Una girata al volo dell'attaccante tedesco decide il posticipo del diciottesimo turno, risollevando i biancocelesti dopo un periodo di crisi e il licenziamento di Petkovic.
Sembrava quasi la fotocopia della gara di tredici mesi fa: stesso risultato, stesso marcatore, praticamente stesso minuto del gol (82' e 81') e stessa (scadente) qualità del match. In mezzo però è successo di tutto, specialmente nelle ultime due settimane: dopo la sconfitta rovinosa di Verona la Lazio era in piena crisi, con Lotito convinto a cambiare guida tecnica dopo la nomina di Petkovic a commissario tecnico della Svizzera, che ha causato il licenziamento per giusta causa dell'allenatore e una diatriba che presumibilmente andrà avanti per vie legali. Il ritorno di Edy Reja, un anno e mezzo dopo il saluto avvenuto proprio dopo un Lazio-Inter vinto, ha riportato quantomeno serenità nell'ambiente e compattato il gruppo, impostando la ripartenza su degli automatismi già rodati nella sua precedente esperienza (la coppia centrale Biava-Dias, per esempio). La perla di Klose è stata un bel regalo per il tecnico goriziano, ma i tre punti della Lazio sono arrivati anche grazie al solito atteggiamento prudente e rinunciatario dell'Inter: il derby aveva palesato evidenti mancanze tecniche solo in parte cancellate dal tacco di Palacio, e il modulo infoltito di centrocampisti a molti era sembrato eccessivo. Nonostante ciò Mazzarri ha proseguito imperterrito sulla stessa filosofia tattica, rinunciando alla qualità e ai giocatori offensivi, e stavolta buttare dentro la seconda punta nel finale non ha pagato. Il mercato può solo in parte modificare una squadra che avrebbe bisogno di un profondo restyling, ma per rivedere i nerazzurri in lotta per la Champions (a oggi, con un polare meno otto dal Napoli e altre due squadre in mezzo, il terzo posto sembra un miraggio) servirà anche un cambio radicale di atteggiamento in campo, perché una squadra che tira in porta solo una volta in novanta minuti non può sperare di andare lontano. Per la prima-bis Reja deve fare a meno di Federico Marchetti, assenza dell'ultimo minuto dopo che nel 2013 aveva sempre giocato in campionato, fa quindi il suo debutto in Serie A Etrit Berisha, già impegnato in Europa League, per il resto è il collaudato 4-3-2-1 "Albero di Natale" con il rientro in difesa di Biava e Dias così come Álvaro González in mezzo al campo al posto di Biglia. Come detto ancora una volta Mazzarri presenta una formazione ultra-coperta, 3-5-1-1 (o 3-6-1) con Kuzmanovic che vince il ballottaggio con Kovacic e Zanetti per sostituire l'infortunato Taïder e ben tre attaccanti in panchina. Arbitra Damato.
PRIMO TEMPO
È di Juan Jesus il primo tiro della partita, un sinistro largo al nono minuto, mentre la Lazio si rende pericolosa su disattenzioni difensive avversarie: prima Jonathan e Ranocchia si addormentano facendosi anticipare da Lulic il cui pallonetto esce di poco (ma viene fischiato un fuorigioco attivo di Klose), poi lo stesso Juan Jesus sbaglia a centrocampo facendo involare Candreva ma riuscendo a recuperare tanto da impedire il tiro al numero ottantasette. È una partita molto brutta segnata da diversi errori in fase di impostazione (si perde il conto dei cambi di gioco finiti in fallo laterale) e nessuna delle due squadre sembra avere buone idee, Álvarez ci prova su punizione ma la palla non scende abbastanza per finire nello specchio della porta difesa da Berisha, inoperoso per tutto il primo tempo. L'unico tiro in porta prima dell'intervallo lo effettua Candreva, un destro a spiovere respinto con i pugni da Handanovic, il portiere sloveno era stato chiamato in causa in precedenza due volte nel giro di un minuto con due uscite per anticipare Klose. Sarà il ritorno dalle feste o forse altro ma Lazio e Inter vanno al riposo dando la sensazione di essere ancora in vacanza, almeno dal punto di vista offensivo.
SECONDO TEMPO
Nessun cambio (nella Lazio Konko era uscito al quarto d'ora per dei capogiri) dopo l'intervallo, l'Inter sembra partire leggermente meglio e crea una bella azione con verticalizzazione di Guarín per Palacio, bravissimo Biava a salvare dentro l'area sull'argentino con un intervento preciso e puntuale. Al 61', viene da dire finalmente, anche i nerazzurri tirano in porta: Jonathan crossa dal lato destro dell'area di rigore verso il centro, Nagatomo anticipa Cavanda e impatta di testa ma non dà una direzione e il suo tiro risulta così centrale, Berisha alza in angolo. Lazio pericolosa soprattutto in contropiede, Candreva viene fermato da Juan Jesus dopo una bella ripartenza di Hernanes, poco dopo traversone dell'ex Cesena sul quale Klose non arriva per questione di centimetri. Entra anche Diego Milito, di nuovo in campo dopo tre mesi, ma a colpire è l'altro "grande vecchio" della partita, Miroslav Klose: Cavanda taglia fuori Nagatomo e serve Candreva, cross al centro per il bomber tedesco che lascia sul posto il distratto Ranocchia e di destro in girata infila Handanovic. Quinto gol in campionato per Klose, utilizzato con il contagocce da Petkovic quest'anno a causa di numerosi problemi fisici ma già decisivo per Reja, il tedesco regala così i tre punti alla sua squadra (così come nelle precedenti due vittorie della Lazio in Serie A, entrambe sbloccate da lui) perché l'Inter non riesce a reagire, collezionando solo una mezza occasione per Palacio, avviata da un disimpegno errato di Berisha, senza però che l'argentino riesca a concludere dopo l'assist di Milito, addirittura si chiude con i padroni di casa in avanti, Juan Jesus sbaglia e manda in porta Klose ma ancora una volta recupera e in scivolata rimedia all'errore.
La Lazio comincia bene il nuovo anno e si regala una vittoria di prestigio, la quarta di fila in casa e in generale contro l'Inter, per festeggiare al meglio l'imminente anniversario della sua fondazione (9 gennaio 1900), la conquista dei tre punti abbinata al ritorno di Reja dovrebbe garantire un po' di serenità ai biancocelesti, impegnati in anticipo a Bologna per la chiusura del girone d'andata. Terza sconfitta in campionato per i nerazzurri dopo quelle contro Roma (unica altra volta senza segnare) e Napoli, in classifica il Verona effettua il sorpasso in quinta posizione e la zona Champions si riallontana ulteriormente. Giovedì l'Inter avrà l'ottavo di finale di Coppa Italia a Udine, ultimo campo dove ha vinto in trasferta lo scorso 3 novembre (0-3).
IL TABELLINO
Lazio (4-3-2-1): Berisha; Konko (15' Cavanda), Biava, Dias, Radu; A. González (62' Onazi), Ledesma, Lulic; Candreva (88' Ederson), Hernanes; Klose. Allenatore: Reja
Inter (3-5-1-1): Handanovic; Ranocchia (83' Zanetti), Rolando, Juan Jesus; Jonathan, Kuzmanovic (60' Kovacic), Cambiasso, R. Álvarez, Nagatomo; Guarín (75' Milito); Palacio. Allenatore: Mazzarri
Arbitro: Antonio Damato di Barletta (Costanzo – Vuoto; Musolino; Celi – Gervasoni)
Rete: 81' Klose
Ammoniti: Dias, Radu, Ledesma (L), R. Álvarez, Guarín (I)
[Immagine presa da ilmessaggero.it]