Dopo oltre diciotto mesi il Sant’Elia di Cagliari ha riaperto le porte per una partita di calcio: nel ritorno nel proprio stadio i rossoblù di Diego López hanno superato 2-1 il Catania, passato in vantaggio a inizio partita ma ridotto in dieci uomini per oltre un tempo.
Il primo aprile del 2012 un apparentemente normale match fra Cagliari e Atalanta, finito 2-0 per i sardi, aveva ben poco di interessante per passare alla storia del campionato: diventò invece l’inizio di un’agonia per il club rossoblù, costretto dal sabato successivo a un lunghissimo esilio a Trieste perché l’impianto, inaugurato nel 1970 e ristrutturato per i Mondiali di Italia ’90 (l’inserimento delle tribune in acciaio è del 2002), era stato dichiarato inagibile. Nella scorsa stagione il Cagliari ha provato a tornare in Sardegna, ma la scelta del presidente Cellino di ristrutturare lo stadio di Is Arenas a Quartu Sant’Elena si è rivelata infelice, tra una serie infinita di problemi burocratici e vertenze con il comune che hanno portato il numero uno rossoblù persino in carcere, e il ritorno al Nereo Rocco è stato inevitabile per la fine della stagione, così come per l’inizio dell’attuale Serie A. Con oggi il Cagliari è come se avesse iniziato un nuovo campionato, perché il rientro nello stadio “di casa” è stato visto come una liberazione da parte di società e tifosi, e anche se al momento è stato possibile far entrare soltanto 4798 spettatori le varie vicissitudini che hanno accompagnato la questione stadio sembrano ormai alle spalle, nonostante la speranza del Cagliari sia quella di poter costruire uno stadio nuovo visto che in ogni caso il Sant’Elia resta un impianto fatiscente. Il gol di Bergessio in avvio di gara sembrava poter rovinare la festa dei rossoblù, ma la buona reazione della squadra sarda, unita anche all’espulsione di Legrottaglie che ha lasciato il Catania in dieci dal quarantesimo minuto, ha permesso al Cagliari di ribaltare il punteggio, trovando il gol del definitivo 2-1 con Mauricio Pinilla allo scadere. Diego López ha scelto Sau e Ibarbo in attacco, con il rientro di Conti dopo la squalifica in mezzo al campo supportato da Nainggolan e Cabrera (uno dei tre giocatori del Cagliari al debutto assoluto al Sant’Elia, assieme a Murru e il già citato Sau), per Maran invece solito tridente Barrientos-Bergessio-Castro con l’inserimento di Almirón al posto di Tachtsidis a centrocampo e la scelta di puntare su Frison in porta visto che Andújar era rientrato da poco dall’Argentina dopo la convocazione in nazionale. Solo due i settori aperti allo stadio, la Curva Nord e la Tribuna centrale, mentre i lavori nella Curva Sud non sono stati ancora completati tanto che la struttura in acciaio non è ancora presente.
PRIMO TEMPO
Alla prima giocata passa il Catania: angolo di Plašil battuto a centro area, salta indisturbato Gonzalo Bergessio che di testa supera Agazzi e firma la sua prima rete stagionale. Il gol a freddo stordisce un po’ il Cagliari, che per una ventina di minuti soffre le iniziative rossoazzurre, al 13′ una ripartenza avviata ancora dal ceco Plašil pesca Barrientos il cui diagonale rasoterra viene bloccato da Agazzi, al 16′ su un errore di Cabrera altro contropiede ospite, Barrientos palla al piede serve Bergessio al limite, il destro dell’ex San Lorenzo è parato nuovamente dal portiere di casa. Al 20′ primo squillo del Cagliari, con il capitano Daniele Conti che dai trenta metri chiama alla prima respinta della gara Frison, bravo a respingere lateralmente con il successivo contro-cross di Cossu deviato in angolo da Bellusci con qualche brivido. Al 26′ il pareggio: lancio di Conti, Víctor Ibarbo controlla spalle alla porta e protegge palla contro Legrottaglie superandolo con una finta, destro potente sul secondo palo e Frison non può fare nulla per impedire l’uno a uno. Terzo gol di Ibarbo al Catania, squadra a cui aveva segnato anche il primo in assoluto in Serie A nel dicembre 2011 e vittima preferita assieme alla Sampdoria, alla quale aveva realizzato una tripletta nella passata stagione. Prova a rispondere immediatamente il Catania ma la conclusione di Barrientos con il sinistro alla mezz’ora finisce fuori di poco, da qui in poi praticamente è solo Cagliari con Sau che al 35′ calcia a giro trovando una deviazione e l’episodio che porta al calcio di rigore del minuto quaranta, quando ancora Ibarbo parte in progressione con un’accelerazione mostruosa che lascia sul posto Bellusci e costringe Legrottaglie al fallo da rigore, inevitabile anche il cartellino rosso per l’esperto difensore rossoazzurro. Dal dischetto va Ibarbo ma Frison si supera respingendo sia il primo tiro sia la ribattuta di testa del colombiano, e un minuto dopo sempre sull’ex Atlético Nacional è decisivo il recupero di Barrientos.
SECONDO TEMPO
Maran corre ai ripari vista l’inferiorità numerica e mette dentro Rolín al posto di Castro, il difensore uruguayano entra bene in partita e chiude tutti i varchi (risulterà il migliore dei suoi assieme a Frison) impedendo così al Cagliari di creare occasioni da gol, mentre i siciliani pungono poco in avanti e pensano soltanto a contenere. La prima giocata degna di nota della ripresa arriva al 62′, quando al termine di una bella azione corale Nainggolan calcia però malamente non inquadrando la porta, qualche minuto più tardi spunto di Ibarbo sulla sinistra e tiro-cross smanacciato da Frison lontano dalla porta, il portiere al debutto in questa stagione si ripete al 67′ su punizione di Conti respinta in tuffo. C’è solo il Cagliari in campo anche perché il Catania, già in dieci, deve fare i conti con gli infortuni prima di Bellusci e poi di Almirón e tenta quindi di reggere il più possibile per conquistare un punto, entra anche Pinilla che si rende subito pericoloso, al 69′ su cross di Perico Ibarbo non ci arriva ma a centro area si coordina in girata l’attaccante cileno che manda alto sopra la traversa, la stessa cosa succede all’81’ su traversone del suo compagno di reparto ma con il sinistro l’ex Palermo (quasi come se fosse una sorta di derby) termina sul fondo. Al terzo pallone però il cileno fa centro: ancora Ibarbo travolgente sulla destra, palla verso il cuore dell’area di rigore, la girata di Mauricio Pinilla finisce sul palo ma il numero cinquantuno è il più lesto ad avventarsi sulla ribattuta e mette in rete a porta praticamente vuota, andando poi a festeggiare in curva in mezzo ai suoi tifosi. Terzo gol stagionale per Pinilla dopo quello in Coppa Italia al Frosinone e il pari al 90′ contro la Fiorentina, è proprio l’ultimo marcatore al Sant’Elia prima della chiusura a risolvere la gara con cui il Cagliari festeggia il ritorno nel proprio stadio. Nel finale i rossoblù potrebbero aumentare il vantaggio ma Frison salva ancora la situazione su Pinilla (89′) e Rolín ferma con un gran recupero Ibraimi lanciato a rete (92′).
Evidentemente serviva tornare “a casa”: il Cagliari ritrova la vittoria dopo quattro pareggi e due sconfitte, i tre punti erano arrivati fin qui solamente alla prima giornata di campionato con un altro 2-1 in rimonta, contro l’Atalanta, e fra otto giorni in casa della Lazio i sardi proveranno a trovare anche il primo successo in trasferta, con la speranza che in futuro non ci debbano più essere esili forzati per le partite casalinghe. Quarta sconfitta consecutiva su quattro gare disputate in trasferta per il Catania, che prosegue nel suo inizio negativo di stagione dopo l’exploit dell’anno passato con la conquista dell’ottavo posto, il prossimo match al Massimino contro il Sassuolo può già considerarsi un vero e proprio scontro salvezza.
IL TABELLINO
Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Perico, Rossettini, Astori, Murru; Cabrera (73′ Ibraimi), Conti, Nainggolan; Cossu (82′ Nenê); Sau (67′ Pinilla), Ibarbo. Allenatore: López
Catania (4-3-3): Frison; P. Álvarez, Bellusci (71′ Gyömbér), Legrottaglie, Biraghi; Izco, Almirón (78′ Tachtsidis), Plašil; Barrientos, Bergessio, Castro (46′ Rolín). Allenatore: Maran
Arbitro: Piero Giacomelli di Trieste (Crispo – Iori; Vivenzi; Cervellera – Bruno)
Reti: 5′ Bergessio (CAT), 26′ Ibarbo, 84′ Pinilla
Espulso: Legrottaglie (CAT) al 40′ per fallo con chiara occasione da gol
Ammoniti: Nainggolan, Pinilla, Nenê (CAG), P. Álvarez (CAT)
Note: al 41′ Frison (CAT) ha parato un calcio di rigore a Ibarbo (CAG)
[Immagine presa da zimbio.com]