a 5 punti. Passo indietro ma solo dal punto di vista del risultato per il Bologna che scivola all’ultimo posto insieme a Siena e Pescara.

Torino-Fiorentina 2-2: 40’ Cerci (T), 74’ Rodriguez rig., 76’ Birsa (T), 84’ El Hamdaoui. Partita emozionante e ricca di gol per due squadra che fino a questo momento avevano dimostrato un’ottima difesa. Il primo tempo è controllato dalla Fiorentina con il suo possesso palla mentre la squadra di Ventura si affida alle ripartenze. Fino allo scadere non ci sono grandi emozioni (solo una terribile testa tra Toni e Glik che costringerà entrambi alla sostituzione) ma al minuto 40 il punteggio si sblocca e lo fa a sorpresa il Torino con l’ex Cerci che di destro conclude un’azione in contropiede infilando la palla sotto la traversa. Il vantaggio ravviva i padroni di casa che vanno vicini al raddoppio con Santana ma Viviano è attento e devia. Nella ripresa la reazione della Fiorentina è rabbiosa e si riversa costantemente nella metà campo granata andando più volte vicino al pareggio fino a quando Cuadrado non si guadagna un rigore netto che Rodriguez trasforma in modo impeccabile per il momentaneo pareggio. Non fa in tempo a festeggiare che la Fiorentina subisce un nuovo gol: un traversone lento da destra di Stevanovic viene deviato in modo impercettibile da Birsa che forse inganna Viviano ed è il nuovo vantaggio granata. La squadra di Montella cerca di evitare la sconfitta e trova il pareggio nel finale con il subentrato El Hamdaoui che al minuto 84 riceva palla da Cuadrado ed è rapidissimo a stoppare e a incrociare dall’interno dell’area per battere Gillet. È il 2-2 definitivo. Sia Torino che Fiorentina hanno mostrato di essere due ottime squadra, ben costruite e che esprimono un bel calcio. Piccola battuta d’arresto per la Fiorentina che però con questo pareggio raggiunge l’Inter al terzo posto, mentre il Torino rimane a distanza dalla zona retrocessione che dista però solo 4 punti.

Milan-Juventus 1-0: 31’ Robinho rig. La Juve perde la seconda partita in questo campionato nel big match della Domenica sera contro il Milan. I rossoneri partono a mille con un pressing alto e aggressivo sui portati di palla bianconeri. Gli juventini faticano a costruire il gioco con un Vidal irriconoscibile in mezzo al campo. sono poche le occasioni da gol, gli uomini di Alessio non calciano praticamente mai verso la porta mentre Buffon non è mai chiamato a nessun intervento. Al minuto 31 però avviene l’episodio che decide il match: un cross dalla destra per Nocerino che colpisce di testa a botta sicura, la palla sbatte contro Isla che interviene con il braccio destro largo; la sfera forse batte sotto l’ascella per il giudice di linea è rigore e Rizzoli che inizialmente non lo aveva assegnato concede la massima punizione ai rossoneri. Dal dischetto si presenta Robinho che però calcia male il rigore, ma Buffon non trattiene e la palla si insacca in rete per il vantaggio rossonero. Il primo tempo si conclude 1-0. Nella ripresa si vede una Juventus con un piglio diverso, più aggressiva e più affamata mentre il Milan fatica a ripartire e si chiude in difesa. La pressione dei campioni d’Italia è costante ma si rendono veramente pericolosi solo nel finale con Vucinic che dopo una mischia in area calcia verso la porta ma Costant salva sulla linea. L’arrembaggio finale non porta al pareggio e il Milan forse supera definitivamente il periodo di crisi battendo la capolista e rilanciandosi definitivamente. Un solo punto nelle ultime due partite per la Juventus che ora vede riavvicinarsi il Napoli che è a soli due punti mentre mantiene le distanze dall’Inter e sabato c’è il derby con il Torino.

Cagliari-Napoli 0-1: 73’ Hamsik. Vince il Napoli e si porta a sole due lunghezze dalla capolista Juventus. Partita equilibrata quella che va di scena al nuovo stadio cagliaritano Is Arena che per la prima volta è stato accessibile in tutti i settori. Nella prima metà del primo tempo non ci sono emozioni, l’incontro è spesso fermato da falli frequenti. Poi un lampo di Insigne cambia l’andamento dell’incontro: percussione centrale del giovane attaccante partenopeo che calcia a giro ma la palla colpisce il palo interno. La partita si vivacizza e il Napoli va vicino al raddoppio mentre nel finale il Cagliari sfiora l’eurogol con Abelar che con un tiro dalla distanza prova a beffare De Sanctis con la palla che termina fuori di poco. Nella ripresa sono i padroni di casa a partire forte e colpiscono una traversa (la parte superiore) su un traversone deviato. L’inerzia offensiva degli isolani cala e la partita torna in equilibrio fino al 73’ quando Hamsik dopo una percussione centrale riceve un pallone (forse da un giocatore cagliaritano) e di destro calcia a giro dove Agazzi non può arrivare. Nel finale prova la scossa il Cagliari ma senza successo. Finisce 1-0 per gli uomini di Mazzarri che si rilanciano nella corsa scudetto riuscendo a vincere anche senza Cavani e Pandev. Il Cagliari non trova risultato ma conferma quanto di buono visto nelle ultime giornate.

Parma-Inter 1-0: 75’ Sansone. Sciupa una clamorosa occasione l’Inter per portarsi a -1 dalla Juventus disputando una brutta partita, merito anche di un Parma ben messo in campo che vince con merito. Primo tempo equilibrato con entrambe le squadre che hanno diverse occasione, quasi tutte di testa. Il Parma sfrutta le ripartenze con uno straordinario Biabiany ma Handanovic è sempre attento mentre l’Inter si affida alle palle inattive e alle conclusioni dalla distanza di Guarin che è spesso impreciso. Dopo un primo tempo terminato a reti bianche nella ripresa gli uomini di Stramaccioni non scendono praticamente in campo e al minuto 75 subiscono la rete dei parmensi: rimessa laterale per i padroni di casa nella propria metà campo, scambio rapido di Sansone con un compagno che lo lancia verso la porta; Sansone avanza indisturbato, Guarin è troppo pigro nel tentativo di fermalo e il giovane giocatore italiano calcia dal limite nell’angolino basso dove Handanovic non ci può arrivare. È la rete dell’1-0. L’Inter prova a scuotersi anche con l’ingresso di Coutinho ma non riesce mai a mettere seriamente in difficoltà la difesa del Parma che porta a casa questa preziosissima vittoria rimanendo imbattuta tra le mura amiche e rilanciandosi a ridosso della zona Europa. Un solo punto nelle ultime tre gare mettono l’Inter vicina alla crisi; i nerazzurri dovranno ritrovare la vittoria sin da subito in casa contro il Palermo e forse uno Sneijder in più potrebbe far comodo a questa squadra.

Lazio-Udinese 3-0: 17’ Gonzalez, 31’Klose, 59’ Hernanes. Partita dominata dalla Lazio che si sbarazza di Udinese inconsistente e mai pericolosa. Partono bene gli uomini di Petkovic cercando subito la via del gol e trovano subito un’occasione d’oro al minuto 10: mallo di Willians dopo un tacco di Radu da calcio d’angolo, è calcio di rigore; sul dischetto si presenta Ledesma che angola bene ma Brkic respinge e devia lasciando invariato il risultato. I biancocelesti non demordono e poco dopo trovano il vantaggio con Gonzalez dopo una splendida azione di prima e un assist al bacio di Mauri. L’Udinese non riesce a reagire e alla mezz’ora subisce il raddoppio laziale ad opera di Klose che lanciato ancora una volta da Mauri batte di piatto destro Brkic in uscita. Il secondo gol scuote i friulani che tentano una timida reazione ma senza riuscire ad impensierire seriamente Marchetti. Il primo tempo termina 2-0 per la Lazio che è meritatamente in vantaggio. Ad inizio ripresa il copione non cambia con i padroni di casa a fare la partita che riescono anche a trovare il terzo con Hernanes al minuto 59 che realizza una splendida punizione imparabile per Brkic. L’Udinese non c’è, non riesce a reagire e la partita lentamente muore verso il novantesimo. Lazio in ripresa che si riporta a ridosso dei primi in classifica a -6 dalla vetta. L’Udinese resta ferma a 16 punti non allontanandosi del tutto dalla zona retrocessione.

Classifica Serie A 14^ giornata:

Juventus 32, Napoli 30, Fiorentina e Inter 28, Lazio 26, Roma 23, Parma 20, Catania 19, Milan e Atalanta (-2) 18, Sampdoria (-1), Udinese e Cagliari 16, Torino (-1) 15, Palermo 14, Genoa e Chievo 12, Siena (-6), Bologna e Pescara 11.

Samuele Zaboi