Cade al debutto l’Inter di Luciano Spalletti: al Mapei Stadium di Reggio Emilia passa il Sassuolo per 1-0, decide un rigore discusso di Domenico Berardi al 27′.
L’Inter paga subito la tassa Sassuolo. Per la settima volta nelle ultime otto partite i neroverdi battono i nerazzurri, perciò non si può nemmeno dire che sia un risultato inaspettato, visto che i precedenti pendevano tutti da parte emiliana. Cade la prima big della Serie A ed è un crollo fragoroso, perché per tutta l’estate si era definita la squadra di Luciano Spalletti come una possibile antagonista della Juventus e invece alla prima uscita stagionale ha mostrato preoccupanti varchi difensivi dove nel primo tempo il Sassuolo si è inserito alla perfezione, complice la prestazione da incubo di Dalbert Henrique (uno dei non pochi errori del tecnico toscano) e l’assenza di Milan Škriniar, rimasto in panchina dopo aver giocato tutti i minuti dello scorso campionato per un affaticamento muscolare. Ha deciso ancora Domenico Berardi, uno che l’Inter l’ha sfiorata tante volte e che, non essendoci finito (a differenza del suo ex compagno di reparto Matteo Politano), ha scelto di volerla punire: ancora in gol come nell’ultimo precedente del 12 maggio, con un calcio di rigore molto discusso dall’Inter non tanto per la trattenuta di João Miranda (c’è, ma poi Federico Di Francesco si lascia andare e sull’episodio restano molti dubbi) quanto perché sempre nel primo tempo l’arbitro Maurizio Mariani ha fatto proseguire su due contatti decisamente sospetti e forse più da rigore di quello assegnato. Non ha funzionato la coppia argentina formata da Mauro Icardi e Lautaro Martínez, che hanno dato pochi spunti interessanti, e nemmeno l’ingresso di Keita Baldé Diao nella ripresa (invisibile) ha portato modifiche: urgono correzioni alla svelta, perché se è vero che la condizione al 18 agosto non può essere delle migliori il campionato non permette pause e le altre big hanno già vinto. Chi sorride è Roberto De Zerbi, che per un tempo ha avuto decisamente la meglio dal piano della produzione e nella ripresa è riuscito a gestire: la proprietà chiedeva una stagione con meno sofferenza, le premesse ci sono tutte.
PRIMO TEMPO
Tre minuti e il Sassuolo già evidenzia le difficoltà difensive dell’Inter, Boateng difende bene palla a centrocampo e lancia sulla sinistra Bourabia che va via a D’Ambrosio, entra in area e prova d’esterno con Handanović che si salva di piede. Dà tante possibilità di affondo la difesa interista, soprattutto sulla sua fascia sinistra dove Dalbert è in evidente imbarazzo, al quarto d’ora Berardi riesce a liberarsi bene per il tiro ma viene contrastato. Inter pericolosa solo al 20’, quando Icardi entra in area e dal fondo prova la conclusione accompagnata in angolo da Consigli, ne nascono due corner e sul secondo è determinante Magnani (strepitoso debutto in Serie A, perfetto per tutta la partita) a salvare. Al 27’ Sassuolo in vantaggio: discesa centrale con tanto spazio per Di Francesco, entra in area affrontato da Miranda che lo trattiene per un attimo, l’ex Bologna cade e Mariani assegna un rigore molto generoso. Dal dischetto va Domenico Berardi che calcia pure male, ma Handanović è ormai un ex pararigori (non ne prende uno da sedici mesi) e tocca solo un tiro brutto che finisce in rete. Icardi prova a dare la scossa ai suoi, pesantemente insufficienti, con un destro da fuori di poco a lato subito dopo, poi però i nerazzurri vanno alle recriminazioni perché per due volte Mariani (e il VAR Valeri) ignorano due interventi in area, uno di Lirola su Icardi e uno di Magnanelli franato su Asamoah a due minuti dall’intervallo.
SECONDO TEMPO
Inevitabile l’ingresso di Perišić per il peggiore in campo, Dalbert, e al croato basta un minuto e mezzo per mettersi in mostra sfruttando un’azione di Lautaro Martínez con tocco di un avversario per calciare alto. È un’Inter più viva in avanti, di fatto con quattro attaccanti, ma il Sassuolo regge bene e cerca di chiudere tutti i varchi. Si vede anche l’ex Politano all’ora di gioco con accentramento dalla destra e mancino tagliato sul fondo, dall’altra parte l’occasione (di fatto l’unica della ripresa) di marca neroverde è un cross di Lirola al 65′ sul quale Boateng gira sul palo. Arriva anche il debutto di Keita Baldé, al posto di Lautaro Martínez, ma il senegalese non ha spunti interessanti, mentre è Icardi a fallire l’appuntamento con il pareggio su cross di Perišić che doveva avere migliore sorte. Diventa però un assedio, col Sassuolo ormai tutto rintanato nella propria metà campo, ci provano in ogni modo gli ospiti ma peccando in alcuni casi di lucidità: la chance migliore arriva proprio al 90′, su punizione di Politano de Vrij di testa colpisce indisturbato a centro area ma Consigli, un altro che quando vede l’Inter si esalta, respinge e mantiene la porta inviolata.
Inter subito KO, l’anno scorso per perdere l’imbattibilità c’erano volute diciassette giornate e curiosamente anche lì (contro l’Udinese) l’arbitro era Mariani. Domenica prossima al Meazza col Torino necessità di rialzarsi per non finire già dietro in classifica, mentre il Sassuolo dall’alto dei suoi primi tre punti va in casa di un Cagliari sconfitto 2-0 a Empoli.
IL TABELLINO
Sassuolo (4-3-3): Consigli; Lirola, Magnani, G. Ferrari, Rogério; Duncan, Magnanelli, Bourabia (64′ Sensi); Berardi, Boateng (85′ Babacar), Di Francesco (74′ Boga). Allenatore: De Zerbi
Inter (4-2-3-1): Handanović; D’Ambrosio, de Vrij, Miranda, Dalbert (46′ Perišić); Vecino, Brozović (86′ Karamoh); Politano, Martínez (65′ Keita), Asamoah; Icardi. Allenatore: Spalletti
Arbitro: Maurizio Mariani della sezione di Aprilia (Carbone – Ranghetti; Di Paolo; VAR Valeri; A. VAR Del Giovane)
Rete: 27′ rig. Berardi
Ammoniti: Duncan, Rogério, Sensi (S), Miranda, Vecino (I)
[Immagine presa da corrieredellosport.it]